Inaugurata la mostra “Not Ordinary times” in Consiglio regionale
È stata inaugurata con successo la mostra dell’artista Alessandro Di Vicino Gaudio “Not ordinary times” da Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale, da Enrico Sostegni presidente Commissione Sanità, da Giacomo Cucini e Clara Conforti sindaco e assessore alla cultura del comune di Certaldo, da Francesca Parri curatrice.
“Sono passati tre anni dal primo lockdown tre anni lunghissimi che hanno cambiato la vita di ognuno di noi – ha detto Antonio Mazzeo presidente del consiglio regionale – e oggi presentiamo, attraverso l’arte di Di Vicino Gaudio, una mostra che cerca di raccontare quei giorni e la sofferenza che abbiamo vissuto, ma che prova a mandare anche messaggi verso il futuro e s’intreccia con il lavoro che noi abbiamo portato avanti, come assemblea legislativa, cercando di immaginare come sarà la Toscana del futuro, nel 2050. In alcune di queste opere si mette in evidenza la necessità del cambiamento climatico, di dare risposte migliori rispetto alle sfide che ci aspettano.
In questa esposizione si raccontano le sofferenze, le ansie, le paure che abbiamo vissuto, ma c’è anche la speranza di costruire un futuro migliore. Da quando siamo stati eletti c’è stato il secondo lockdown con la chiusura, dopo la ripartenza con il sostegno alle imprese e con il desiderio di superare questo momento difficile, anche guardando queste opere si può lanciare un messaggio di speranza ai cittadini e alle cittadine della Toscana.”
“Una serie di opere estremamente moderne – ha aggiunto Enrico Sostegni consigliere regionale e presidente Commissione Sanità – che apre una riflessione su un momento storico ed esistenziale particolare, quello della pandemia, che ha portato ad una chiusura di molte attività e al rifugio in un ambito privato, si vedono le cose esterne con occhi diversi. Abbiamo vissuto un periodo insolito dal punto di vista sociale e di relazioni umane, raccontarlo attraverso l’arte è un modo nuovo di descrivere queste situazioni e nelle opere di Di Vicino Gaudio ognuno di noi trova delle emozioni particolari. La prima sezione di questa mostra era stata esposta a Certaldo ottenendo già un grande successo e ci è sembrato giusto riproporla a Firenze nello spazio del Consiglio regionale.”
La mostra è una contaminazione tra pittura e video, dove il movimento è parte integrante dell’opera, che ne completa e ne amplia la lettura. Un artista che ha già invaso con le sue opere, due anni fa, gli spazi di Certaldo durante Mercantia, in occasione della 33^ edizione del Festival Internazionale del Teatro di Strada. L’esposizione “Not ordinary times”, divisa in tre parti, nasce con l’intento di rappresentare il periodo storico che tutti abbiamo attraversato e che stiamo attraversando ancora oggi.
La prima parte “2020” è composta da sette opere che rappresentano i sette giorni di una settimana di Lockdown, vissuti nella solitudine degli spazi privati.
Nella seconda parte “Ordinary life?” gli interni e le finestre rappresentate una di fronte all’altra lasciano spazio al ritorno alla tanto agognata “normalità”, trasportando lo spettatore nuovamente “fuori”.
La terza ed ultima parte “2050” rappresenta, infine, un’ipotesi del nostro futuro se non ci imponiamo di modificare e migliorare il nostro rapporto col pianeta. I 4 elementi, uno per ogni opera, si ribellano all’egemonia umana e tutto si conclude con due finali alternativi, la luce o l’oscurità: un nuovo inizio o la fine di ogni cosa.
“Una mostra molto importante che è già stata esposta parzialmente a Certaldo nel 2021 – ci ha detto Giacomo Cucini sindaco di Certaldo- ottenendo un grande successo e quindi abbiamo lavorato per riuscire a portare questa mostra a Firenze, al Palazzo del Pegaso. Adesso con le nuove opere, realizzate da Di Vicino Gaudio, sarebbe bello riportare a Certaldo, durante la manifestazione di Mercantia, tutti i lavori realizzati da questo giovane e bravo artista.”
“Sono partito a lavorare su questo tema nel 2020 - ci ha detto l’artista Di Vicino Gaudio - nel periodo del lockdown e ho continuato a lavorarci anche successivamente, cercando di vedere i cambiamenti in atto nella nostra società. Alla fine del mio viaggio ho cercato di immaginare il futuro che può essere la fine, con un’opera totalmente in nero, o un nuovo inizio di speranza con una donna che pianta un fiore.”
La mostra resterà aperta fino al 18 marzo con il seguente orario: da lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00; sabato dalle 10.00 alle 13.00.
Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa