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I comitati empolesi nella rete regionale. Aspettando Paul Connett col sogno rifiuti zero

Sabato scorso si è tenuta a Empoli la riunione toscana dei comitati che si occupano, fra le altre cose, anche delle questioni relative ai rifiuti. E la nostra città era decisamente rappresentata: Trasparenza per Empoli, mamme a tutto gas, Csa intifada, assemblea permanente no keu e comitato viale IV novembre. Con Marco Cardone, di Tpe, cerchiamo di capire il senso della giornata

Che incontro è stato?
La riunione annuale fra i comitati toscani e, per la prima volta, abbiamo partecipato anche noi. La questione era quella dei rifiuti e l'incontro è stato produttivo. Abbiamo passato in rassegna i problemi attuali e le opportunità che abbiamo di fronte anche in relazione allo schema di piano regionale ed abbiamo proposto una Toscana a rifiuti zero.

Gli obiettivi quali erano?
Costruire un’agenda di iniziative e proposte verso tre soggetti. Uno è la regione Toscana che continua con una gestione dei flussi dei rifiuti e con una impiantistica legate all'industria sporca e distruttiva di risorse fondamentali per la vita. Poi ci sono le amministrazioni comunali inadempienti rispetto agli obblighi di legge della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e assimilati e naturalmente le aziende di gestione, come Alia, che straparlano di economia circolare ma che, nei fatti, operano con una logica diversa.

Avete parlato anche di impianti?
Sì, è stato fatto un monitoraggio con particolare riferimento agli impegni di chiusura che sono stati presi riguardo a quelli di Livorno e Montale che, col problema dei gassificatori, sembra si stia forzando per lasciarli aperti. Livorno, oltretutto, il prossimo anno compie 50 anni con tutti i problemi che ne conseguono.

Le perdite ogni anno sono milionarie e, dalle parole di Stefano Seghetti, è emerso che i dati forniti dall’azienda gestore a comune e regione sono stati più volte sconfessati dimostrando che, a parer loro, sono stati volutamente artefatti al fine di evitare la chiusura. In questo senso sono stati fatti anche degli esposti alla guardia di finanza.

In vista dell’evolvere delle trattative nelle prossime settimane, potranno essere programmate delle manifestazioni sia su Livorno che su Montale, alle quali tutti i comitati hanno dato il proprio appoggio.

Puntate ad una Toscana a rifiuti zero?
Sì, vorremmo un tavolo di lavoro su questa proposta. Rossano Ercolini ha snocciolato una serie di dati che fanno capire come, al di là di alcune zone che faticano perché non hanno il porta a porta, l’obiettivo sia possibile.

Cosa vuol dire rifiuti zero?
Ovvio che rifiuti zero è impossibile. Con questi si intende una serie di buone pratiche per puntare al massimo alla differenziazione ed alla riduzione del rifiuto ed i dati dicono che è possibile.

A chi avanzate le vostre proposte?
Alle diverse istituzioni. La Regione non ha mai dato risposte e così le ripresenteremo con nuove vie per aprire un tavolo di confronto. L’assessora Monni dice che hanno undici tavoli aperti, nessuno però con cittadini e comitati.

Per i comitati empolesi che significato ha la giornata di sabato?
È importante perché stiamo cercando di entrare in rete con gli altri comitati e creare sinergie anche col tessuto industriale, ad esempio per la questione dello smaltimento dei rifiuti. Come insegna la vicenda keu questo è un fronte a dir poco delicato.

Avete in programma a breve altri impegni?
Martedì 7 marzo aspettiamo a Empoli Paul Connett, il professore americano di chimica e tossicologia alla St. Lawrence University, attivista ambientale e tra i fondatori della strategia Rifiuti Zero.

A questo evento inviterete anche l’Amministrazione comunale?
Certo, sia quella di Empoli che dei comuni limitrofi. E’ un’altra occasione per parlare e confrontarci.

Sabato avete parlato anche del famoso gassificatore o la questione è da considerarsi chiusa?
Qualcuno ha detto di goderci la vittoria ma, secondo me, la questione non è chiusa da nessuna parte. Per questo staremo attenti. Di fatto con l’arresto del progetto gassificatore su Empoli da parte della Regione si sono avviate di riflesso azioni su altri territori come Rosignano per la riproposta dello stesso progetto, e anche Livorno con il tentativo di mantenere aperto l’inceneritore e su Montale.

Ma a Marcignana hanno detto che non si farà
L’attenzione rimane alta sia sulla questione gassificatore, al quale la Regione difficilmente rinuncerà, che sul progetto multiutility del quale i gassificatori, ossidoriduttori e tutti gli impianti sporchi sono degli asset finanziari importanti.

Sul tema multiutility c’è la questione Firenze e Pistoia su cui anche Ercolini ha posto l’attenzione
Sì, in questo progetto multiutility i comuni di Firenze e Pistoia, per quanto grandi ed importanti siano, non possono rappresentare una guida univoca e autoritaria essendo, dati alla mano, fra gli ultimi in tema di raccolta differenziata.

Ma qual è il ruolo di questi comitati sorti a Empoli?
Proseguire nel nostro impegno civico e cercare un dialogo con i soggetti e le forze politiche presenti senza alcuna preclusione ideologica. In tanti ci contattano e questo ci sprona a proseguire nel nostro impegno.

Marco Mainardi

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