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La Toscana delle donne e l’8 marzo: il volto umano, contro stereotipi e omologazioni

(foto gonews.it)

Riflettere sul significato dei nostri volti. E sulla bellezza della loro originalità. Volti unici e irripetibili che oggi sono sotto attacco da parte del sistema mediatico-tecnologico nel suo complesso.  Fotoritocchi, filtri di ogni tipo sui social network, interventi di chirurgia plastica che annullano o attenuano le evidenze dello scorrere del tempo. Cosa accade quando si cancella la storia di un volto da un volto.La Toscana delle Donne, progetto della Regione Toscana, in occasione dell’8 marzo ha invitato a pensarci e sostenere il valore del volto umano contro gli stereotipi e le omologazioni sempre più invasive e pressanti.Lo ha fatto nel “Saloncino Paolo Poli”  del Teatro della Pergola presentando “Volto Manifesto - il volto patrimonio per l’umanità” di Lorella Zanardo e Cesare Cantù - Nuovi Occhi per i Media, progetto sostenuto da  Unicoop Firenze .Di fronte alla platea al completo, il presidente Eugenio Giani ha aperto l’evento consegnando ll Pegaso delle Donne a Daniela Mori, presidente del consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze.“Un Pegaso per una donna di valore – ha detto il presidente Giani - Ringrazio  Unicoop Firenze che ha sostenuto questo progetto con una sensibilità sociale di grandissimo spessore. Questo ci ha portato a voler tributare il Pegaso delle Donne a Daniela Mori, una donna che ha un ruolo importante nella compagine dell’economia toscana, una donna dal grande carisma che rappresenta un’economia sostenibile, un’economia modello, di partecipazione. Quando abbiamo costruito con Cristina Manetti la settimana della Toscana delle donne che poi è diventato un progetto che si dipana durante tutto l’anno, abbiamo pensato subito che l’8 marzo doveva riconoscere il valore di donne che in Toscana svolgono ruoli importanti, e rappresentano la forza di una rivoluzione di valori testimoniandone con il loro lavoro il significato”.“Un motivo di orgoglio per me – ha detto Daniela Mori -  e per la nostra cooperativa perché penso che questo riconoscimento oltre che essere personale, porti con sé la storia di ognuno di noi. Ognuno nella propria vita incarna una storia e diventa un esempio, per il passato ma soprattutto per il futuro. Gli esempi sono importanti e quindi sento il peso di questo, un riconoscimento che è di tanti. Sento di condividerlo con i soci della cooperativa, un milione, donne e uomini perché  la mia storia è la loro storia”.La storia di ciascuno è nel volto di ciascuno. E il progetto Volto Manifesto vuole invitare tutti e tutte ad un dialogo collettivo sul tema del volto in trasformazione, del suo ruolo inimitabile per le relazioni umane e per l’etica della società. Magari facendo sì che sia Firenze la città che parla al mondo di questo tema così attuale, facendosi portatrice di un messaggio nuovo.“E’ questo il primo 8 marzo che festeggia la Toscana delle Donne – ha detto Cristina Manetti. Capo di Gabinetto della Regione Toscana -  Sono molto contenta, lo festeggiamo insieme al contributo di Unicoop Firenze all’insegna della unicità e dell’autenticità del volto umano. Il volto umano è stato anche il centro del primo evento della Toscana delle donne con la Toscana di Toscani,  con il volto scelto da Oliviero Toscani che caratterizzasse la Toscana. E’ molto bello essere qua insieme a festeggiarlo”.Un pomeriggio all’insegna della bellezza dell’originalità, di cui Oliviero Toscani ha sottolineato l’importanza affermando che “non ci sono brutti. Non ci sono due persone uguali nel mondo. Siamo tutti unici e per questo siamo tutti opere d’arte. C’è una intangibilità della bellezza che va al di là dell’estetica, Questo è  estremamente umano ma non c’è nulla di così estremamente umano quanto una donna”.Dopo le illustrazioni di Lorella Zanardo e Cesare Cantù che hanno raccontato la genesi e la filosofia del progetto, che sta facendo anche il giro delle scuole, come ha ricordato Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne di Unicoop Firenze, l’attrice fiorentina Daniela Morozzi  ha chiosato con una serie di letture che si sono concluse con i versi di Mariangela Gualtieri “Sii dolce con me. Sii gentile”, un augurio per tutte le donne e alla bellezza perfetta delle loro imperfezioni.

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