Il pilota Fontana lascia la sua Fiat del '66, compagna di avventure in tutto il mondo
Una suggestiva serata di primavera ha salutato i tanti amici accorsi alla Tenuta del Buonamico di Montecarlo per festeggiare l’impresa eroica compiuta da Pier Luigi Fontana. L’occasione era infatti quella di dare l’ultimo “rombo di motore” alla Fiat 2300s Coupé del 1966 che lo ha accompagnato in tante avventure in giro per il mondo, per migliaia e migliaia di chilometri: dalla Pechino - Parigi, che ha visto Fontana attraversare gran parte del Continente asiatico e dell’Europa del Nord accompagnato dall’amico Giulio Bertolli, al Tour de Corse, fino all’ultima traversata, da Lima a Capo Horn. Trenta giorni di viaggio per oltre 11mila chilometri.
Un viaggio emozionante ai confini del mondo, tra scenari mozzafiato e non poche difficoltà superate. Trenta tappe tra il Perù, la Bolivia, le Ande (con un’altitudine media di 3650 metri e punte di 5000 metri), il Cile, l’Argentina, attraversando zone desertiche, vallate lussureggianti, scenari mozzafiato come il Salar de Uyuni, il lago Titicaca, Machu Picchu e molto altro per arrivare alla fine del mondo, nella Terra del fuoco. Un vero e proprio rally con tempi, percorrenza e prove di velocità.
Adesso è tempo di guardare avanti, mandare in pensione la vecchia - si fa per dire - Fiat e prepararsi per nuove esperienze sempre a bordo delle quattro ruote lungo strade incredibili e scenari unici.
“Il sogno - commenta Pier Luigi Fontana, erede di una passione motoristica di tradizione tutta lucchese che vedeva il padre, Eugenio, correre insieme a Brivio, Trozzi, Arcangeli e Nuvolari - è quello di correre la Carrera Mexicana, lungo quelle strade che sono entrate nell’immaginario collettivo al pari della Mille Miglia e della Targa Florio. L’appuntamento è dal 13 al 19 ottobre: un tour tra le città più affascinanti del Messico, da Oaxaca a Città del Messico, Querétaro, Morelia. Sarà un’esperienza unica ed eccezionale a cui mi sto già preparando. Ci tengo a ringraziare tutti e vi porto con me: la vostra presenza a distanza durante le corse, il vostro sostegno costante sono stati compagni di viaggio fondamentali, soprattutto nei momenti più difficili”.
Accanto a Pier Luigi Fontana, immancabile, l’Automobile Club Lucchese che ha sostenuto e accompagnato il pilota in ogni sua avventura e che, anche in questo caso, rinnova i suoi complimenti: “La passione per i motori non ha confini e Pier Luigi ne è un esempio. Fontana unisce in sé la forza della tradizione con il coraggio e l’incoscienza dei giovani ambiziosi piloti. Ancora una volta complimenti e in bocca al lupo per le prossime avventure”.