Empoli 2024: M5S ancora con Baldi? Rebus nome a sinistra. Tpe cosa farà?
Obiettivo 2024. Empoli si prepara a vivere il prossimo anno un appuntamento elettorale amministrativo che assume una particolare importanza. Finisce infatti l’era Brenda Barnini. Dopo due mandati, la sindaca lascia la poltrona più importante di via Giuseppe del Papa e basterebbe anche solo questo per capire che non si tratta di un semplice appuntamento elettorale ma di un vero e proprio passaggio nella vita politica locale. Se da una parte la maggioranza si appresta così a vivere un inevitabile ricambio generazionale, le diverse forze di opposizione aspettano questo snodo per giocare le proprie carte sul tavolo elettorale.
Anche se mancano ancora molti mesi, in città e nelle stanze della politica si lavora già in vista di maggio del prossimo anno ed è per questo che iniziamo un breve viaggio per fare uno stato dell’arte e, perché no, qualche nome che, seppur prematuro, circola già nei diversi schieramenti. Si inizia con l’opposizione di centro-sinistra per passare poi a quella di centro-destra, al terzo polo ed infine alla maggioranza
La prima tappa è sul lato sinistro dello schieramento politico dove ci sono le due forze di opposizione Movimento 5 Stelle e Fabrica comune.
Il Movimento che fa ora capo a Giuseppe Conte è forse quello per il quale, visti i cambiamenti, resta più difficile fare un confronto con il 2019 quando, comunque, Anna Baldi nella sua corsa a sindaco ebbe 2119 voti pari all’8,58% ed il suo movimento un risultato di lista quasi simile: 2115 voti e 8,76%. In questi cinque anni, persa la consigliera Simona Di Rosa passata a Fdi, Baldi ha portato avanti il suo lavoro di forza di opposizione trovando nella vicenda degli alberi di viale IV Novembre il punto forse più visibile del proprio percorso.
Fra le forze politiche di opposizione è sicuramente quella che ha puntato di più su questa vicenda, individuando la lacuna del mancato passaggio alla Soprintendenza dei beni culturali e restando sulla questione dal suo momento di partenza ad oggi.
Mancando di fatto a Empoli una seria e strutturata componente verde, la Baldi ha giocato un ruolo importante in questo spazio a fianco di Simona Bertini, anima del Comitato IV novembre e su questa vicenda molto in linea con le posizioni del Movimento (ci entrerà nel 2024?).
La vicinanza dei grillini ai comitati si è poi resa evidente anche su tutti gli altri fronti aperti: dal raddoppio ferroviario Empoli-Granaiolo alla recente vicenda del gassificatore e della multiutility, momento nel quale c’è stata convergenza anche con Fabrica Comune sulla richiesta dei referendum. Sarà ancora la Baldi la candidata a sindaco? Ci saranno alleanze? Tutto lascia pensare un no alla seconda domanda ed un sì alla prima, ma ad ora difficile dire di più.
Ci spostiamo sul lato sinistro del quadro politico con Beatrice Cioni, Empoli ecologista, Empoli civica. Sono questi i tre vessilli sotto ai quali, nel 2019, si raccolse quasi tutto il mondo della variegata sinistra empolese per sostenere la corsa a sindaco della stessa Cioni.
Il dato complessivo fu 9,01% e, su questo, è stato costruito un percorso politico che ha fatto della coerenza ai propri valori il tratto più evidente. In questi quattro anni di legislatura, i consiglieri Cioni e Masi hanno portato avanti il loro impegno di forza di opposizione in modo serio su tutte le questioni che si sono presentate sul tappeto ed ora anche loro sono davanti alla sfida della ricerca del nome da far correre alle prossime amministrative.
Da escludere la nuova candidatura di Cioni, si andrà così alla ricerca di un uomo o una donna espressione della sinistra che possa fare la corsa alla poltrona di primo cittadino ma, almeno per il momento, di candidati non si parla.
Al di là della persona su cui si punterà, c’è anche un altro punto da capire e che, perché no, potrebbe intersecarsi anche con la questione del nome: il rapporto con i comitati ed in particolare con Trasparenza per Empoli.
E qui il discorso riguarda forse più l’altro lato, ovvero: Tpe cosa farà da grande? Portata a casa la vittoria sul gassificatore, fase nella quale il comitato è riuscito a tenere un profilo ben preciso incassando anche il non banale riconoscimento da parte del comune (leggi l’incontro di Marco Cardone con Brenda Barnini), l’impegno è andato avanti sulla multiutility con incontri e comunicati stampa che hanno riguardato in generale anche il tema rifiuti sul quale c’è stato un contatto diretto con Rossano Ercolini ed il suo mondo.
Il lavoro andrà avanti ancora? Si riuscirà a mantenere alta l’attenzione sul nuovo mega-soggetto dei servizi? Sarà solo un impegno civico o si punterà ad una lista che ha già pronto anche il nome, Trasparenza per Empoli appunto? O si troverà un punto di incontro con Fabrica Comune visto che l’area di riferimento è la stessa?
Almeno ufficialmente del tema nessuno ha ancora parlato e nessuno dei protagonisti di Tpe, a partire da Marco Cardone, ha fatto trasparire voglie di fare politica in modo più diretto ma, osservando i fatti degli ultimi due mesi, chiederselo è quantomeno lecito e si può immaginare che i protagonisti si siederanno prima o dopo ad un tavolo con la parte della Cioni per parlarne e trovare un punto di incontro. E se da lì, oltre che una convergenza politica, venisse fuori anche un nome?
Marco Mainardi