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Lean Day di Ausl Toscana Sud Est: a Siena dieci progetti per una sanità più snella

Antonio D’Urso, direttore generale dell’Azienda Usl Toscana Sud Est

Ottimizzare e semplificare, perché a volte sono sufficienti buone idee per migliorare la presa in carico dei pazienti o ridurre i tempi di attesa negli ambulatori. A Siena, nell’aula magna dell’Università per stranieri, è andato in scena oggi, 24 marzo, il Lean Day dell’Asl Toscana Sud Est, che si è concluso con l’assegnazione di due borse di studio per altrettanti master in Lean Healthcare Management organizzato dal Dipartimento di ingegneria dell’informazione e Scienze matematiche dell’Università di Siena.

”Lean” vuol dire snellire. Il richiamo è anche ai “Lean Awards”, gli Oscar della sanità italiana, dove l’Asl Toscana Sud Est la scorsa edizione, nel 2022, è risultata pluripremiata: per il miglior progetto di riorganizzazione realizzato, per la migliore idea in fase di realizzazione e come la seconda azienda più “lean” d’Italia. E così a Siena oggi sono stati presentati  dieci progetti già realizzati e cinque idee progettuali in corso di attuazione: buone pratiche per snellire le procedure e gestire e guidare l'innovazione. Un grande valore aggiunto in uno scenario come quello attuale, caratterizzato da un’emergenza che richiede alle aziende sanitarie di rispondere a nuove sfide organizzative in tempi spesso brevi: un fronte su cui investire.

“Questi progetti hanno una grande valenza – sottolinea l'assessore al diritto alla salute della Toscana Simone Bezzini, presente oggi all’iniziativa – Sono di grande valore perchè danno il senso di un percorso di innovazione che l'Asl Toscana Sud Est sta portando avanti e che punta a costruire nuovi modelli di equilibrio tra quantità, qualità  dei servizi e sostenibilità finanziaria.  E’ questa del resto la grande sfida che hanno di fronte i sistemi sanitari regionali del nostro Paese in questo momento storico, che vede da un lato un sottofinanziamento da parte del Governo e dall’altro bisogni crescenti della popolazione”. 

“Come Regioni, tutte assieme – aggiunge l’assessore -, chiediamo più finanziamenti per la sanità pubblica, per consentire ad esempio di abbattere le liste di attesa. Mentre aspettiamo non stiamo però con le mani in mano: come Regione Toscana stiamo portando avanti processi di innovazione e di riforma e parallelamente stanno facendo le aziende, con l’obiettivo di mantenere la qualità dei servizi organizzando in modo ottiminale le risorse a disposizione”.

Mettere al centro il valore della persona, ridurre gli sprechi e ottimizzare le risorse, diminuire la complessità ma mantenere o migliorare servizi e cure per i pazienti sono stati i temi affrontati nel corso della giornata. Assieme all’assessore c’erano il direttore generale dell'Asl Toscana Sud Est Antonio D'Urso, il direttore sanitario Simona Dei, il coordinatore di Ars Toscana, l’agenzia regionale della sanità, Fabrizio Gemmi. 

Su dieci progetti presentati, ne sono stati premiati due: a giudicarli una giuria tecnica e scientifica qualificata.  Uno, “Tutti per uno, uno per tutti”, nasce e riguarda l’ambulatorio di ortopedia all’ospedale di Orbetello: una ricetta, già applicata, per rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini senza costi aggiuntivi. Ha ritirato il premio la dottoressa Silvia Mecheroni, mentre frequenterà il master, il dottor Simone Nieforukis.  Per la categoria invece come ‘miglior idea’ si è aggiudicato il primo posto “Chi ha tempo non aspetti tempo”: un progetto di organizzazione e riorganizzazione, replicabile in tutti e tredici gli ospedali dell’azienda, che può avere effetti salutari sulle liste di attesa chirurgiche.  Ha ritirato il premio la dottoressa Vianella Agostinelli, mentre frequenterà il master la dottoressa Simona Corridori. 

“Quella di oggi è stata una giornata straordinariamente importante  – dichiara il direttore generale dell’Asl Toscana Sud Est, Antonio D'Urso -, perchè professionisti dell'azienda si sono impegnati in progetti di miglioramento della qualità dei servizi ai cittadini. Ed è questo il vero tema di una azienda territoriale come la nostra. Questi progetti riguardano i tempi di attesa e la loro gestione nelle prestazioni chirurgiche e ambulatoriali: due campi di assoluto interesse per noi e per i nostri pazienti. Nei progetti presentati è prevalsa la multidisciplinarietà, la multiprofessionalità e la volontà di andare avanti cercando di risolvere anche piccoli problemi di gestione”.

Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa

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