Nardella revoca deleghe all'assessore Del Re dopo le polemiche sulla tramvia in Duomo
Revocate le deleghe all'Urbanistica all'assessore Cecilia Del Re a Firenze, che non fa dunque più parte della giunta di Dario Nardella. La resa dei conti arriva dopo le polemiche sull'ipotesi lanciata dall'ormai ex assessora sul passaggio della tramvia in Duomo. Nardella si è attribuito le deleghe all'Urbanistica.
Nardella ha spiegato ai giornalisti di aver firmato il decreto di revoca dopo che non è giunta "una smentita tempestiva, secca, breve e inequivocabile". Per Nardella "aver messo come argomento di discussione" il tema del passaggio della tramvia dal Duomo "significa aver aperto un conflitto insanabile col sindaco e l'amministrazione della città".
La parabola di Del Re arriva dal record di preferenze durante le ultime elezioni nel 2019 (2697 preferenze) all'ipotesi di una candidatura per il post-Nardella fino agli scontri degli scorsi giorni.
Il comunicato dal Comune di Firenze
Urbanistica, Coordinamento progetti Recovery Plan, Piano di gestione Unesco, Innovazione tecnologica, Sistemi informativi e Smart city dell’assessore Cecilia Del Re.
"Oggi ho dovuto prendere una decisione molto difficile e dolorosa per me - ha detto il sindaco -, sul piano soprattutto umano, e per l’amministrazione della città. Ho ritirato le deleghe dell’assessore Cecilia Del Re per non aver informato minimamente né me, né la giunta della sua posizione, contraria al programma di mandato, a favore del passaggio della tramvia da piazza del Duomo e del conseguente superamento della pedonalizzazione, riportata dai giornali e mai smentita in modo inequivocabile e secco. Posizione che quindi ci ha sorpresi e imbarazzati".
"Rimettere in discussione, senza un confronto, anche solo per ipotesi un tema che rappresenta il cuore di anni di lavoro e di governo della città - ha continuato il sindaco - significherebbe perdere ogni credibilità di fronte ai cittadini che mi hanno dato, come sindaco, un mandato pieno e chiaro. L’attuale assetto delle tramvie di Firenze rappresenta la base di tutto il sistema di mobilità cittadino, che va portato in fondo e non bloccato per tornare indietro su decisioni già prese".
"Per questo, con grande rammarico, ho dovuto constatare il venir meno del rapporto di fiducia - ha aggiunto -, un rapporto che in generale deve essere sempre improntato alla lealtà, alla sincerità e all’affidabilità. Quando parliamo con i cittadini di temi così cruciali e dirimenti dobbiamo essere trasparenti e mai minimamente ambigui".
"Ringrazio Cecilia per il lavoro che ha svolto in questi anni nell’amministrazione e al mio fianco - ha concluso Nardella -. Ora andiamo avanti per realizzare fino in fondo il programma di governo per il quale siamo stati eletti perché rispondiamo solo e soltanto ai nostri cittadini e siamo tenuti a farlo con la massima serietà e limpidezza".
I commenti dalla politica
Fossi (Pd Toscana): "Sostengo operato del sindaco, rapporto assessori si basa su fiducia"
“Gli incarichi assegnati dal sindaco agli assessori sono assolutamente fiduciari: sono stato sindaco e so bene che quando viene meno questa fiducia il rapporto é compromesso. Per questo esprimo sostegno all’operato di Dario Nardella. Sono certo che sindaco e partito affronteranno questa situazione nel miglior modo possibile per proseguire l’azione amministrativa”. Così Emiliano Fossi, segretario del Pd toscano, dopo la revoca delle deleghe all’assessore Cecilia Del Re da parte del sindaco di Firenze.
Bussolin (Lega): "Manovra di palazzo per le strategie di successione"
“Il teatro messo in piedi dal Sindaco Nardella con lo scopo di epurare Cecilia Del Re è triste e ridicolo, siamo alle comiche finali. Che la questione di fondo non riguardi la tramvia in Duomo e che Nardella non aspettasse altro, poi, è sotto gli occhi di tutti. Nel perenne delirio che vede la città di Firenze essere gestita come se fosse la succursale della sede del Partito Democratico, il Sindaco ancora una volta realizza una manovra di palazzo utile solo per le strategie di successione al ruolo di primo cittadino: che di democratico ci fosse solo la parola, a sinistra, lo riconferma il fatto che un (ex) Assessore è stato silurato per aver avanzato delle riflessioni, un pensiero forse personale che ha dovuto silenziare con delle scuse. Riflessioni politiche alle quali, è inutile dirlo, siamo abituati a rispondere in Consiglio, un ruolo questo che non abbiamo mai sminuito e sottaciuto”.
“Non siamo interessati a ragioni o torti nella vicenda, perché da oggi chi amministra Firenze ha imboccato la strada del caos politico per mere logiche personali e, questo, avviene nella fondamentale finestra di confronto sul Piano Operativo del Comune: come può anche solo pensare Nardella di gestire le deleghe della Del Re in un momento come questo? Tra le pezze da mettere al Maggio Musicale, le proteste di Campo di Marte, i cantieri interminabili in città e qualche visita all’estero, bisogna essere pazzi o in malafede: il Sindaco di Firenze sceglie di mettere nel cassetto la politica urbanistica, perché non troverà tempo utile per occuparsene”.
Sorani (Confartigianato Firenze): "Piena fiducia a Nardella"
“Piena fiducia nell’operato del sindaco e piena comprensione delle sue scelte, anche difficili. Siamo sicuri che il sindaco Dario Nardella saprà portare avanti il programma che ha condiviso e migliorato grazie all’ascolto delle categorie. La città ne ha bisogno: non possiamo fermarci adesso”. È il commento di Alessandro Sorani, Presidente di Confartigianato Imprese Firenze, che prosegue così: “Non entriamo nel merito di una decisione comprensibilmente difficile. Siamo rammaricati che Cecilia Del Re non faccia più parte della Giunta e ci teniamo a sottolineare l’ottimo lavoro svolto nelle varie deleghe, dal turismo allo sviluppo economico fino all’urbanistica. In questi anni c’è sempre stata grande attenzione alle esigenze del tessuto artigiano e produttivo della città: auspichiamo continui a esserci”.
Bundu e Palagi (Sinistra): "Spettacolo volgare"
Il Sindaco ha provato imbarazzo, quindi ritira la delega all'Assessora all'Urbanistica proprio quando parte il percorso delle osservazioni al Piano Operativo. Ci sembra ragioni come un monarca assoluto, prima della rivoluzione francese. Lui è stato eletto, il Consiglio comunale invece è un luogo in cui occasionalmente qualche decina di persone sceglie di passare il lunedì pomeriggio.
Ha parlato di fiducia, lealtà, sincerità e affidabilità. Nel giro di un paio di giorni un percorso di anni e anni si sarebbe dissolto, per una dichiarazione. E dovremmo crederci?
Alla città dobbiamo anche un'altra cosa: sincerità. E la verità è che il Sindaco dispone della Giunta per valutazioni soggettive e individuali. Non concepisce la politica come uno spazio in cui si agisce collettivamente, in questo forse ambisce a imitare Matteo Renzi, che non a caso è quello che ha detto no alla tramvia in piazza Duomo.
Ricordiamo come sia stato messo alla porta l'Assessore Martini, per questioni interne alla Segreteria nazionale del PD. Ricordiamo come l'Assessore alla Cultura sia passato da Firenze, per essere rilanciato a Milano. Ricordiamo come la Vicesindaca Giachi e l'Assessore Vannucci siano stati rivendicati, nella loro elezione in consiglio regionale, come risultato del Sindaco.
In questa consiliatura pensiamo sia andato in scena uno spettacolo respingente e volgare. Le ragioni della nostra opposizione a questa Giunta risiedono nelle politiche che hanno condiviso in questi quattro anni, ma nello specifico riteniamo che Palazzo Vecchio abbia un problema legato a questo Sindaco e a quello precedente, di cultura politica.
Nella nota ufficiale il Sindaco ringrazia pure l'Assessora a cui ha chiesto di coprire le deleghe di turismo, ambiente, PNRR e urbanistica, a cui ha tolto una serie di deleghe e che ora viene "espulsa".
Sindaco, se mai le venisse in mente di ringraziare l'unica opposizione che non ha mai voluto incontrare e che probabilmente molto la irrita, lasci perdere. Come se lo avesse fatto.
Pd metropolitano e comunale: "Sostegno a Nardella. Senza condivisione e fiducia rapporto sindaco-assessore viene meno"
“Esprimo pieno sostegno all’operato del Sindaco Dario Nardella, come Segretaria metropolitana ma anche da Sindaca, perché so bene che l’elemento fondamentale per portare avanti con successo il programma di mandato è proprio il rapporto di fiducia tra il Sindaco e i suoi assessori. Fiducia che risiede, oltre che nella condivisione di una visione di governo, anche nella condivisione di modi e tempi con cui si comunicano le decisioni assunte. Nel momento in cui viene a mancare tutto questo, diventa impossibile lavorare insieme.” Così Monica Marini, segretaria metropolitana del Pd di Firenze, in merito al ritiro delle deleghe all’assessore Del Re.
“Il tema della collegialità e della fiducia é fondamentale. É un problema di metodo, ma anche di merito: la linea del Pd, del gruppo consiliare e del sindaco su tramvia e scudo verde é sempre stata la stessa: quella di salvaguardare alcune zone del centro evitando il passaggio del tram al Duomo e rispondere a esigenze di riqualificazione ambientale e di qualità dell’aria introducendo il cosiddetto scudo verde” aggiunge il segretario cittadino del Pd Andrea Ceccarelli.
Cioni (Cna): "Avanti con attività di mandato"
“Non entriamo nel merito delle vicende interne alla Giunta Nardella e alla scelta effettuata che spetta solo al Sindaco. Ci aspettiamo che l’attività di Palazzo Vecchio prosegua senza impedimenti, sorpassando la fase di stallo delle ultime settimane. I temi in ballo, su cui già le categorie economiche hanno manifestato perplessità, sono molteplici: dalla tassa di soggiorno allo Scudo verde passando per lo stop ai diesel euro 5 e alla politica dei rifiuti, tanto per citarne alcuni. Occorre guardare, con sguardo cristallino, al reale, a ciò che è possibile fare e a ciò che, al momento, è invece ancora impossibile e trarre le opportune conseguenze. In ciò l’ascolto delle istanze dei corpi intermedi è fondamentale, idem il riuscire a mediare le proprie posizioni con quelle di imprese e cittadini. All’ex Assessora Del Re i nostri ringraziamenti per l’attività svolta in tutti questi anni, a partire da quella svolta ad inizio carriera per le attività economiche”.
Così Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana, all’annuncio della revoca delle deleghe a Cecilia Del Re.
De Blasi e Masi (M5S): "Caos politico totale"
"Il caos totale regna in Palazzo Vecchio, per prese di posizione per il futuro erede alla candidatura di sindaco della città di Firenze, questione che nel merito non ci interessa, mentre ci interessa il tema della delega dell'urbanistica che oggi è nelle mani del sindaco che di impegni ne ha fin troppi. I cittadini sono sempre i primi a rimetterci per questioni di potere, ora ci aspettano ottanta giorni per le osservazioni sul POC: sarà in grado di gestire anche questa partita l'amministrazione senza più l'assessore? Troppi cambi di giunta si sono susseguiti in questi anni, e questo non è ammissibile perché implica una discontinuità dei lavori dell'amministrazione che ormai è ben visibile a tutti".
Lo dichiarano i consiglieri del Movimento 5 Stelle Lorenzo Masi e Roberto De Blasi.
Giachi e Vannucci (Pd): "Sistema tranviario è punto centrale nel programma di mandato di Nardella"
«Riguardo al tema delle tramvia di Firenze, riteniamo che la questione dell’avvicinamento al centro non sia in alcun modo confondibile con il passaggio dal Duomo. L’Amministrazione comunale ha da tempo il progetto di arrivare in prossimità del centro attraverso la staffa di penetrazione di Piazza San Marco. Il presidente Giani fa bene a ricordarlo. Come fa bene a ricordare che la visione del sistema tranviario è una caratteristica fondamentale nel programma di mandato del sindaco Dario Nardella; un programma che contiene un’idea di sviluppo strategico e condiviso per la città. Non c’è nessun motivo per stravolgerlo. Mettere in discussione un progetto che rappresenta l’investimento politico di una Giunta e delle forze politiche che la sostengono non può essere l’iniziativa di un singolo. Valutazioni di questo tipo e di questa misura richiedono collegialità, discussione e approvazione nelle sedi opportune, di partito e istituzionali, che possano dare legittimità, così come accadde per il programma di governo con cui Nardella si presentò alla città». È quanto dichiarano Cristina Giachi, consigliera regionale Pd e presidente della commissione cultura, e Andrea Vannucci, consigliere regionale Pd, sul sistema tranviario di Firenze.