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Vorrei la pelle a nero: 6 arresti e 17 denunce nel comprensorio del cuoio

Tre persone in carcere, tre ai domiciliari, due obblighi di dimora, 17 denunciati e 14 sequestri preventivi da 740mila euro. L'operazione della guardia di finanza di Pisa nel settore conciario del comprensorio del cuoio conclude indagini durante un anno riguardante fatture per operazioni inesistenti e dichiarazioni fraudolenti.

L'organizzazione criminale riguardava società che effettuavano scambi commerciali reali 'a nero', senza fattura, oltre a operazioni fittizie supportate da fatture inesistenti e finti documenti di trasporto, con l'apporto di autotrasportatori compiacenti.

Queste forniture venivano pagate a mezzo bonifico o con emissione di ricevute bancarie, ma questi soldi venivano restituiti al cliente al netto di una 'provvigione' tra il 3 e il 10% dell'imponibile. Il contante veniva reperito tramite diversi canali e con la complicità di una famiglia di imprenditori di origini siriane nonché da altri soggetti compiacenti localizzati in Campania.

Le aziende coinvolte dello schema di frode operano tutte nel settore della produzione e commercio all’ingrosso di cuoio e di pelli gregge e lavorate, e sono localizzate soprattutto nel comprensorio del cuoio della provincia di Pisa, ma anche in Campania, Marche e Veneto.

Per le indagini i finanzieri si sono serviti di intercettazioni, videoriprese, appostamenti e ricerche incrociate sulle banche dati.

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