Barista fa giocare un minore alle macchinette: 6mila euro di multa
L'operazione “Rail Safe Day” della Polizia ferroviaria della Toscana si è tenuta il 7 febbraio. In quel giorno sono state controllate nelle stazioni e sui treni 1.300 persone.
Di queste due sono state arrestate, tre indagate e per altre sei sono scattate delle multe. Sono stati 127 gli agenti della Polfer impegnati in questi controlli.
La Polfer ha arrestato un italiano di 41 anni su cui già gravava un ordine di carcerazione della Procura di Firenze per un residuo di cumulo pene, comminate con varie sentenze per reati contro il patrimonio, che l’uomo terminerà di scontare a settembre del 2023.
A Pontremoli, gli agenti sono intervenuti su un treno regionale a seguito della richiesta del capotreno, al quale due passeggeri di origine nigeriana di 25 e 29 anni, sprovvisti di biglietto, si sono rifiutati di dichiarare le proprie generalità. Il 25enne, sottoposto a controllo, è stato trovato in possesso di 5 dosi di cocaina e 14 dosi di crack, tutte confezionate singolarmente con chiusura sigillata termosaldata, per il possesso delle quali è stato denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti.
Entrambi i giovani cittadini nigeriani, sprovvisti di permesso di soggiorno, sono stati denunciati anche per inottemperanza alla normativa sugli stranieri e per rifiuto di dare le generalità.
Alla stazione di Carrara Avenza, a seguito di un controllo della Squadra Amministrativa del Compartimento Polfer, sono state riscontrate irregolarità in un esercizio commerciale: il titolare non avrebbe sottoposto a revisione il presidio antincendio. Inoltre, è stata sanzionata per 6.000 euro la dipendente dello stesso locale per aver consentito ad una minore di giocare con macchinette che, in caso di vincita, erogano denaro.
Multa anche per un viaggiatore che, sul proprio monopattino stava sfrecciando su una banchina a Firenze Santa Maria Novella spiegando la sua urgenza con la necessità di prendere un treno. Una donna, sempre a Santa Maria novella, è stata sanzionata e sottoposta a Daspo urbano perché infastidiva gli utenti chiedendo denaro e ostacolandone il transito.