Multiutility, le opposizioni tornano in Consiglio: "Danno erariale di chi votò a favore"
La prima strada da percorrere dopo il voto contrario in aula sulla costituzione della multiutility di acqua, gas e rifiuti passa ancora dai consigli comunali. Oggi a Empoli i rappresentanti della sinistra e del M5S (Beatrice Cioni e Leonardo Masi per Buongiorno Empoli, Anna Baldi per i Cinque Stelle di Empoli, Fabrizio Macchi per i pentastellati di Castelfiorentino, Francesco Polverini per Montelupo è Partecipazione) hanno presentato i documenti che verranno discussi nei prossimi Consigli comunali di zona per fermare il percorso che porterà alla maxi-azienda a quotarsi in borsa dopo la fusione delle corrispettive aziende sulle province di Firenze, Prato e Pistoia.
"La nostra non è una posizione ideologica, e neppure contraria a prescindere. Con le nostre proposte chiediamo che ci diano delle risposte in merito, visto che ci sono dei profili a nostro parere di illegittimità", commenta Masi.
Due i punti critici: chi ha votato a favore della fusione delle società (coinvolte nel complesso Publiservizi, Consiag, Acqua Toscana, Alia, Toscana Energia) potrebbe rispondere di danno erariale perché la valutazione delle quote non è stata fatta tramite due diligence, ovvero una verifica terza sulla bontà dei documenti per la valutazione economica. Il secondo punto invece chiede di verificare che il trasferimento della proprietà della rete idrica sia corretto, in quanto coinvolge un bene demaniale ritenuto inalienabile. In questo caso è la Consiag che dovrebbe trasferire le dotazioni verso la multiutility a configurare la violazione di legge.
Le mozioni sono state scritte con il confronto e l'aiuto del Forum dei Movimenti per l'Acqua. "Per noi è solo una privatizzazione sotto mentite spoglie. A Empoli tutto è stato fatto sottovoce, in brevissimo tempo con una delibera da centinaia di pagine che non è stato possibile analizzare, anche la maggioranza forse ha seguito solo il flusso del partito", spiega Baldi.
Privatizzazione servizi, pericoloso quotazione borsa. Non posizione ideologica ma dati su Acea, Iren, ecc. Società quotata in borsa deve produrre utili.
Qualora le mozioni venissero bocciate, nell'Empolese Valdelsa come nel resto delle province dove i Consigli comunali hanno approvato mozioni in merito, non tutte le strade sono chiuse.
Su Empoli verrà tentata la strada del referendum, dove le opposizioni possono solo incoraggiare e facilitare il percorso di dotazione di un regolamento dedicato per lo strumento referendario. "Non possiamo imporre il tema, i cittadini si dovranno esprimere se vorranno svolgere questo referendum. Certo è che i cittadini hanno dimostrato di essere capaci di analizzare temi complessi, i comitati sul gassificatore hanno svolto un lavoro esemplare", afferma Cioni.
Non sono chiuse neppure le strade di esposti al Tar e alla Corte dei Conti. L'opposizione continua.
Elia Billero