"Della lettera della preside non so che farmene": il ministro Valditara commenta dopo il pestaggio
Della lettera della preside di un liceo fiorentino in merito alle aggressioni da parte di gruppi riconducibili ad Azione Universitaria "non so che farmene, in Italia non c'è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c'è alcun pericolo fascista". A commentare è il ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara a Mattino 5 qusta mattina.
"Sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico che non abbia più posto nelle scuole; se l'atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure. Trovo ci sia sempre più un attacco alla libertà di opinione e un alzare i toni trasformando la polemica in una campagna di odio, delegittimazione e falsificazione talvolta della realtà", continua.
E sulle minacce di morte ricevute proprio dal ministro: "Non mi preoccupano, ritengo si stia creando un brutto clima, occorre abbassare i toni della polemica, mi aspetto solidarietà anche dalla preside che ha scritto la missiva".
I COMMENTI
Cgil Firenze: "Parole inaccettabili"
- Il ministro Valditara definisce “ridicole” le parole di una dirigente di un liceo fiorentino e sostiene che di lettere dei presidi su fascismo e antifascismo non sa che farsene.
La dirigente Savino, dopo l'aggressione al Liceo Michelangiolo, si è rivolta ai propri studenti invitandoli a non essere indifferenti, assolvendo così ai compiti educativi previsti dalla scuola della Repubblica sulla cui Costituzione antifascista il ministro dell’Istruzione e del Merito ha giurato.
Dopo le distorsioni della storia a cui abbiamo assistito in questi mesi ora giunge, da parte di Valditara, anche la minaccia di provvedimenti nei confronti della libera espressione dei dirigenti scolastici. Il ministro farebbe meglio a placare il clima di tensione e di odio suscitato da giovani neofascisti, a condannare l'accaduto, sostenere i dirigenti nell'esercizio delle loro funzioni educative e ad affermare compiutamente un messaggio antifascista.
La FLC nazionale, la FLC di Firenze e la CGIL di Firenze si impegnano fin d'ora per la difesa dei principi costituzionali di libertà di pensiero, invitando a una mobilitazione straordinaria tutte le forze democratiche e antifasciste.
Bussolin (Lega): "Pienamente d'accordo"
Dichiarazioni del Capogruppo e Segretario della Lega a Firenze, Federico Bussolin:
"Apprendiamo dalla stampa che il Ministro Valditara oggi riferendosi alla lettera della preside del liceo di Firenze, Annalisa Savino ha dichiarato: "E' una lettera del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggerla, non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c'è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c'è alcun pericolo fascista". Come Lega concordiamo totalmente con il Ministro dell’Istruzione."
"Riteniamo infatti che la Preside si sia spinta oltre il ruolo che le compete. Pare evidente il suo intento di fare politica strumentalmente, attaccando persino la politica di difesa dei nostri confini e dei nostri porti. Ebbene se ha questi interessi legittimi, che provveda a dimettersi e candidarsi in politica, ma alle prossime elezioni. Fino però a quel momento eviti di scrivere e divulgare della propaganda di parte (stranamente di sinistra), tramite comizi inopportuni."
Baroncini e Meini (Lega): "Iniziativa della dirigente totalmente fuori luogo"
“Condividiamo totalmente le odierne dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione Valditara, che ha duramente criticato la lettera, giustamente definita impropria, scritta da un Preside di una scuola fiorentina all’indomani dei fatti accaduti fuori dal liceo Michelangiolo.
L’iniziativa del dirigente scolastico è assolutamente fuori luogo, esce abbondantemente dai suoi compiti di educatore ed ha l’unico effetto di politicizzare quanto successo.
Chi è a capo di un istituto ha determinate responsabilità che non deve mai dimenticare.
A tal proposito, auspichiamo, infine, che la Preside, alla luce delle parole dichiarate pubblicamente alla stampa da un professore dell’istituto (“Ho visto tutto, ma è una scuola molto politicizzata, non dite chi sono…”) si impegni affinché tutto il corpo insegnante e tutti gli studenti abbiano la serenità di vivere la scuola per quello che dovrebbe essere: un luogo, uno spazio di confronto ed arricchimento umano e professionale.
Su una cosa siamo tutti d’accordo: chi ha alzato le mani ed ancor più chi ha scalciato un ragazzo a terra, non ha attenuanti né giustificazioni. Neanche la riportata provocazione da parte di studenti dei Collettivi di Sinistra. La Lega in questo senso, è stata chiara da subito nel condannare fermamente quanto è avvenuto. Ma questo non autorizza nessuno a strumentalizzare la vicenda in chiave politica o elettorale. Soprattutto chi politica non dovrebbe farla.”
Così in una nota Luca Baroncini, Commissario regionale Lega Toscana ed Elena Meini, Capogruppo in Consiglio regionale della Lega.
Parrini (Pd): "Governo anzichè condannare i pestaggi censura una preside"
"Dopo il silenzio e qualche timida condanne sull'aggressione squadrista subita da alcuni studenti davanti al liceo Michelangiolo Firenze, oggi il ministro Valditara conferma i nostri sospetti: non solo la destra fatica a schierarsi contro gli attacchi squadristi, ma quando si schiera con forza lo fa contro una preside che ha raccontato semplicemente fatti storici mettendo in guardia i propri ragazzi affinchè non si ripetano. Quello che è il dovere di una dirigente scolastica. Il fatto che un ministro la censuri è gravissimo". Così Dario Parrini, senatore toscano del Pd.
Fossi (Pd): “Valditara pensa di essere al Minculpop?”
“Valditara si rende conto che non è al Minculpop durante l’Italia fascista? Un ministro dell’Istruzione non può permettersi di minacciare una dirigente scolastica per una lettera in cui incoraggia gli studenti a non restare indifferenti dopo il pestaggio davanti al liceo Michelangiolo. Invece di condannare la violenza squadrista, Valditara paventa provvedimenti nei confronti della preside Annalisa Savino, a cui va la mia piena solidarietà. La premier Meloni non ha niente da dire?”
Lo dichiara il deputato e candidato alla segreteria regionale del Partito Democratico Emiliano Fossi.
Mercanti (Pd): "Parole gravissime dal ministro Valditara. Il nemico dello Stato non è una preside che promuove i valori di democrazia e inclusione, ma gli estremisti"
"Nessun provvedimento ma se l'atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure: sono parole gravissime, quelle pronunciate dal ministro Valditara a commento della lettera che la Preside del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Firenze, Annalisa Savino, ha inviato ai suoi studenti dopo l’aggressione squadrista dello scorso sabato" dichiara Valentina Mercanti, candidata alla Segreteria regionale toscana del Partito Democratico.
"Ridicola e impropria è piuttosto la sua allusione minacciosa, che per nulla si addice a un rappresentante delle istituzioni democratiche, nonché ministro dell’Istruzione. Il nemico dello Stato non è una preside che promuove i valori di democrazia e inclusione, ma gli estremisti che credono di poter ricorrere alla violenza su dei ragazzini e uscirne impuniti.
Non si può e non si deve rimanere indifferenti di fronte ad episodi di violenza come quelli di sabato scorso che tutti, indipendentemente dal partito di appartenenza, dovrebbero sentire il dovere di condannare senza se e senza ma"
Fratoianni (SI): "Parole di Valditara non degne di un ministro di questa Repubblica"
Qualcuno dovrebbe spiegare a Valditara che è un ministro della Repubblica italiana e non di quelle del passato, e quando un dirigente scolastico o un docente si richiama alla Costituzione antifascista fa onore al nostro Paese e al suo ruolo di educatore.
Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra replicando alle parole del titolare protempore di Viale Trastevere.
Ai professori e alle professoresse che difendono i valori costituzionali - prosegue il leader di SI - e difendono i loro studenti dalle aggressioni fasciste va tutta la nostra stima e solidarietà.
Il ministro non sa che farsene della lettera della dirigente scolastica del liceo Leonardo di Firenze? Di un liquidatore della scuola pubblica come lui - conclude Fratoianni - il nostro Paese e il mondo della scuola non sanno che farsene.
Bonafè (Pd): "Grave da ministro minacce di ritorsioni a Preside che difende Costituzione"
“Le parole di Valditara sulla lettera del Preside del Liceo Leonardo da Vinci di Firenze sono inaccettabili. Solo pochi giorni fa incoraggiava i docenti a denunciare le aggressioni nelle scuole, mentre oggi di fronte ad un gravissimo assalto di evidente matrice squadrista che ha coinvolto alunni e professori fa marcia indietro: non solo sminuisce l’accaduto, ma arriva quasi a minacciare di ritorsioni la preside che ha pubblicamente difeso i valori della Costituzione.”: è quanto dichiara la vicepresidente dei Deputati Pd e segretaria del PD toscano Simona Bonafè.
Melio (PD): «Valditara non condanna violenza fascista e minaccia una dirigente scolastica: vergogna!»
«Tutte e tutti, ormai, abbiamo letto le bellissime parole della Dirigente Scolastica del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Firenze - commenta in una nota il Consigliere Regionale e portavoce toscano della mozione Schlein Iacopo Melio - Ebbene, il Ministro dell’Istruzione Valditara non ha perso tempo per ostentare tutta l’ignoranza e la matrice di questo Governo, dichiarando che la lettera della Dirigente sia un “atto improprio” e una “iniziativa che esprime una politicizzazione” che lui auspica “non abbia più posto nelle scuole”, altrimenti “verranno presi provvedimenti».
«Non c’è da stupirsi - continua - d’altronde l’antifascismo rappresenta una “politicizzazione di parte” solo per quella parte nostalgica dei tempi più bui, mica un pilastro fondamentale previsto dalla Costituzione in un Paese democratico e civile. Invece il volantinaggio di estrema destra, con conseguente pestaggio squadrista davanti alle scuole, quello no, quello è una risorsa culturale da tutelare, a suon di minacce e intimidazioni verso chi si schiera con la giustizia. Vergogna!»
Nardini(Pd): "Preside richiama radici della Costituzione"
"È incredibile che, di fronte all'aggressione squadrista di sabato, il ministro dell'istruzione non pronunci una parola di condanna, né di solidarietà verso le vittime, ma minacci provvedimenti contro una dirigente che si è limitata a denunciare un pericolo reale in corso e a ribadire i valori democratici che tutti dovremmo difendere da aggressioni come quella". A dichiararlo è l'assessora regionale all'istruzione della Toscana Alessandra Nardini, che prosegue: "Nella lettera della professoressa Savino si richiamano le radici della Costituzione, che sta alla base della nostra comunità democratica. Al ministro Valditara danno così fastidio da minacciare provvedimenti? Eventuali 'misure' contro la dirigente avrebbero, quelli sì, il sapore di una inaccettabile politicizzazione da parte del governo", conclude Nardini.
M5S Toscana: "Valditara si scusi con la preside"
- “Pensavamo che il silenzio di Meloni e le generalizzazioni di Fratelli d'Italia in Regione fossero la cosa peggiore a cui si potesse assistere, ma le affermazioni del ministro Valditara superano ogni aspettativa in negativo” è il commento delle consigliere del M5S in Toscana Silvia Noferi e Irene Galletti sulle frasi del ministro riguardo la lettera della preside del Liceo Da Vinci di Firenze.
“Sono le dichiarazioni del ministro a essere improprie e vergognose, mentre la dirigente ha dimostrato di essere pienamente all’altezza del suo importante compito di educatrice. Ha infatti richiamato i ragazzi alla riflessione sull’accaduto, ha fatto un puntuale richiamo storico a Gramsci e alla sua epoca, e così facendo li ha resi partecipi in prima persona del loro percorso di maturazione civica, rispettando il loro punto di vista e stimolandoli a non essere come gli “indifferenti” che hanno permesso la scrittura dei più brutti capitoli della nostra storia. Noi saremo sempre dalla parte dei docenti come la preside Savino e dei ragazzi che chiedono di costruire la propria coscienza civica senza essere vittime di violenza”.
Giachi e Vannucci (Pd): "Parole incredibili, si dimetta"
«Le dichiarazioni del ministro Valditara sono incredibili e inaccettabili. Nei giorni scorsi studenti fiorentini di due licei sono stati vittime di aggressioni squadriste e non abbiamo sentito una sola parola di condanna da parte di questo Governo. Oggi per tutta risposta il ministro attacca e intimidisce la dirigente scolastica del liceo Da Vinci che, con una lettera, ha rivolto un monito giustissimo rispetto a quanto accaduto, difendendo i valori fondativi del nostro ordinamento democratico, della nostra Costituzione. Per di più, le dichiarazioni del ministro arrivano poco dopo l’apparizione di uno striscione del Blocco studentesco di carattere minatorio proprio contro la dirigente. Non c’è nessuna campagna d’odio contro l’esecutivo nazionale, come lamenta il ministro che rivendica la libertà di opinione contro le richieste di stigmatizzazione delle condotte violenze; c’è semmai una carenza di senso di responsabilità da parte di un Governo che non comprende che sarebbe bastata una semplice parola di condanna dell’aggressione per evitare la spirale dei toni a cui stiamo assistendo». È quanto dichiara Cristina Giachi, consigliera regionale Pd e presidente della commissione cultura in merito alle parole del ministro Valditara.
«Non siamo su “Scherzi a parte”, siamo nella Repubblica ai tempi del Governo Meloni. Un clima bruttissimo – sottolinea Andrea Vannucci, consigliere regionale Pd - Non è accettabile il quadro che si sta delineando. Il ministro Valditara deve dimettersi. Per la dignità dell’istituzione che rappresenta. Sono molto preoccupato».
Franceschelli (Pd): "Chiarisca se riconosce i valori della Costituzione su cui ha giurato"
“E’ paradossale come il ministro Valditara sia prontamente intervenuto per censurare la lettera della preside Savino del liceo Da Vinci, scritta ai suoi studenti per sensibilizzare rispetto al valore della Memoria, ed è grave il tentativo di voler imporre a dei dipendenti della pubblica amministrazione la propria linea politica.
Per contro, lo stesso Ministro, si è guardato bene dal condannare, altrettanto prontamente, l’aggressione agli studenti del Michelangiolo. Il ministro chiarisca se riconosce ancora i valori della Costituzione su cui ha giurato”.
Così il Senatore del Partito Democratico Silvio Franceschelli, intervenendo in merito alle dichiarazioni del ministro Giuseppe Valditara.
PCI Toscana: "I tempi si fanno sempre più bui"
Dichiarazione di Annamaria Zisa, responsabile scuola del PCI Toscana
Il Ministro Valditara dopo aver perso la parola, non riuscendo così a esprimere un giudizio su quella che con ogni evidenza è stata un'aggressione squadrista ai danni di studenti del “Michelangiolo”, che non è la prima in città, l'ha ritrovata improvvisamente
per inveire con vigoria sprezzante contro una Dirigente Scolastica di un altro istituto, rea di avere ricordato con una lettera ai propri studenti la genesi del fascismo e la necessaria vigilanza secondo i dettami costituzionali.
Ci saremmo aspettati un plauso pubblico verso chi nel suo ruolo aveva saputo trovare subito le parole adeguate da inviare al mondo studentesco, parole di
tranquillizzante solidarietà e contro un possibile senso di solitudine nascente, facendo sentire la presenza democratica di una istituzione primaria come la scuola. Il Ministro parla di attacco alla libertà di opinione (si vede che calci e pugni fanno parte di questa) minacciando addirittura
possibili misure disciplinari.
Il tutto è inaccettabile! Il PCI della Toscana sollecita tutto il mondo della scuola a prendere posizione contro questo autoritarismo rivelatore del Ministro, del tutto fuori controllo.
La preside ha sottolineato i valori della nostra Costituzione, il Ministro molto meno.
Facciamo in modo che i tempi non si facciano sempre più bui.
Sinistra Italiana Firenze: "Sconcertati"
La Federazione fiorentina di Sinistra Italiana è sconcertata dal fatto che il Ministro Valditara sia intervenuto per censurare il comportamento della dirigente del Liceo da Vinci a fronte degli argomenti su cui sarebbe dovuto intervenire: la sicurezza degli studenti in ingresso e in uscita da scuola, l’adesione della scuola ai principi costituzionali!
Le parole della dirigente del Liceo Leonardo Da Vinci sono quelle parole che sono mancate dal resto delle istituzioni, che hanno fatto aprire il cuore a studenti, genitori e a una comunità dopo le vili aggressioni perpetuate da parte di squadracce ai danni di studenti che si rifiutavano di prendere materiale di propaganda fascista. Materiale, per di più, diffuso senza nessuna autorizzazione. E del resto ci domandiamo chi potrebbe autorizzarne la diffusione.
Se il Ministro Valditara è infastidito dal richiamo ad Antonio Gramsci, fatto marcire dai fascisti nelle carceri e al confino per paura delle sue idee, è proprio perché Gramsci richiama ognuno alla responsabilità della propria azione accostando nel proprio odio gli indifferenti ai prevaricatori perché i primi permettono l’azione dei secondi. Che forse il Ministro si sia sentito coinvolto?
Non è possibile separare democrazia, Costituzione e antifascismo in Italia. Il ministro Valditara dovrebbe esserne consapevole e ringraziare chi, tra i dipendenti della scuola, invece di tacere ha preso parte e agito.
Sinistra Civica Ecologista: «Parole Valditara vergognose e inaccettabili, ora si deve dimettere. Solidarietà alla preside del Liceo Da Vinci»
«Le parole usate questa mattina dal ministro Valditara sui fatti di sabato scorso al Liceo Michelangiolo di Firenze sono vergognose e inaccettabili. Un ministro della Repubblica che ha giurato sulla Costituzione ha il dovere di difendere la democrazia, condannare i violenti, esprimere vicinanza e solidarietà agli studenti aggrediti. Sottovalutare l'accaduto, ignorare il riemergere di organizzazioni che nei modi si richiamano al fascismo, censurare una dirigente scolastica solo perché ha ricordato gli anni più bui della nostra storia dimostra l'inadeguatezza di Valditara, un ministro che ora dovrebbe solo dimettersi dall'incarico. Sinistra Civica Ecologista esprime solidarietà alla dirigente scolastica del Liceo Da Vinci e a tutti gli insegnanti che in questi giorni si stanno confrontando con i propri studenti sui gravi fatti di Firenze. Nonostante le forze di polizia abbiano individuato gli aggressori come appartenenti all'organizzazione 'Azione Studentesca', il vivaio giovanile di Fratelli d'Italia, il governo Meloni e gli esponenti della destra si ostinano a non condannare i violenti. Un atteggiamento grave e pericoloso».
Lo rende noto Sinistra Civica Ecologista.