Servizi ridotti di emergenza-urgenza, le Pubbliche Assistenze scrivono ai sindaci
La parola chiave è: preoccupazione. In primis per la situazione in cui versa attualmente il servizio di
emergenza-urgenza nei territori dell’Empolese Valdelsa e Valdarno, ma anche per il numero ridotto dei medici di famiglia e per la riduzione del servizio di guardia medica.
A prendere posizione sono i presidenti delle Pubbliche Assistenze: Mariano Falcini (Pubblica Assistenza Montespertoli e coordinatore d’area), Luigi Checchi (Pubblica Assistenza di Fucecchio), Marco Remorini (Pubblica Assistenza di Santa Croce), Soccorso Sicuranza (Pubblica Assistenza Vita Castelfranco di Sotto), Giuseppe Santosuosso (Croce Bianca Orentano), Eleonora Gallerini (Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli), Dino Cei (Pubblica Assistenza Montelupo), Edoardo Ceccarelli (Pubblica Assistenza Montopoli), Stefano Giuntini (Pubblica Assistenza Limite sull’Arno).
Per questo i referenti delle associazioni in questione hanno deciso di scrivere un accorato appello ai sindaci dell’area, così da dar vita a un tavolo tecnico per analizzare nel dettaglio le problematiche effettive che interessano la sfera sociosanitaria ed emergenziale.
Crediamo molto nel ruolo sociale che il mondo del volontariato e i volontari stessi hanno nella nostra comunità e in quello che fanno per il territorio sia per quanto riguarda i servizi forniti ai cittadini che alle istituzioni.
Proprio per questi motivi siamo preoccupati del fatto che diverse associazioni del nostro territorio hanno cessato da molti mesi di svolgere il servizio di emergenza-urgenza, aumentando così il carico nei confronti di chi ha deciso di rimanere operativo e a fianco della cittadinanza.
In questo senso ci preoccupa anche e soprattutto l’assenza di un dialogo per un’eventuale riorganizzazione del servizio di emergenza-urgenza, anche perché la situazione attuale porta ad una riduzione delle risposte ai bisogni dei cittadini da parte del sistema sanitario.
Una situazione resa ancor più difficile dalla carenza di altri presidi, come la mancanza di medici di famiglia e la riduzione del servizio di guardia medica.
Da qui l’appello, affinché si arrivi a un tavolo di confronto con le istituzioni preposte (Regione, Asl ed enti locali), proprio perché non si può continuare a dare il proprio contributo volontario perennemente in affanno: “Siamo disponibili a coordinare un tavolo sul tema dell’assistenza sanitaria di emergenza e a domicilio; un momento di discussione che affronti il tema a 360 gradi e che veda il coinvolgimento di tutte le parti attive che operano sul territorio
Il dialogo è fondamentale per cercare di ridurre eventuali disservizi ai cittadini e non indebolire
ulteriormente le associazioni di volontariato che già sono in difficoltà”.
Ma non finisce qui, perché la situazione è oltremodo complessa: “A causa dei rincari che abbiamo subito su tutte le forniture dei materiali necessari per svolgere i nostri servizi, il peso finanziario che grava sulle nostre casse è andato ulteriormente ad aumentare, a oggi nessuno ha pensato o programmato iniziative a sostegno delle associazioni che con grande difficoltà e altrettanto spirito di sacrificio continuano faticosamente a offrire servizi che spesso vengono dati per scontati ma che invece richiedono impegno, sudore e risorse economiche”.
Mariano Falcini - Pubblica Assistenza Croce D’Oro Montespertoli e coordinatore d’area,
Luigi Checchi - Pubblica Assistenza di Fucecchio,
Marco Remorini - Pubblica Assistenza di Santa Croce,
Soccorso Sicuranza - Pubblica Assistenza Vita Castelfranco di Sotto,
Giuseppe Santosuosso - Pubblica Assistenza Croce Bianca Orentano,
Eleonora Gallerini - Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli e Castelfiorentino,
Dino Cei - Pubblica Assistenza Montelupo,
Edoardo Ceccarelli - Pubblica Assistenza Montopoli,
Stefano Giuntini - Pubblica Assistenza Croce D’Oro Limite sull’Arno.