Nuove visite guidate al restauro della statuua equestre di Cosimo I
Tre nuovi appuntamenti per ammirare da vicino la rinascita di una delle principali opere di Piazza della Signoria, a Firenze. Proseguono fino a marzo le visite guidate al cantiere dell’intervento di restauro alla statua equestre di Cosimo I de’ Medici, eseguito da Cooperativa Archeologia, insieme ai restauratori Nicola Salvioli (per le parti in bronzo) e Stefano Landi (per il basamento in marmo) e realizzato grazie all’accordo tra il Comune di Firenze e la maison fiorentina Salvatore Ferragamo S.p.A. che, tramite Art Bonus, ha elargito un’erogazione liberale destinandola alla conservazione del patrimonio artistico italiano. Le nuove date, già prenotabili sul portale www.restaurandofirenze.com, sono quelle del 24 febbraio e del 10 e 24 marzo, negli orari 9.00, 10.00, 11.00 e 12.00 (le prime due fasce orarie sono riservate ai privati, mentre le altre sono rivolte alle scuole), per un massimo di 15 partecipanti per ogni fascia (nel caso delle scuole una classe per volta).
“Aprire il cantiere al pubblico con visite guidate per tutti è una bella occasione: vedere da vicino questo capolavoro è una grande emozione e quest’opportunità consente di fare un percorso immersivo anche nel restauro e di appassionarsi sempre di più al nostro patrimonio artistico. - ha sottolineato la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini – Tutto questo è possibile grazie a un bel lavoro di squadra e a una forma di partenariato pubblico e privato efficace e cogliamo l’occasione di ringraziare la maison Ferragamo”.
“Una modalità di visita con cui offriamo alla cittadinanza una visione particolare dei monumenti attraverso i cantieri di restauro - ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Titta Meucci -. Un modo per far partecipare i cittadini alla storia di conservazione dei monumenti: un patrimonio di tutti, non solo dell’Amministrazione che se ne prende cura per la manutenzione e valorizzazione. Un percorso già avviato con successo con l’apertura dei cantieri della Cappella Brancacci, della Fontana del Nettuno e della Sala degli Elementi e che consente di mantenere inalterata la percezione dei monumenti anche durante i lavori di restauro aumentandone la leggibilità”.
“Siamo veramente soddisfatti di poter continuare ad aprire a cittadini e turisti i nostri cantieri di restauro, in particolare quello della statua equestre di Cosimo I – ha spiegato Susanna Bianchi, presidente di Cooperativa Archeologia. - Queste iniziative offrono l’opportunità di seguire l’evolversi delle lavorazioni e il progressivo recupero dell’opera, ma servono anche a presentare gli ulteriori interventi che stiamo realizzando in Piazza della Signoria e su altre importanti monumenti della città”.
Grazie a questi nuovi appuntamenti sarà possibile entrare nella struttura che circonda la famosa statua equestre di Cosimo I, per ritrovarsi faccia a faccia con il cavaliere ed il suo cavallo. Si potranno vedere i restauratori al lavoro, provare di persona l’emozione di stare così vicini ad un’opera d’arte e capire quali interventi sono stati eseguiti. Sarà inoltre possibile conoscere la storia della statua, scoprire come è stata realizzata e capire come i restauratori la stanno riportando al suo antico splendore. A guidare i visitatori durante ogni visita saranno gli esperti di Cooperativa Archeologia, che per l’occasione illustreranno ai partecipanti anche gli altri interventi di restauro portati avanti sui gruppi scultorei di piazza della Signoria, che includono le opere poste sull’arengario di Palazzo Vecchio: l’Ercole e Caco di Baccio Bandinelli, la copia di Giuditta e Oloferne, le statue dei Termini all’ingresso di Palazzo Vecchio, la copia del David di Michelangelo, sempre all’ingresso di Palazzo Vecchio, liberata dai ponteggi lo scorso dicembre. Nel progetto complessivo di restauro è stata inclusa anche la copia in bronzo del David di piazzale Michelangelo, per la quale sono già stati ultimati i lavori.
Il percorso di visita al cantiere di restauro della statua di Cosimo I si snoda tutto intorno all’opera, aggirandone la base marmorea per raggiungere la cima, attraverso delle scale di cantiere, dove la statua è stata temporaneamente separata dal cavallo, al fine di eseguire l’intervento sulle parti in bronzo. Prima dell’inizio dei lavori sono stati eseguiti approfonditi studi ed indagini diagnostiche, che hanno avuto come oggetto la valutazione dello stato del degrado e le tecniche di realizzazione. Sulla base dei risultati ottenuti, sono stati svolti accurati test preliminari, per mettere a punto le migliori metodologie di intervento finalizzate a contrastare e a rallentare il degrado. Tutti gli interventi vengono eseguiti tenendo conto anche dei lavori di restauro precedenti.
I lavori sono diretti dall’architetto Tommaso Muccini del Servizio Belle Arti della Direzione Servizi Tecnici del Comune, con l'alta sorveglianza a cura della SABAP Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio (funzionaria storica dell’arte dott.ssa Lia Brunori) e con il supporto del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) per le indagini diagnostiche.