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Ex Gkn, Qf in liquidazione. Le reazioni: "Schiaffo a migliaia di persone"

Qf Spa, la società che ha rilevato lo stabilimento della Gkn a Campi Bisenzio, è stata messa in liquidazione. Come commissario liquidatore è stato nominato Salvatore Sarcone. Quest'ultimo e il suo gruppo di lavoro parteciperanno all'incontro fissato dal ministero il 24 febbraio.

Qf Spa "conferma l'impegno già assunto della messa a disposizione della Regione Toscana del sito" ex Gkn di Campi Bisenzio "per possibili progetti di reindustrializzazione, che potranno essere realizzati, una volta venuto meno lo stato di occupazione, nello spirito dell'accordo del 19 gennaio". Lo si legge nella nota con cui la società annuncia la messa in liquidazione. "La riconversione potrà anche attuarsi attraverso la cessione dell'azienda o di un ramo di essa o attraverso altre formule tecniche che il professor Sarcone, in accordo con la Regione Toscana, saprà trovare", afferma Qf.

Collettivo di Fabbrica: "Intervento pubblico ora"

"Commissariare Qf subito. Intervento pubblico ora. Avanti. Non è ancora finita" scrive in una nota il Collettivo di Fabbrica della ex Gkn. "Credendo di sorprendere qualcuno e uscendo come spesso fa, in tarda serata, con l'unico intento ed obiettivo di avere l'ultima parola sulla stampa, Qf annuncia la liquidazione e dà uno schiaffo a un intero territorio, alla Regione Toscana, a 300 famiglie, a migliaia di persone che si sono mobilitate in questi mesi. Più che gettare la spugna, Borgomeo ha probabilmente gettato la maschera. Tutto quanto abbiamo sostenuto si è realizzato. Temiamo che come sempre la risposta delle istituzioni sarà debole o addirittura nulla. E la nostra? Noi sappiamo di avere dalla nostra un serbatoio di orgoglio e dignità senza fine".

Cgil: "Riportate le lancette indietro di un anno"

"Per la prima volta dopo mesi di tavoli senza un reale confronto, investimenti e investitori mai concretizzati, blocco degli stipendi da 5 mesi, QF fa quello che ha annunciato qualche giorno fa.
La messa in liquidazione volontaria, comunicata con una nota stampa, è in continuità con la gestione perpetrata fino ad oggi.
Si mette in mano l'azienda ad un liquidatore in un percorso non condiviso con le lavoratrici e i lavoratori, le Rsu e le organizzazioni sindacali e tanto meno con le Istituzioni.
Chiediamo al Ministro Urso di intervenire e commissariare l'azienda, è l'unico modo per portare avanti una reindustrializzazione che dia garanzie reali alle lavoratrici e ai lavoratori a partire dalla continuità occupazionale e di reddito”.

Lo dichiarano in una nota congiunta Simone Marinelli, coordinatore automotive per la Fiom-Cgil nazionale e Stefano Angelini della Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia.

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