Uccise il vicino a inizio gennaio dopo i colpi di benna alla casa. Il Comune: "La deve risistemare"
La sera del 5 gennaio un fabbro di 53 anni ha ucciso il vicino sparandogli. La vittima è un uomo di 59 anni, operaio di nazionalità albanese.
Quest’ultimo, con un escavatore e a colpi di benna, aveva cercato di demolirgli la casa.
Il fabbro ha ricevuto dal Comune di Arezzo un invito per rimettere a posto la casa, per garantire la sicurezza della zona intorno.
La casa al momento è sotto sequestro. Circa tre settimane fa il proprietario è tornato in libertà dopo l'arresto perché il gip, Giulia Soldini, ha riconosciuto nel suo agire la legittima difesa.
Uno dei suoi difensori, l’avvocato Piero Melani Graverini, ha detto che il fabbro è rimasto stupito della richiesta, spiegando che di solito questa è una richiesta che il Comune fa ai proprietari di case rurali fatiscenti e dunque pericolose. Per l’avvocato questa situazione è diversa, visto che il fabbro non è ancora rientrato in possesso della casa. Per farlo è necessario che vengano tolti i sigilli che attestano il sequestro.