Omicidio Ciatti, Bissoultanov condannato a 23 anni
Quest'oggi arriverà la sentenza del processo svolto in Italia per la morte di Niccolò Ciatti, il giovane scandiccese ucciso con pugni e calci l'11 agosto del 2017 fuori ad una discoteca di Lloret de Mar in Spagna. Per l'imputato ceceno Rassoul Bissoultanov, accusato di omicidio volontario e al momento latitante, il pm Erminio Amelio ha chiesto alla Corte d'Assise di Roma la condanna all'ergastolo.
Il processo italiano arriva oggi alla sentenza d'appello, cosa già accaduta invece in Spagna, dove la difesa di Bissoultanov ha già fatto ricorso al terzo grado di giudizio, la Cassazione. Non c'è stato un accordo tra i due paesi europei e dunque ci sono due processi paralleli. In assenza, per il momento, dell'imputato, Il ceceno è latitante da luglio 2022: all'epoca doveva presentarsi a Girona per l'udienza di carcerazione, ma fuggì. Dopo 4 anni di carcerazione preventiva, il massimo previsto in Spagna, alle porte dell'udienza di primo grado in Spagna scappò.
Bissoultanov condannato
Alle 19 è arrivata la sentenza. È stato condannato a 23 anni Rassoul Bissoultanov. Lo hanno deciso i giudici della Corte d'Assise di Roma. I giudici hanno ribadito l'accusa di omicidio volontario ma hanno escluso nei confronti dell'imputato, attualmente latitante, le aggravanti. Il cittadino ceceno è già stato condannato a 15 anni di carcere in Spagna per la stessa vicenda.
La reazione del padre di Niccolò
"Sicuramente non è l'ergastolo che pensavamo potesse arrivare per questo assassino". Sono le parole di Luigi Ciatti, padre di Niccolò, riportate dall'Ansa.
Ciatti commenta così la condanna del ceceno, "più significativa di quella che è stata comminata in Spagna", e tuttavia non comprende le ragioni delle attenuanti prese in considerazione dalla corte.
"Quello che Bissoultanov ha fatto nei confronti di Niccolò credo sia di una crudeltà unica", chiosa Ciatti.