Siglato accordo alla Kerberos di Lucca che evita i licenziamenti
Alla Koerber Tissue di Lucca è stato firmata un’ipotesi di accordo tra l’azienda e le Organizzazioni Sindacali che trasforma la procedura di licenziamento di 90 lavoratori in un accordo di garanzia.
L’ ipotesi di accordo prevede un nuovo piano industriale, la conferma della centralità dello stabilimento di Lucca, investimenti in ricerca, sviluppo e sul piano commerciale. E’ previsto un nuovo assetto organizzativo, fermo restando che andranno effettuate ulteriori verifiche tra le parti.
L’ipotesi di accordo prevede altresì un piano volontario di prepensionamenti con uno specifico sostegno al reddito per i lavoratori che aderiranno a questo percorso ed un’incentivo all’esodo volontario.
Dal mese di settembre verrà avviata la procedura di cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione aziendale della durata di 24 mesi, dove l’azienda anticiperà il relativo trattamento economico salariale. Sono previsti incontri periodici per monitorare l’utilizzo della cassa integrazione e la relativa rotazione del personale.
E’ poi previsto un percorso di formazione per la valorizzazione delle professionalità e volto alla riqualificazione dei lavoratori.
Abbiamo affrontato una lunga vertenza piena di difficoltà, accompagnata da molte iniziative sindacali, in un momento di forte contrazione del fatturato, con uno scenario di cambiamento di gran parte delle importanti industrie in Europa, dove vi erano tante incognite anche sulla garanzia aziendale di restare sul territorio.
Crediamo che con questo accordo abbiamo assicurato a tutti i lavoratori un percorso di garanzia e abbiamo creato le condizioni per assicurare la prospettiva dell’azienda a Lucca, dove nel frattempo hanno anche rinnovato il contratto di affitto per molti anni. Come ogni accordo, dovremmo seguire l’evolversi della situazione, e andrà accompagnata la fase con un costante controllo della situazione complessiva.
Questa mattina abbiamo svolto un’assemblea per spiegare l’ipotesi di accordo ai lavoratori, la cui validità è subordinata al voto positivo dei lavoratori tramite referendum.
Massimo Braccini, segretario generale FIOM Toscana