Lucchese in lutto, muore il dirigente Enrico Scaletta
Se ne è andato all'improvviso mentre era con la famiglia, lasciando un vuoto sia nella sua città sia nello sport professionistico toscano. Era molto conosciuto Enrico Scaletta, venuto a mancare a sessanta due anni. Aveva giocato a calcio a buoni livelli, passando anche dalle giovanili della Fiorentina, e poi era diventato un apprezzato dirigente.
Da tempo lavorava nella 'sua' Lucchese, a Lucca era nato e aveva giocato, salvo poi mettersi dietro la scrivania una volta appesi gli scarpini al chiodo. E oggi proprio la Lucchese lo piange, scossa dalla tragica notizia della sua dipartita in vista della partita di domenica in Serie C Girone B: contro il Fiorenzuola al Porta Elisa la squadra toscana giocherà col lutto al braccio e farà un minuto di raccoglimento.
Scaletta è venuto a mancare per un malore improvviso mentre era a cena con la famiglia, tra cui il cognato Mario Santoro, anche lui dirigente rossonero. Di seguito la nota della Lucchese.
"Una morte improvvisa che ha lasciato tutta la società Lucchese 1905 senza parole. Scaletta ha dedicato la sua vita al calcio, iniziando a tirare i primi calci al pallone nell’Aquila Sant’Anna e Atletico Lucca, per poi passare nelle giovanili della Fiorentina e nella Rondinella. Un uomo gentile, educato, sempre pronto a mettersi in gioco e ad accettare le tante sfide quotidiane che il lavoro offriva, sempre con lo stimolo giusto per fare bene. La sua scomparsa improvvisa ha lasciato tutti senza parole, lasciando nelle persone che lo hanno conosciuto un vuoto incolmabile. Ciao Enrico sei andato via troppo presto ci mancheranno la tua esperienza e i tuoi consigli".