Bus Italia-Albania multati dalla municipale, sanzioni per oltre 3.500 euro
Avevano deciso di spostare le fermate da Firenze a Prato dopo le sanzioni elevate dalla Polizia Municipale. Ma anche così non sono sfuggiti ai controlli degli agenti di Rifredi che, in collaborazione con i colleghi di Prato, hanno fermato e multati due bus non in regola con le normative ministeriali per le linee extraeuropee.
L’intervento, scattato sabato scorso, ha preso il via dalla scoperta che su siti internet e su chat whatsapp di conducenti di bus albanesi giravano comunicazioni sullo spostamento delle fermate su Firenze a Prato con anche l’indicazione di luogo e orario di arrivo. Da lì i bus avrebbero raggiunto Bari o Ancona via autostrada indipendentemente dai tragitti ministeriali originali che, comunque, già non venivano rispettati.
A questo punto il Reparto di Rifredi, anche sulla base della specifica richiesta inviata a fine anno dalla Divisione VI del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti di estendere i controlli anche al di fuori del territorio comunale, ha contattato la il comando della Polizia Municipale di Prato.
Quindi, dopo una serie di verifiche e riscontri, sabato scorso è stato organizzato il blitz: alle 6 le pattuglie si sono appostate sulla tangenziale di Prato in direzione A1 fermando i bus che via via arrivano facendoli entrare in un’area di sosta per effettuare gli approfondimenti.
In totale sono stati eseguite verifiche su cinque bus che, per conto di varie agenzie di viaggio, effettuavano la linea Italia/Albania. Due i mezzi multati. Il conducente del primo, un minibus 16 posti, su indicazione degli agenti si è immesso nell’area di sosta ma poi ha continuato la marcia allontanandosi da un'uscita secondaria scartando tra le auto parcheggiate. La fuga è però durata poco. Una pattuglia del Comando di Prato si è messa all’inseguimento, lo ha raggiunto dopo circa 200 metri per poi riportarlo all’area di sosta per i controlli.
Il conducente aveva a bordo solo 4 passeggeri, il resto dello spazio era occupato da merci e bagagli (anche una lavatrice, due termosifoni e un condizionatore) che non appartenevano ai trasportati. L’uomo ha mostrato una fotocopia a colori di un'autorizzazione rilasciata ad un altro operatore, poi un'altra in originale ma sempre rilasciata ad altro soggetto.
Per quanto riguarda l’altro bus, il mezzo da 54 posti senza insegne o cartelli di servizio di linea, aveva a bordo solo 5 passeggeri ma trasportava una gran quantità di merci (una lavastoviglie, pneumatici, un generatore industriale di aria calda, tv a led , scatole sigillate di merci varie). Il conducente ha esibito una autorizzazione che però non era regolare. Come nel primo caso, le autorizzazioni ministeriali in originale erano intestate a persona giuridica diversa dal proprietario del veicolo, così come la fermata di Prato non era indicata nel tragitto.
Per entrambi i conducenti sono scattate la violazione per l'esercizio di linea non autorizzata (sanzione di 430 euro oltre al ritiro della carta di circolazione e fermo del veicolo da 2 a 8 mesi) e per il trasporto merci non autorizzato (la multa da 1.333 euro). Tutte le sanzioni sono state pagate direttamente agli agenti della Polizia Municipale di Prato. I due mezzi sono stati sottoposti a fermo con apposizione dei sigilli con il divieto di lasciare il territorio italiano per tutta la durata della sospensione della Carta di Circolazione.
Tutta la documentazione dell'attività è stata inviata alla Divisione VI del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per i provvedimenti di competenza