"Da due settimane in attesa dell'ok per disperdere le ceneri di mio nonno": la segnalazione da Trespiano

"Siamo in attesa di un nullaosta da quasi due settimane, non possiamo disperdere le ceneri del nostro caro defunto". La segnalazione arriva da Trespiano, a Firenze, ma riguarda anche Prato.

Un lettore ha raccontato una triste vicenda, avvenuta a metà marzo: "Mio nonno è deceduto il 15 marzo e, per sua volontà, come da testamento lasciato a noi familiari, è stato cremato al cimitero di Trespiano a Firenze, due giorni dopo, il 17 marzo. Per poter disperdere le ceneri sempre a Trespiano siamo ancora in attesa".

Serve infatti un nullaosta: "Deve arrivare dal comune di Prato che, nonostante non sia stato coinvolto in prima persona in quei tristi giorni (del corpo se ne è occupata la Pubblica Assistenza mentre, della cremazione, appunto il cimitero di Trespiano) ha preteso il pagamento della tassa di dispersione pari a 130 euro, come da regolamento comunale".

Solo che ai primi di aprile quel via libera ancora non è giunto. Mentre la Pubblica Assistenza pratese si è profusa in scuse al lettore e alla famiglia "pur non avendo colpe", l'ok dal Comune non arriva e l'iter per la dispersione è in stand-by.

"Permettetemi di esprimere il mio disgusto per questa vicenda, soprattutto alla luce della tassa di 130 euro pagata ad un Comune, quello di Prato, che non ha fatto niente per mio nonno, considerando che un forno crematorio non esiste nella nostra città e che, per questo motivo, ci siamo dovuti rivolgere a Firenze, oltre al mancato nulla osta non ancora giunto a noi familiari, peraltro senza un valido motivo. Manca, in questa vicenda, un senso di rispetto verso mio nonno e noi familiari da parte del comune di Prato" conclude il lettore.

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