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Città-spugna, la soluzione di Legambiente al problema siccità

(Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/daeron-634912/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=780088">Luis Iranzo Navarro-Olivares</a> da <a href="https://pixabay.com/it/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=780088">Pixabay</a>)

Un inverno segnato dalla scarsità di precipitazioni che potrebbe preannunciare una stagione primaverile ed estiva segnata dalla siccità. Negli ultimi 12 mesi le piogge in Toscana hanno registrato un -11%, pari a 107 millimetri di precipitazioni, invece a febbraio si è registrato un -57%, in meno rispetto alla media del periodo, con zone come Grosseto e il sud della Toscana sotto anche del 70-80%.

Anche in Toscana, le falde acquifere sono ancora basse, in vista della stagione estiva dopo un forte deficit idrico del 2022 e le portate dei fiumi nel mese di febbraio risultavano inferiori ai valori medi. Infatti, le falde mostravano un evidente abbassamento nell’area centro settentrionale della Toscana, nei bacini del Serchio, in Versilia, nella riviera Apuana e fino al Magra.

“L’acqua è un bene prezioso da tutelare davanti al rischio siccità estivo” dichiara Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana. “Serve non sprecare neanche una goccia di oro blu. Dobbiamo rivedere le nostre città secondo nuovi paradigmi di resilienza, traguardare un modello territoriale che sappia farsi spugna rispetto alle precipitazioni, sempre più concentrate nel tempo e nello spazio. Ogni isolato urbano dovrebbe avere cisterne di raccolta negli spazi pubblici invece occorre rendere più permeabile il suolo, togliendo quindi asfalto e cemento ovunque questa operazione sia possibile.” Si potrebbero utilizzare parcheggi, parchi pubblici o aree di servizio per inserire pavimentazioni che siano permeabili all’acqua per permettere l’infiltrazione delle acque piovane.

Un’allerta globale rilanciata anche dall’ONU attraverso il rapporto pubblicato in occasione della conferenza sull'acqua. Circa due miliardi di persone non hanno l'accesso ad acqua potabile sicura mentre 3,6 miliardi non lo hanno a servizi sanitari affidabili. A livello globale l'uso di acqua è aumentato a livello globale di circa l'1% ogni anno negli ultimi 40 anni e dovrebbe mantenere tassi di crescita simili fino al 2050.

Fonte: Legambiente Toscana - Ufficio stampa

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