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Bancarotta fraudolenta milionaria nel Cuoio, 7 indagati

I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di San Miniato hanno eseguito un sequestro preventivo diretto e per equivalente di beni immobili e disponibilità finanziarie per un importo pari a 753.145,35 euro, emesso dal gip di Pisa, nei confronti di 4 soggetti, residenti nel Pisano, tra San Miniato, Pontedera e Santa Croce sull'Arno.

Si parla di un sistema di frodi posto in essere da una famiglia di noti imprenditori del settore del cuoio. Ai principali esponenti facevano capo due società del commercio all'ingrosso di cuoio e pelli, con sedi tra San Miniato e Montopoli sull'Arno.

La finanza segnala come fossero disperse le scritture contabili ed extracontabili, mentre parte del patrimonio veniva distratto in vista del fallimento di lì a breve. Le quote societarie erano state cedute ad altri soggetti per celare la presenza degli imprenditori, nonché a distrarre parte del patrimonio, in vista dell’inevitabile fallimento.

In più negli anni 2019 e 2020 sono state emesse fatture per operazioni inesistenti nei confronti di altre due società, operanti nel settore delle pelli e delle calzature, per favorirne l’evasione fiscale.

I reati contestati a 7 indagati sono bancarotta fraudolenta documentale (per i libri e le scritture contabili) e patrimoniale (1,1 milioni di euro di patrimonio distratto, tra cui anche rimanenze di magazzino e altri beni), fatture per operazioni inesistenti (4 milioni di euro, frode all'Iva per 720mila euro). Ai soggetti è stato notificata la conclusione delle indagini.

Oltre alle persone fisiche, si indaga per la responsabilità amministrativa di una società.

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