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Casa Parkinson, partnership tra pubblico e privato per la qualità di vita dei pazienti

Si è ulteriormente rafforzata questa mattina con la firma del protocollo d’intesa per Casa Parkinson l’innovativa partnership pubblico/privato tra Asl Toscana centro, Fresco Parkinson Institute Italia Onlus e Fondazione Santa Maria Nuova. Casa Parkinson è stata inaugurata ufficialmente a novembre all’interno del presidio Canova del Quartiere 4. Il protocollo di questa mattina formalizza la partnership pubblico privato e stabilisce l’intenzione fra Fresco Parkinson Institute, Ausl Toscana centro e Fondazione Santa Maria Nuova e di dare vita a una collaborazione triennale per sviluppare il modello della presa in carico globale del paziente con Parkinson nel territorio fiorentino.

Nella Sala Conferenze dell’ospedale Santa Maria Nuova, alla presenza del presidente della Regione, Eugenio Giani, hanno firmato il documento che impegna le parti a una collaborazione positiva, il direttore generale Asl Toscana centro, Paolo Morello Marchese, il presidente del Fresco Parkinson Institute Italia Onlus, Paolo Fresco con il direttore dell’Istituto, Daniele Volpe e il presidente della Fondazione Santa Maria Nuova, Giancarlo Landini.

Hanno assistito alla firma anche il vicepresidente della Regione, Stefania Saccardi, l’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini, il consigliere regionale Andrea Vannucci e il presidente Terza Commissione Sanità Enrico Sostegni.

Il progetto che nasce con l’obiettivo, in un’ottica di sostenibilità, di migliorare la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie, beneficia anche dell’importante contributo della Fondazione CR Firenze e dell’apporto della Regione, del Comune e della Società della Salute di Firenze.

“Con una popolazione che invecchia – sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani - nella riorganizzazione dei servizi della sanità territoriale abbiamo pensato in particolar modo ad anziani e cronici: un’attenzione in cui si inserisce anche la collaborazione pubblico-privato di oggi. Tra le malattie neurodegenerative, il Parkinson è tra le più diffuse. Colpisce l’1 per cento della popolazione sopra sessanta anni, con alcune migliaia di casi nell’area fiorentina”.

Con la firma le parti si impegnano a proseguire la collaborazione già intrapresa da tempo per garantire un modello di cura integrato sul territorio, con l’utilizzo di strumentazioni specifiche per la riabilitazione e un team multidisciplinare appositamente formato, in un’ottica di collaborazione positiva fra pubblico e privato. Il protocollo è aperto, per unanime volontà delle parti firmatarie, all’eventuale adesione di altri soggetti pubblici o privati. L’auspicio è di poter acquisire altri partner e di esportare nelle altre zone di competenza della Asl l’innovativo modello di cura integrato che rappresenta un’eccellenza non solo per la Toscana centro ma per tutta la Toscana.

Per la Asl erano presenti, fra gli altri, la responsabile del progetto, Paola Vanni, neurologa esperta della malattia di Parkinson e dei Parkinsonismi, Leonardo Pasquini, direttore dello staff della direzione amministrativa, Pasquale Palumbo, direttore dell’Area aziendale malattie cerebrovascolari e degenerative, Massimo Cincotta, direttore della struttura di Neurologia di Firenze, Enrico Benvenuti, direttore geriatria Firenze ed Empoli, Claudio Baldini, direttore dell'assistenza infermieristica Firenze, Sandra Moretti, direttore dipartimento tecnici sanitari, Lorenzo Baggiani, direttore delle attività territoriali della zona Firenze, e per la Società della Salute anche il direttore Marco Nerattini.

Per il Fresco Parkinson Institute erano presenti oltre al presidente Paolo Fresco, il vicepresidente Roberto Fioroni, l’avv. Alberto Bianchi consigliere della Fondazione Paolo e Marlène Fresco, Beatrice Melli, direttore finanziario e Monica Norcini, vice direttore.

“Dalla dolorosa perdita di mia moglie Marlène nasce il mio impegno personale nella lotta contro il Parkinson. Ho fortemente voluto questa partnership tra pubblico e privato per promuovere nel territorio fiorentino un punto di riferimento per tutti i parkinsoniani, con l’obiettivo di migliorarne la qualità di vita” dice Paolo Fresco, presidente del Fresco Parkinson Institute Italia Onlus.

"Questo protocollo di intesa - afferma Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova - è importante perché inizia un nuovo modello di collaborazione pubblico privato molto virtuosa che permette di portare sul territorio servizi di eccellenza altrimenti confinati solo nelle aziende universitarie. La Fondazione Santa Maria Nuova è orgogliosa di sostenere questo processo favorendo l'utilizzo dei finanziamenti e aiutando il sistema ad acquisire il prima possibile strumenti e personale".

“Casa Parkinson a Firenze - sostiene la responsabile Paola Vanni - si propone di applicare le più moderne modalità di approccio terapeutico fondate sul modello multidisciplinare integrandosi alla quotidiana assistenza già presente sul territorio con lo scopo di consentire progetti di vita ai pazienti e rendere umanizzata la relazione di cura”. E aggiunge: “In una stima di ben oltre 5000 pazienti con malattia di Parkinson nel territorio fiorentino, Casa Parkinson rappresenta una struttura territoriale di riferimento che pone al centro la qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari lungo tutto il processo di cura, attuando una presa in carico globale del malato, dalla diagnosi alla terapia farmacologica specifica, dall’assistenza territoriale negli stadi inziali a quella domiciliare nelle fasi complicate, con il supporto di una segreteria dedicata e in stretta connessione con l’associazione dei malati”.

I riferimenti professionali all’interno della struttura di Canova sono rappresentati da un team multidisciplinare composto da neurologi, geriatri, fisiatri, fisioterapisti, neuropsicologo, logopedista, terapista occupazionale, assistenti sociali ed infermieri appositamente formati. L’integrazione con gli infermieri di famiglia e di comunità facilita la stretta collaborazione con i medici di medicina generale e con le altre figure specialistiche dell’Azienda sanitaria.

“E’ un modello di cura integrato e omnicomprensivo – sottolinea Daniele Volpe, direttore del Fresco Parkinson Institute - per rispondere, nel modo più esaustivo, ai molteplici bisogni di una malattia complessa. Questo modello è capace di garantire la continuità di cura dove la riabilitazione di tipo multidisciplinare svolge un ruolo fondamentale nel rallentare la progressione della malattia. Importanti sono gli interventi riabilitativi alternativi associati alla terapia farmacologica che insieme alla riabilitazione convenzionale permettono una continuità di cura”.

Grazie al progetto “Welfare Culturale” della Fondazione CR Firenze e ai locali messi a disposizione dal Comune di Firenze, sono stati organizzati una serie di interventi complementari gratuiti quali la danza, il laboratorio di arte e la boxe che migliorano i sintomi motori e non motori della malattia.

Fonte: Azienda Usl Toscana Centro - Ufficio stampa

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