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Firenze Rocks, l'edizione 2022 ha portato 33 milioni di euro in città

(foto Vincenzo Marenda)

In attesa di conoscere il programma definitivo di Firenze Rocks 2023, che inizierà il 17 giugno nell’area della Visarno Arena, i risultati dell’indagine promossa dalla Camera di commercio di Firenze e condotta da PromoFirenze (azienda speciale della Camera) e dal Centro studi turistici sull’impatto economico dell’edizione 2022, su un campione di 2mila spettatori, dicono che l’evento ha generato un flusso di spesa in beni e servizi di quasi 33 milioni.

La capacità di agire come importante motore dell’economia locale risulta dunque confermata, con 195.426 spettatori complessivi, circa 24mila in più rispetto all’edizione 2019 (l’ultima, prima dello stop per la pandemia). In assoluto, quella dello scorso anno è stata l’edizione che ha registrato il numero più elevato di spettatori provenienti dalle altre regioni italiane: 151.394, pari al 77,5% del totale. Stabile, invece, la quota di spettatori dall’estero (5,7%).

Il pubblico coinvolto è stato eterogeneo, dai single alle famiglie, con un’età media di 33 anni, orientato a seconda della proposta musicale. Un flusso di persone che per arrivare a Firenze ha fatto meno ricorso al mezzo automobilistico (-5% rispetto al 2019), a favore di altri mezzi pubblici, e che per raggiungere l’area della Visarno Arena ha preferito effettuare il trasferimento a piedi. Un altro risultato dell’edizione 2022 è stato l’aumento della quota di spettatori che hanno effettuato almeno un pernottamento in Toscana (51,4%), confermando la capacità dell’evento di generare un rilevante impatto sui consumi turistici, sull’economia della città e più in generale della Toscana.

Le stime indicano in circa 86mila gli spettatori (+12mila rispetto al 2019) che hanno anticipato o prolungato il soggiorno in Toscana rispetto al giorno del concerto, con una durata media di 2,2 notti. 191mila i pernottamenti stimati (+21mila rispetto al 2019), di cui 158mila degli italiani e 33mila degli stranieri. 61mila i pernottamenti stimati nelle strutture alberghiere e 112mila quelli nelle strutture extralberghiere; 16mila i pernottamenti presso amici-parenti.

La città di Firenze ha intercettato il 74,1% dei pernottamenti, le altre località della città metropolitana il 15,4% e il rimanente 10,5% distribuiti nel resto della regione. Anche in questa edizione è emersa la capacità dell’evento di sviluppare una inedita integrazione tra la proposta musicale, il territorio e le sue attrazioni culturali, soprattutto tra gli stranieri: circa 17mila gli spettatori che hanno visitato un museo, un palazzo, un monumento.

Complessivamente, l’evento ha contribuito a riversare sul territorio un flusso di spesa di 32,9 milioni di euro, di cui l’85,7% generata dai consumi degli spettatori turisti, circa 10,7 milioni in più rispetto al 2019, grazie al maggior numero di ingressi e a una maggior propensione di consumo da parte degli spettatori. 38,8% la quota di spesa destinata alla ricettività e 30,2% la quota riversata sul sistema della ristorazione e somministrazione di bevande.

Partendo dalla spesa complessiva stimata, la valutazione territoriale stima in circa 26 milioni (78,9%) la spesa riversata sul sistema economico della città di Firenze, circa 2,8 milioni sui sistemi degli altri comuni della città metropolitana (8,6%) e i restanti 4,1 milioni sul resto della Toscana (12,5%).

Fonte: Camera di Commercio di Firenze

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