Barone muore nel suo castello di Greve in Chianti. Il sindaco: "Viene meno uno di noi"
Durante la notte è improvvisamente scomparso il barone proprietario del castello di Sezzate a Greve in Chianti. Hans Ernst Weidinger aveva 77 anni e, secondo quanto ricostruito, mentre sarebbe stato colto da un malore ha chiamato in aiuto un dipendente ma è caduto a terra, sbattendo la testa. A lanciare l'allarme ai soccorsi è stato il dipendente, ma all'arrivo dell'ambulanza non c'era più nulla da fare. Accertato dal medico il decesso per arresto cardiocircolatorio, per cautela la salma è stata messa a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno effettuato un sopralluogo dal quale è emerso che l'appartamento era regolarmente chiuso dall'interno e che nessun oggetto di valore era stato asportato. In attesa degli accertamenti necessari, l'ipotesi è che il decesso sia riconducibile a un malore.
Il cordoglio del Comune. Sindaco Sottani: "Persona stimata e amata dalla comunità"
Un grande amore per la musica, la letteratura e la ricchezza ambientale e storico-artistica del Chianti destinato ad essere ‘immortalato’ sulla carta, nero su bianco. Era il principio che più di ogni altra cosa spingeva Giovanni Weidinger, il barone austriaco, residente nel comune di Greve in Chianti, scomparso improvvisamente qualche ora fa nel suo castello in località Sezzate, a sostenere, valorizzare e impegnarsi con passione e serietà a diffondere e amplificare le peculiarità culturali di Greve in Chianti nel territorio regionale e nel mondo. L’austriaco, che aveva scelto il castello immerso nella campagna chiantigiana come proprio luogo di residenza, amava documentare, raccogliere, pubblicare volumi e intere collane per costruire tracce di memoria, lasciare segni indelebili del percorso artistico che arricchiva e qualificava la storia di Greve in Chianti.
“Non è stato solo un mecenate – commenta il sindaco Paolo Sottani - un uomo sensibile, colto, appassionato, che ha ideato eventi di rilievo, ha promosso e supportato realtà artistiche del nostro territorio, creando nuove opportunità, costruendo ponti di amicizia che hanno favorito la nascita e lo sviluppo di inedite relazioni internazionali, è stato soprattutto un cittadino dal profondo senso civico, pienamente inserito nel tessuto sociale e culturale della nostra comunità di cui amava sentirsi parte, una persona rispettosa, disponibile e generosa che ha cercato e ottenuto la sinergia con l’amministrazione comunale collaborando incessantemente nel corso del tempo dagli anni ’90 fino ai giorni nostri”. Per il barone la cultura era la punta di diamante di un patrimonio identitario da tramandare alle nuove generazioni, inteso come testimonianza collettiva di cui era doveroso, passo dopo passo, lasciare traccia. “E’ così che ha attivato ogni strumento e risorsa, senza mai risparmiarsi – aggiunge il sindaco - per condividere intuizioni, organizzare concretamente iniziative che dessero lustro alla storia, alla tradizione, al patrimonio culturale grevigiano”. Le produzioni culturali e le attività divulgative che si legano alla sua opera mecenatistica sono davvero tante.
“L’interesse per il mondo della musica che lui stesso praticava come pianista – sottolinea il sindaco – lo ha indotto a programmare e attuare operazioni culturali di ampio respiro come le pubblicazioni dedicate ai 25 anni della Scuola di Musica di Greve in Chianti e ai 20 anni del legame lirico che intercorre tra il maestro Daniel Ferro e Greve in Chianti per il Daniel Ferro Vocal Program”. “Giovanni Weidinger ha contribuito in maniera determinante – prosegue - all’attivazione di importanti relazioni artistiche che hanno stimolato la formazione di scambi culturali tra i giovani allievi della scuola di musica grevigiana e i coetanei austriaci con il progetto “Bella Musica Salisburgo”, ha firmato lui stesso un’opera lirica, dal titolo “Fermata piazza Greve” rappresentata nel nostro centro storico”. Storia e letteratura si sono intrecciate in vari progetti di alto profilo che hanno interessato ad esempio l’uscita di tre volumi dedicati alla storia di Greve in Chianti, la creazione di una rete istituzionale, l’associazione dei Comuni bardiani istituita poco meno di dieci anni fa, insieme al Comune di Firenze, finalizzata a promuovere i luoghi storici bardiani, come i castelli di Sezzate e Mugnana, presenti nel comune di Greve in Chianti, si è reso protagonista di rilevanti attività di ricerca che in alcuni casi sono sfociate nella realizzazione di appuntamenti annuali, come il “Vespucci Memorial Day”, allestito con l’obiettivo di diffondere conoscenza e ripercorrere i punti di contatto tra i grandi navigatori del passato e la storia e i luoghi di Greve in Chianti”. Il barone di Sezzate si è offerto in più occasioni di realizzare interventi di restauro per salvare dai segni del tempo opere e importanti testimonianze del passato conservate nei musei e nelle chiese del territorio.
“Con la prematura scomparsa di Giovanni Weidinger viene meno uno di noi – conclude il sindaco - una persona stimata e amata dalla comunità civile e dalle istituzioni tanto da ricevere la cittadinanza onoraria nel 1999, conferita dall’allora sindaco Paolo Saturnini, un uomo che lascia un segno profondo del suo passaggio”. “Ci auguriamo che ognuno di noi possa raccogliere la sua straordinaria eredità - conclude – e mettere in pratica i valori e gli ideali di un percorso virtuoso che hanno reso la cultura e le sue molteplici espressioni aspetti fondamentali del nostro vivere quotidiano”. L’amministrazione comunale di Greve in Chianti esprime cordoglio e si unisce al dolore dei familiari e degli amici per la grave perdita.