Soli Mai, 129 volontari impegnati per gli anziani di Firenze
C'è una ragazza che non aveva mai preso in mano un ago, ma ha imparato l'uncinetto grazie ai consigli della “nonna” acquisita, c'è chi ha passato ore a studiare storia, a chiacchierare di ricordi e di futuro, a fare giardinaggio, a scoprire i segreti in cucina. Tutti hanno trovato un amico inaspettato.
Il progetto “Soli Mai” promosso dalla Fondazione Montedomini insieme alla Fondazione CR Firenze e con la collaborazione fattiva del Comune di Firenze aiuta gli anziani fiorentini che sono autosufficienti ma vivono soli a combattere la solitudine, grazie a volontari che dedicano un po' del loro tempo libero a fargli compagnia. A Firenze risiedono circa 36.000 persone con oltre 65 anni che vivono da sole.
Il progetto, nato nel 2016, dopo la pandemia viene rilanciato con una nuova campagna e un nuovo sito (www.solimai.com, realizzato da Nextudio), pagine social su Instagram e Facebook e uno slogan: “Fa bene a lui, fa bene a te, fa bene al cuore”.
La Fondazione Montedomini insieme al Comune e alle Associazioni del territorio, mette in contatto anziani e volontari facendo un primo colloquio in base agli interessi dell'uno e dell'altro per trovare elementi in comuni che possano facilitare la conoscenza.
Poi volontari e “nonni” si accordano direttamente su quando vedersi, in genere una volta alla settimana per qualche ora, con l'obiettivo di passare del tempo insieme ma soprattutto instaurare un rapporto di amicizia e fiducia che possa essere per gli anziani un punto di riferimento e un antidoto anti solitudine.
Dall'inizio del progetto a oggi hanno partecipato 129 volontari grazie ai quali sono stati seguiti 102 anziani soli in continuità per un totale di 23.530 ore di assistenza annuali. Durante il lockdown le “visite” sono state esclusivamente telefoniche ma comunque preziose in un momento difficile per tutti. I volontari hanno dai 30 ai 70 anni.
“Teniamo particolarmente a questo progetto lanciato dall’Asp Firenze Montedomini e dalla Fondazione CR Firenze - ha detto l’assessore a Welfare Sara Funaro - per dare assistenza e compagnia ai nostri cittadini più anziani perché sappiamo benissimo che uno dei primi nemici da combattere è la solitudine. Con Soli mai riusciamo a dare una risposta in questi termini e a fare in modo che abbiano compagnia. Il grande valore di questo progetto è la creazione di uno scambio intergenerazionale e di stabilire relazioni, dando ai volontari di arricchire la propria vita e il proprio vissuto”.
“Ci sono molti anziani che sono in salute ma rischiano di 'ammalarsi' di solitudine e quindi sono a rischio emarginazione” commenta Luigi Paccosi, presidente di Fondazione Montedomini. “I volontari regalano loro un sorriso, una mano tesa, un po' del loro tempo, coinvolgendoli attivamente, e questi piccoli gesti sono preziosi come una medicina. Si creano rapporti che arricchiscono entrambi”.
“Abbiamo a cuore questo progetto perché sollecita la riscoperta delle relazioni attraverso l’incontro fra generazioni – afferma Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze – e perché si prende cura con semplicità della popolazione anziana, destinata ad aumentare nei prossimi anni. L’esperienza ha dimostrato che ci sono tanti giovani che sentono il bisogno di fare del bene, il nostro compito è quello di intercettarli e metterli in contatto con gli anziani, troppi purtroppo, che vivono oggi in solitudine. Speriamo che questa nuova spinta al progetto possa portare la rete di Soli Mai a diventare sempre più vasta arricchendo così la nostra comunità”.
Fonte: Ufficio Stampa