Multiutility, i comitati toscani del No scrivono alla segreteria Pd
Le associazioni della Toscana contrarie al nuovo assetto della Multiutility, per la gestione dei servizi di rifiuti, acqua e gas in un'unica azienda tra Firenze, Prato e Pistoia, hanno scritto una lettera alla nuova segreteria regionale del Pd per chiedere chiarimenti sul posizionamento del partito in merito alla questione. Viene chiesto un incontro per discutere sui temi ambientali per "vviare assieme una nuova stagione di discussione e partecipazione".
"In questo momento di transizione comune molto importante, in cui molte sono le questioni di cui anche i cittadini devono poter discutere con la politica in virtù del loro futuro impatto sui territori, partendo dalla riorganizzazione del sistema di gestione dei servizi primari con il progetto Multiutility, sempre più i cittadini si sentono messi da parte e sempre più spesso in disaccordo con le scelte fatte dalla politica, che derivano da decisioni prese in accordo con altre parti sociali che per loro natura sono strutturate per perseguire un utile ed un fine che non sempre collima con quello dei Cittadini.
Gestione dei servizi, Acqua, Ambiente, Gas, Energia, Rifiuti urbani ed industriali, Mobilità locale e globale non possono più rimanere temi sui quali ai cittadini venga precluso il diritto e la possibilità di confrontarsi con la Politica e pianificare le scelte future.
Un problema decisionale e partecipativo grande esiste tra la Politica ed i Cittadini, ma esiste anche all’interno della Politica stessa, come è stato dichiarato "testualmente" dell'assessore regionale PD all’ambiente Monni in risposta a una domanda sulla Multiutility nella riunione del 3 febbraio 2023 a Montevarchi del comitato a sostegno della candidatura Elly Schlein: "Certamente questa è una scelta strategica che non ha avuto un luogo di definizione È una scelta compiuta da alcuni sindaci ed è una scelta che non è stata discussa con i cittadini".
Sulla base di queste dichiarazioni rese dall'assessore Monni e alla perplessità/critica presente anche all'interno del PD chiediamo un incontro per capire se c'è realmente (e conseguentemente alle affermazioni rese) un segno di discontinuità rispetto alle scelte fino ad oggi portate avanti in Toscana, col fine di avviare un dibattito che in realtà come afferma l'assessore Monni non c'è mai stato o se la denuncia dell'assessore è destinata a rimanere una posizione minoritaria ed ininfluente.
Lettera firmata