Memoria e investigazioni, doppio appuntamento a Empoli
Doppio appuntamento con la cultura della memoria alla Casa della Memoria in via Livornese a Santa Maria e al Cenacolo degli Agostiniani di via dei Neri con le ‘investigazioni’. Venerdì 20 gennaio 2023, alle 18 torna ‘La Biblioteca della Memoria’, con due presentazioni di libri che rientrano nel programma del ‘Giorno della Memoria 2023’: Emilio Chiorazzo e Nicola Coccia presentano rispettivamente “La scelta difficile. Nicola Panevino, il giudice partigiano” (Edigrafema, 2021) e “L’arse argille consolerai” (ETS, 2018). Modererà la serata Alessio Mantellassi, presidente del Consiglio Comunale di Empoli con delega alla cultura della memoria. Due testi, un unico legame: Carlo Levi.
I LIBRI – ‘La scelta difficile’ di Emilio Chiorazzo, vincitore del Premio Speciale Concorso Carlo Levi 2022, racconta la storia di Nicola Panevino, un magistrato che si ribella al fascismo e diventa capo del Cln provinciale di Savona, in Liguria. Viene arrestato a 33 anni e fucilato in una rappresaglia nazista il 23 marzo del 1945 alle porte di Genova, a poche settimane dalla liberazione dell’Italia.
‘La scelta difficile’ parla del travagliato percorso di un uomo che, come tanti suoi colleghi, avrebbe potuto coltivare un dissidio interno, come alibi morale, contro il fascismo, contro l’applicazione della giustizia che, dopo l’8 settembre 1943, era stata instaurata nel nostro Paese. Invece decide di impegnarsi in prima persona e mette in gioco, perdendola, la propria vita. Dal carcere Nicola Panevino scrisse numerose lettere alla moglie Elena e alla figlia Gabriella che all’epoca aveva solo sette mesi e che non ha mai conosciuto suo padre.
I legami con Carlo Levi sono molteplici: sono sepolti nello stesso cimitero, a 50 metri di distanza. È il cimitero di Aliano, in Basilicata, dove Levi fu inviato al confino e dove ha origine la famiglia del giudice Panevino. Hanno avuto lo stesso percorso politico: il giudice scelse di aderire a Giustizia e Libertà dei fratelli Rosselli, lo scrittore è stato uno degli artefici della nascita del movimento, del quale scrisse lo Statuto. Hanno contribuito entrambi alla Lotta di Liberazione dell’Italia: Panevino in Liguria, Levi ha partecipato alla liberazione di Firenze, il luogo dov’è stato scritto il suo capolavoro, Cristo s’è fermato a Eboli.
Il volume di Nicola Coccia, ‘Le arse argille consolerai’, libro vincitore del "Premio nazionale Carlo Levi" 2016, racconta sei anni di ricerche per scavare nella vita di Carlo Levi e in uno dei libri più importanti del nostro dopoguerra: Cristo si è fermato a Eboli. Un viaggio dal confino, dove il fascismo lo spedì, fino alla Liberazione di Firenze. Un cammino ricostruito attraverso documenti, inediti, che hanno permesso di entrare nelle vite di decine di persone che hanno "raccontato" storie drammatiche e straordinarie. Il libro parla soprattutto della vita di Carlo Levi, medico, pittore, componente del Comitato Toscano di Liberazione, della donna che lo ha protetto, del bambino di cui è stato padre putativo, della figlia segreta, della stesura del Cristo si è fermato a Eboli, avvenuta, sotto l’occupazione tedesca, in un appartamento di Firenze. Ci sono testimonianze e foto mai pubblicate prima e anche un quadro molto significativo di quel periodo, rimasto chiuso in una stanza. E poi c’è la foto e la storia della persona che ha suggerito a Levi il titolo del suo capolavoro.
La serata proseguirà alle 21, al Cenacolo degli Agostiniani, con l’iniziativa realizzata dall’associazione Amici della Biblioteca Fucini che presenta ‘Glass slides Sherlock Holmes’, l’investigatore ed il suo mondo attraverso le diapositive di vetro tra il 1895 ed il 1940, a cura di Gabriele Mazzoni che condurrà il pubblico nel mito intramontabile di Holmes.
Attraverso molte immagini, sarà ricordata la nascita della “lanterna magica”, cioè dei primi e rudimentali proiettori di “diapositive”, le foto in bianco e nero su lastra di vetro. Si parlerà di come ciò sia universalmente considerato il pre-cinema e dell’uso che ne veniva fatto con proiezioni collettive su svariati argomenti. Anche il mito di Sherlock Holmes è stato alimentato da queste proiezioni vuoi per proiezioni pubblicitarie che per propagandare i primi cortometraggi del cinema muto. Dalla video proiezione “moderna” la serata passerà a mostrare con lanterna magica originale molte di queste lastre che rappresentano ormai una rarità. Oltre ad alcune diapositive relative a film ed altro su Sherlock Holmes saranno proiettate immagini rarissime ed originali della Londra e degli altri luoghi vittoriani dove lo scrittore Arthur Conan Doyle ambientò i delitti e le avventure del celebre detective. Si vedranno così i luoghi come apparivano ai suoi occhi esattamente nel momento in cui concepì le trame letterarie.
PILLOLE SUI PROTAGONISTI DELLA GIORNATA - Emilio Chiorazzo, giornalista professionista, iscritto all’Ordine della Toscana dal 1986, è stato prima redattore, poi responsabile, con il ruolo di caposervizio e vice caporedattore delle redazioni di Empoli, Pontedera e Pisa del quotidiano Il Tirreno. Ha collaborato con diversi quotidiani e riviste. Ha lavorato nella redazione giornalistica di Radio Fata Morgana ed ha curato una trasmissione televisiva nell’emittente empolese Clivo. Dirige il web magazine StorieOggi.it. Di recente ha pubblicato il volume “Una città da leggere” con il quale racconta fatti, storie e aneddoti di Empoli, che negli ultimi decenni hanno interessato la stampa nazionale.
Nicola Coccia ha cominciato a collaborare all’Avanti nel 1966. Ha lavorato nella redazione fiorentina del “Lavoro” di Genova, diretto da Sandro Pertini. Assunto alla Nazione nell’estate 1978, si è occupato dei principali fatti di cronaca che hanno segnato la storia di Firenze negli ultimi 30 anni. Nel 2016 ha vinto il premio nazionale Carlo Levi con il libro “L’arse argille consolerai: Carlo Levi dal confino alla Liberazione di Firenze attraverso testimonianze, foto e documenti inediti”, Edizioni Ets. Nel 2018 il direttore degli Uffizi, Eike Schmitd, e il sindaco di Firenze, Dario Nardella, hanno intitolato due piazzette ai lati di Palazzo Pitti, a Carlo Levi e a Anna Maria Ichino, la donna che nascose l’intellettuale torinese durante la guerra e lo aiutò a battere a macchina il Cristo si è fermato a Eboli.
Gabriele Mazzoni è un medico, in pensione da pochi mesi, che vive ed ha lavorato in Italia ad Empoli, nel cuore della Toscana, a poche miglia da Firenze e Vinci, luogo di nascita di Leonardo. È stato per tanti anni Responsabile del Servizio d’Igiene ed ha diretto il locale Dipartimento di Sanità Pubblica. Fin dall’infanzia è appassionato di arte e cultura in genere, prevalentemente di musica e suona il pianoforte. Ma l’interesse maggiore trasversale a tutta la sua vita è stato ed è Sherlock Holmes. Pur attratto dalle sorprendenti trame dei racconti, dalle brumose atmosfere londinesi e dalla vita nel salotto di Baker Street, Mazzoni vede in Holmes una sorta di fil rouge, che lo guida verso approfondimenti che vanno dal metodo scientifico – che ha sempre utilizzato nel suo lavoro - alla letteratura, dalla psicologia alla medicina, dalla musica alla pittura, dalla storia al cinema, dalla scultura alla fotografia... La passione per il personaggio rende attraenti tutti gli spunti che ne scaturiscono, permettendo divagazioni e puntate verso miriadi di altri “mondi” paralleli, la cui ricerca e approfondimento risulta pertanto gustosa ancorché divertente. Fin dall’inizio questa ricerca estetica e scientifica insieme si è accompagnata al piacere di collezionare cimeli holmesiani, che spaziano così in tutte le forme espressive suddette. Dopo oltre sessanta anni di collezione la varietà di articoli è enorme, e si avvia verso i 50.000 “pezzi”. Membro e past president dell'Associazione "Uno Studio in Holmes", che accoglie gli appassionati italiani di Sherlock Holmes, ha relazionato a convegni e scritto saggi sul tema, ma soprattutto ha allestito decine di mostre su differenti temi sherlockiani. Desiderio di Mazzoni, infatti, è quello di coinvolgere gli altri nella conoscenza di Sherlock Holmes e dei suoi “mondi paralleli”, privilegiando il contatto coi giovani affinché, oltre che a divertirsi insieme a Holmes, imparino da lui soprattutto l’acume e la capacità di osservare – e non solo di vedere – ciò che li circonda, ed a sviluppare su tali osservazioni un ferreo ragionamento logico, permeato da lealtà “vittoriana” e nobiltà d'animo.
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa