Geotermia, dalla Turchia a Larderello per capire il modello toscano
Il forte sviluppo geotermico avvenuto negli ultimi anni in Turchia sta creando alcune domande sull’accettabilità sociale delle comunità locali. Con l’obiettivo di capire come coniugare sviluppo sostenibile per i territori e utilizzo geotermico, la delegazione composta da operatori dell’informazione accompagnata da YENADER, associazione turca non governativa che si occupa di sostenere la divulgazione e la crescita dell'uso di fonti energetiche rinnovabili, è stata ospitata presso il CEGLab (Laboratorio del Centro di Eccellenza per la Geotermia di Larderello) di CoSviG (Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche), il consorzio dei comuni geotermici e della Regione Toscana che su mandato dei propri soci si occupa proprio di attuare la road map per la sostenibilità messa in atto in questi territori. Le aree geotermiche toscane, infatti, oltre ad essere state le prime ad utilizzare il calore del sottosuolo per generazione elettrica, riscaldamento e processi produttivi, hanno messo in piedi un modello di sviluppo socioeconomico legato alle loro specificità e vocazioni. Nei territori geotermici, grazie all’Accordo generale sulla geotermia del 2007 e ai relativi accordi attuativi, le compensazioni ambientali di Enel destinate ai territori, sono state utilizzate per investimenti in infrastrutture, supporto alle imprese, tutela del patrimonio culturale e turismo. Questo, assieme alle misure messe in atto per ridurre e monitorare le interferenze ambientali dovute all’utilizzo della risorsa, costituiscono un esempio di best practice citato più volte in occasione di summit internazionali di alto livello. Ultima in ordine cronologico è stata la presentazione dei Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, in occasione del meeting annuale della Global Geothermal Alliance tenutosi lo scorso 15 gennaio.
A fare gli onori di casa è stato il Dott. Loris Martignoni, vicepresidente di CoSviG, che ha brevemente descritto i territori geotermici, le loro specificità, il know how acquisito in più di 200 anni di uso industriale della geotermia e le attività del Consorzio. Aspetti approfonditi dalla presentazione della Dott.ssa Loredana Torsello, dirigente di CoSviG, che ha riportato come la geotermia costituisce un volano per lo sviluppo dei territori coniugando aspetti economici, sociali e ambientali, i tre pilastri della sostenibilità. Un intervento più tecnico è stato tenuto da Alessandro Lenzi di Enel Green Power, che dopo aver riportato l’esperienza della società in ambito geotermico in Italia e in altri paesi, tra i quali Stati Uniti e Cile, ha descritto come la società utilizza il calore del sottosuolo, integrando alla produzione elettrica gli usi termici (teleriscaldamento e processi produttivi), efficientamento energetico, tutela dell’ambiente e del paesaggio e sviluppo turistico. Si è poi tenuto un dibattito, durante il quale gli ospiti turchi hanno fatto domande su come la risorsa geotermica è gestita in Toscana e sulle misure messe in atto da Enel Green Power per prevenire possibili interazioni con l’ambiente.
La visita si è conclusa al birrificio Vapori di Birra, uno degli esempi di usi diretti del calore del sottosuolo. Durante la visita la delegazione turca ha inoltre avuto modo di assaggiare la qualità dei prodotti della Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili, alla quale aderisce il birrificio assieme ad altre imprese che utilizzano la geotermia e fonti rinnovabili nei processi produttivi. L’incontro si è tenuto nell’ambito delle attività internazionali portate avanti da CoSviG, che da più di dieci anni partecipa a tavoli tecnici e ad attività di stampo più “politico” e strategico, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo geotermico i territori i territori dove è utilizzato il calore del sottosuolo, le loro specificità e le realtà toscane che operano nel settore. Il Consorzio, inoltre, è attivo in numerose iniziative finanziate direttamente dall’Unione Europea, avendo partecipato negli ultimi anni a sei progetti che si sono occupati di promuovere lo sviluppo dei teleriscaldamenti geotermici come GeoCom (Geothermal Cummunities) e GeoDH , di accettabilità ambientale nell'utilizzo di risorse profonde ( GEOENVI ), sviluppo di tecnologie per il controllo della produzione di elettricità e calore ( GeoSmart ), internazionalizzazione delle PMI geotermiche in paesi extra UE ( Geo- Energy Europe ) e in ultimo per ordine cronologico, tecnologie per il casing dei pozzi in condizioni di elevata temperatura e pressione con il progetto COMPASS, avviato a novembre 2022.
Fonte: CoSviG