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Rapinati degli orologi Patek Philippe, concluse le indagini in Versilia

Avvisi di garanzia verso tre campani perché ritenuti responsabili delle rapine di orologi di lusso Patek Philippe a Forte dei Marmi tra il 16 e il 18 luglio. Si tratta di un 26enne, un 34enne e la complice 26enne, che dovranno rispondere di rapina in concorso.

A quest’ultima è stato contestato anche l’utilizzo di un documento contraffatto (una patente di guida con la sua effigie, ma recante le generalità di un’altra persona), esibito presso la sede di una società di Pietrasanta all’atto del noleggio di uno dei motoveicoli coinvolti nei fatti.

Le indagini, svolte dalla squadra mobile della Questura di Lucca e dai commissariati di Forte dei Marmi e Viareggio, sono state avviate la scorsa estate.

Nel primo caso, il 16 luglio, due malviventi a bordo di una moto avevano strappato un Patek Philippe modello Aqua Naut del valore di 40mila euro a una signora di 47 anni che passeggiava sul marciapiede in pieno centro. Dopo il furto i due si erano dileguati a bordo del mezzo, facendo perdere le proprie tracce.

Il 17 luglio si verificava il secondo episodio. In questo caso la vittima, un uomo di 54 anni, sempre in orario serale, veniva avvicinata a pochi metri dalla propria abitazione estiva, mentre si trovava a bordo di una bicicletta, in compagnia della moglie e di alcuni amici.

Anche in questo caso il malcapitato veniva avvicinato da un motoveicolo con due individui a bordo ed uno di questi, con un colpo al braccio, gli faceva perdere l’equilibrio. A questo punto, approfittando della situazione, uno dei due gli strappava dal polso l’orologio. La vittima provava a reagire, ma il malvivente, aiutato dal complice, riusciva anche in questo caso a fuggire con la refurtiva.

L’altro episodio ravvicinato avveniva il giorno successivo, 18 luglio. In questa circostanza veniva colpita ancora una volta una donna, 59enne, che camminava da sola sul marciapiede, in una zona centrale di Forte dei Marmi, sempre in orario serale. I malviventi, a bordo di scooter, la sorprendevano alle spalle strappandole violentemente l’orologio, della stessa marca e modello di quelli asportati nei giorni precedenti, del valore di circa 30mila euro.

A indirizzare le indagini verso uno dei componenti della banda era stato un normale controllo effettuato proprio in quei giorni a Forte dei Marmi nei confronti di un individuo in sella ad una bicicletta. All’atto del controllo il soggetto aveva cominciato a manifestare un insolito nervosismo, mentre, a pochissima distanza da lui, altri due individui si erano repentinamente dati alla fuga a piedi abbandonando lo scooter su cui erano seduti, con 2 caschi appoggiati.

L’individuo fermato, di origini campane, a specifica domanda non forniva alcuna giustificazione della sua presenza a Forte dei Marmi, dichiarando di non aver mai visto gli altri due uomini che erano scappati. Il mezzo veniva sequestrato amministrativamente poiché sprovvisto di assicurazione ed i caschi posti sotto sequestro penale.

Le ulteriori attività investigative svolte consentivano di individuare la struttura, ubicata in provincia di Pistoia, presso cui il soggetto aveva alloggiato, insieme ad altri componenti della banda, successivamente individuati.

Attraverso il ricorso ad attività tecnica e ad alcuni decisivi riconoscimenti fotografici da parte delle vittime, la Squadra Mobile e i Commissariati hanno denunciato 5 individui appartenenti al sodalizio.

All’esito di ulteriori attività investigative delegate e delle perquisizioni eseguite nello scorso mese di dicembre presso l’abitazione degli indagati con la collaborazione della Squadra Mobile di Napoli, nei confronti di tre di essi la Procura della Repubblica negli scorsi giorni ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari per i due episodi di rapina del 17 e 18 luglio.

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