Referendum 'Salviamo Firenze', i promotori: "Costo affitti e case insostenibile, serve una svolta"
La parola ai promotori: "Procedere al via libera verso le 10mila firme"
Sono stati depositati oggi a Palazzo Vecchio i quesiti referendari della campagna "Salviamo Firenze", che già nella prima iniziativa in piazza de' Ciompi il gennaio scorso ha raccolto quasi 600 firme.
"Chiediamo all’amministrazione comunale ed al Consiglio Comunale di procedere velocemente sull’iter che ci porterà alla fase successiva" sottolinea Massimo Torelli, tra i promotori dell'iniziativa, "quella che porterà al via libera per la raccolta delle 10.000 firme previste dal regolamento, da raccogliere in quattro mesi. Confidiamo che il Consiglio Comunale indichi al più presto i tre esperti che dovranno fare la prima valutazione giuridica dei quesiti".
Una proposta di campagna referendaria che ha avuto una prima forte risposta da parte dei cittadini durante la raccolta firme di sabato 14 gennaio, a sottolineare come si tratti di un tema che tutti conoscono e di cui parla tutta la città, soprattutto di come il costo degli affitti e degli immobili stia diventando insostenibile e tutte le nuove costruzioni, reali, che stanno entrando nel mercato (dalle Torre di Novoli, all’ex teatro comunale, alla Manifattura) siano rivolte esclusivamente a una clientela con ampie disponibilità economiche. Non ci sono risposte adeguate neppure per gli studenti universitari che non riescono a trovare una sistemazione dignitosa in città, se non un generico impegno a riparlarne in futuro.
Per il professor Fulvio Cervini, docente di Storia dell'arte medioevale e Tutela dei Beni Culturali all'Università di Firenze: "Tutta la comunità d Firenze deve ricominciare ad essere protagonista delle scelte che la riguardano in prima persona, Firenze è una di quella città dove ogni minimo intervento urbanistico va a incidere su tutti gli aspetti della vita associata, anche e soprattutto sulla conservazione di un patrimonio estremamente delicato, unico al mondo, che è tale proprio perchè storicamente è il frutto di scelte condivise che devono tornare ad essere prese nell'interesse della collettività".
Secondo Alessandro Garaffi, studente di Scienze Politiche all'Università di Firenze: "Come studenti stiamo vedendo il continuo declino dei servizi e soprattutto delle residenze, e anche il fatto che le Università stesse sono state spostate dal centro alle periferie, così come le residenze stesse, mentre invece notiamo che in centro nascono sempre nuovi studentati privati inaccessibili alla maggior parte degli studenti che dovrebbero avere il diritto ad esenzioni per ISEE, comunque per motivi di reddito".
"Leggiamo di annunci roboanti, ma i fatti sono questi e come si dice le chiacchiere stanno a zero" chiarisce Torelli. "Ribadiamo: servono fatti e una svolta decisa, alle richieste e delle pressioni crescenti da parte degli investitori che si stanno progressivamente comprando la nostra città, la risposta dell'amministrazione dovrebbe essere "no, grazie". Così, ad oggi, non è e per questo crediamo sia importante dare la parola ai cittadini". La campagna informativa e di ascolto della cittadinanza partirà il prossimo sabato 28 gennaio dalle 10 alle 13 con un gazebo in Piazza Santo Spirito a Firenze.
Sostegno alla raccolta firme da Sinistra Progetto Comune e Movimento 5 Stelle
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune e Roberto De Blasi e Lorenzo Masi - Movimento 5 Stelle:
"Oggi abbiamo partecipato alla conferenza stampa convocata dalle realtà cittadine promotrici dei due quesiti referendari su cui nella sola giornata del 14 gennaio 2023 sono state raccolte centinaia di firme. Lo abbiamo fatto perché volentieri abbiamo dato la nostra disponibilità ad autenticarle. Ma non si tratta di una mobilitazione "nostra": è a disposizione di tutta la città.
Le testimonianze delle realtà studentesche raccontate in questa occasione narrano di come la residenza temporanea sognata dal nostro Sindaco non abbia gli stessi bisogni di chi vuole costruire la propria vita, o una parte della propria esistenza, sul territorio urbano fiorentino.
Il nuovo piano operativo non risponde alle questioni sollevate dalla campagna "Salviamo Firenze": si propone che gli studentati non possano fare turistico-ricettivo per 60 giorni (ora sono 90, ma dal 2024 dovrebbero scendere di un terzo) e che ci siano maggiori vincoli per gli immobili pubblici, da tutelare nelle loro funzioni (basta ricordarsi quanto fosse importante il tema degli spazi nei primi anni di pandemia SARS-CoV-2).
Oggi la Segreteria generale riceve, per conto del Sindaco, i quesiti proposti e le centinaia di firme raccolte (ne bastavano 100). Chiediamo a tutti gli altri gruppi, di maggioranza e di opposizione, di entrare nel merito dei quesiti e unirsi al sostegno da dare al nascente comitato promotore".