Sottopasso ferroviario di Altopascio: il percorso riprende e va avanti
Sottopasso ferroviario di Altopascio: con la futura realizzazione del completamento della Circonvallazione della cittadina del Tau, il tracciato migliore per superare il passaggio a livello della via Francesca Romea è quello che passa da via Torino, in una versione modificata e alternativa rispetto a quanto prospettato da Rfi nel 2019 e bocciato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici. A questo proposito, inoltre, dovranno essere previste tutte le necessarie migliorie e tutti gli interventi fondamentali, dal punto di vista idraulico, stradale e ambientale, per rendere quella soluzione la migliore possibile per Altopascio, per gli abitanti della zona e per il quartiere della via Francesca Romea nella sua interezza.
A dirlo sono il sindaco Sara D’Ambrosio e gli assessori Francesco Mastromei e Daniel Toci che questa mattina, insieme al resto della giunta comunale e alla maggioranza, hanno convocato una conferenza stampa per dare aggiornamenti in merito al raddoppio ferroviario Pescia - Lucca e alla conseguente opera di sottopasso.
La valutazione di proseguire e riaggiornare la progettazione su via Torino è supportata anche dallo studio di traffico commissionato dal Comune per approfondire tutte le possibili strade in campo e condotto dallo studio BF Ingegneria (lo stesso che sta lavorando sul progetto di Circonvallazione per conto della Provincia di Lucca). Questo studio, nel comparare i due tracciati di viabilità collegata al sottopasso emersi negli ultimi anni - quello corto di via Torino e quello cosiddetto lungo che passa da Corte Macedoni, emerso in seguito alla bocciatura di una curvatura da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici nel 2019 - rileva che con la futura realizzazione della Circonvallazione, la soluzione migliore, dato il rapporto costo/benefici, è quella di via Torino.
È infatti proprio la complementarietà delle due infrastrutture - come più volte sottolineato dalla giunta D’Ambrosio - a rendere pienamente efficienti sia l’una che l’altra, oltre a dare concretezza alla possibilità di declassare in strada comunale la Sp Romea e quindi a trasformare quella zona di Altopascio in una Ztl vietata al transito dei mezzi pesanti (che a quel punto dovranno percorrere la Circonvallazione).DICHIARAZIONI E INQUADRAMENTO GENERALE. “Lo studio di traffico - spiegano gli amministratori - parte dall’analisi della situazione attuale (cioè senza infrastrutture), la mette in relazione alle due ipotesi di viabilità collegata al sottopasso sul piatto da anni (via Torino e Corte Macedoni) e, una volta analizzati questi aspetti singolarmente, li paragona alla realizzazione della Circonvallazione. Come prima cosa emerge che il sottopasso ferroviario rappresenta un tangibile miglioramento rispetto allo stato attuale: cosa che tutti sappiamo bene. Dopodiché, nell’analisi del tracciato che passa da Corte Macedoni, quindi la viabilità più lunga, lo studio dice che quella soluzione è sicuramente più attrattiva rispetto a via Torino, perché verrebbe realizzata una strada nuova che quindi accoglie meglio mezzi pesanti e leggeri. Dall’altro lato, invece, via Torino resta una strada urbana, che, paragonata all’altra soluzione, si presenta come un po’ meno attrattiva, fermo restando la capacità attrattiva del sottopasso che renderà in ogni caso più fluido il traffico e meno congestionato il quartiere della Romea. Fatte queste premesse, però, lo studio di traffico aggiunge una cosa fondamentale: considerato il fatto che noi abbiamo l’obiettivo di declassare la strada di accesso al sottopasso in strada comunale e quindi di realizzare una Ztl che vieterà il transito ai mezzi pesanti, lo studio di traffico ci dice che il modo migliore per rendere la Circonvallazione la più attrattiva possibile, è quello di realizzare la viabilità di accesso al sottopasso passando da via Torino”.
“La soluzione via Torino presenta tuttavia alcune problematiche - continuano - che conosciamo e che sono sul piatto da sempre, soprattutto per quanto riguarda le curvature di ingresso al sottopasso stesso. Alla luce di questo e di quello che accadde prima della pandemia, quando ci fu uno stop del Consiglio superiore dei lavori pubblici al progetto proprio per il problema della curvatura, Rfi sta lavorando ad alcune modifiche su via Torino che permetteranno di risolvere quelle criticità che due anni fa avevano bloccato l’iter.Vogliamo che Rfi porti avanti quello che lo studio di traffico ci ha detto: da una parte la Circonvallazione sta prendendo una sua strada riconosciuta da tutti gli Enti, è tuttora in corso da parte degli uffici provinciali la definizione del progetto di fattibilità e tra poche settimane firmeremo il protocollo d’intesa con Regione e Provincia - rispetto al quale torniamo a ringraziare il presidente di Regione Eugenio Giani, l’assessore Stefano Baccelli e il presidente della Provincia, Luca Menesini - per sostenere tutti i livelli di progettazione dell’opera fino alla sua realizzazione. Dall’altra vogliamo che Ferrovie prosegua con le progettazioni per affrontare insieme le criticità che tutti conosciamo rispetto alla sostenibilità del progetto di via Torino. Ferrovie ad oggi ci ha informalmente proposto le modifiche su via Torino, che consistono in uno spostamento a nord rispetto all’ingresso nel sottopasso, senza demolizioni di abitazioni, ma tutto questo ad oggi è un tracciato che va approfondito, visto e progettato insieme agli enti e anche attraverso l’ascolto e il confronto con i cittadini stessi, a partire da quelli direttamente coinvolti dall’opera. Non appena avremo il progetto, infatti, partiremo con gli incontri con la cittadinanza, fermo restando che già da lunedì chiunque voglia saperne di più, consultare lo studio di traffico o approfondire i temi che più gli stanno a cuore può contattarci e fissare un appuntamento. È bene ripetere che tutti gli elementi che dovranno essere presi in esame, dall’analisi del rischio idraulico alle curvature, dall’ingresso e gestione di piazza del Porto fino a tutti gli aspetti collegati alla vivibilità quotidiana del quartiere della Romea (marciapiedi, parchi, sopraelevata pedonale, pista ciclabile), si sviscerano solo se Ferrovie va avanti. In campagna elettorale abbiamo detto che noi saremmo andati avanti con le opere di sottopasso e di Circonvallazione. Oggi siamo qui per fare esattamente quanto sostenuto un anno fa: noi vogliamo che Ferrovie vada avanti, consapevoli che ci sono una serie di aspetti da sviscerare e approfondire nella realizzazione stessa del progetto come è normale che sia. E lo facciamo consapevoli di tutte quelle persone che davanti a quel passaggio a livello ci sono invecchiate da 30 / 40 anni. Il consiglio comunale straordinario in seduta aperta, richiesto dai gruppi di maggioranza e fissato per il 28 gennaio prossimo, rappresenterà sicuramente un’occasione preziosa per approfondire ulteriormente la situazione e parlare e incontrare ancora una volta i cittadini”.
LO STUDIO DI TRAFFICO. Lo studio di traffico è stato commissionato dal Comune di Altopascio nel 2022 con l’obiettivo di analizzare il contesto della via Francesca Romea e delle due soluzioni proposte da Rfi per la realizzazione del sottopasso ferroviario in relazione anche al completamento della Circonvallazione. Lo studio fa riferimento a dati di traffico risalenti al 2018/2019, cioè nel periodo pre-Covid, che consegnano una fotografia sicuramente maggiormente rispondente alla realtà rispetto a quella che si sarebbe delineata nel biennio successivo. Lo studio conferma la complementarietà delle due opere - Circonvallazione e sottopasso - e le strette relazioni intercorrenti tra le due infrastrutture rispetto all’andamento del traffico ad Altopascio e a Badia Pozzeveri.
La realizzazione del completamento della Circonvallazione, infatti, abbatterà il carico veicolare sulla Sp61 Romana in ingresso ad Altopascio migliorando anche la funzionalità del sottopasso con un abbattimento dei carichi nell’ordine del 75%. Questa riduzione risulta più che compensativa dell'effetto attrattivo di traffico determinato dall'eliminazione del passaggio a livello, in particolare se integrata dalla volontà di limitare il transito sulla SP61 ai veicoli commerciali pesanti, resa possibile proprio dalla realizzazione del completamento della Circonvallazione.
Dalle analisi descritte in precedenza risulta inequivocabile che la soppressione del passaggio al livello non può prescindere dalla realizzazione del completamento della Circonvallazione di Altopascio, pertanto lo specifico confronto tra le due alternative di sottopasso parte da tale assunto e osserva quanto segue:
➔ la soluzione via Torino (soluzione corta): prevede un notevole minor consumo di territorio in confronto con la soluzione di Corte Macedoni. Questo tracciato permetterà di assolvere egregiamente alla prevista limitazione del sottopasso al traffico dei mezzi pesanti (quando la Circonvallazione sarà realizzata) presentando di fatto un traffico veicolare costituito da soli spostamenti interni al centro di Altopascio;
➔ il tracciato Corte Macedoni prevede un maggior consumo di territorio, determinato da un tracciato notevolmente più lungo che presenta due nuove rotatorie intermedie che vanno ad insistere su di un’area verde caratterizzata da ampi spazi aperti limitatamente antropizzati dalla presenza di piccoli insediamenti abitativi, benché dalle previsioni urbanistiche tutta l’area in oggetto prevede un’importante espansione residenziale con opere stradali a corredo.
Questo tracciato presenta il pregio di potere scaricare dal traffico veicolare atteso, costituito da soli spostamenti interni al centro di Altopascio, un tratto più della SP61 rispetto a quello scaricato dalla soluzione via Torino, con ovvi benefici. La soluzione che transita da Corte Macedoni, prevedendo la realizzazione di una strada ex novo in un contesto meno densamente abitato di quello di via Torino, presenta delle caratteristiche geometriche tipiche di una strada capace di smaltire grandi flussi di traffico. Queste caratteristiche allo stesso tempo potrebbero dar luogo a un effetto attrattore del traffico, in competizione con la futura Circonvallazione ed ecco perché questa soluzione sarebbe in contrasto con l’obiettivo generale e prioritario di eliminare il traffico dal centro abitato di Altopascio.
FARE LA CIRCONVALLAZIONE. La scelta di perseguire la strada del tracciato via Torino nasce proprio da quanto sostiene lo studio di traffico nel punto precedente, cioè dalla necessità che venga completata la Circonvallazione di Altopascio. Questo è il punto di partenza presentato dal sindaco Sara D’Ambrosio a Regione Toscana, Provincia di Lucca e Rfi: questo è l’impegno che gli enti si prenderanno nelle prossime settimane con la firma ufficiale del secondo protocollo d’intesa che ha un obiettivo chiaro: sostenere, anche dal punto di vista dei finanziamenti, tutti i livelli di progettazione della Circonvallazione fino al progetto esecutivo (oggi è in corso da parte degli uffici della Provincia la definizione del progetto di fattibilità, cioè del primo stadio progettuale) e la successiva fattiva e concreta realizzazione dell’opera.
“PRIMA LA CIRCONVALLAZIONE, POI IL SOTTOPASSO”: UNA FAKE NEWS. Più volte, da parte di alcuni esponenti della minoranza consiliare, è stata tenuta questa posizione. Il sindaco D’Ambrosio e gli assessori smontano quella che è considerata una fake news. “Sostenere questa posizione equivale a non sostenere nessuna posizione - spiegano -. Il progetto di raddoppio ferroviario, e quindi di sottopasso di Altopascio, nasce decenni fa, ben prima che si insediasse questa amministrazione. Negli anni nulla è stato fatto, poi a partire dal 2017 questa amministrazione ha iniziato a lavorare con Rfi per trovare la miglior soluzione possibile al progetto di sottopasso e andare quindi avanti con l’opera. Un’opera, quella di raddoppio, che è già completamente finanziata e rispetto alla quale Rfi sta lavorando per le progettazioni definitive. Quindi un’opera, in uno stato avanzato di progettazione, che va fatta ora, non tra 10 o 20 anni, perché ora ci sono i finanziamenti, ora ci sono i progetti, ora ci sono i cantieri già attivi a pochi passi da noi. Al contrario il completamento della circonvallazione fino al 2019 era inserito come infrastruttura integrata al progetto Anas degli Assi Viari, in particolare all’asse est-ovest. Questa amministrazione comunale, grazie anche all’interlocuzione con Provincia e Regione, ha scelto di sganciare il completamento della Circonvallazione dagli Assi Viari, con l’obiettivo di non considerare Anas come unica soluzione per reperire il finanziamento, ma come uno degli Enti che, insieme a Regione, a Provincia e a qualsiasi altro ente interessato e coinvolto, possa sostenerne la progettazione e la definitiva realizzazione. Da qui nascono i 200mila euro che la Regione nel giugno 2021 ha formalmente trasferito alla Provincia per realizzare il progetto di fattibilità, attualmente in corso. Quindi: il raddoppio-sottopasso Rfi è con i cantieri attivi fino a Serravalle e con uno stadio di progettazione quasi definitivo per la tratta Pescia-Lucca; mentre con la circonvallazione siamo in attesa dello progetto di fattibilità, che rappresenta il primo step di progettazione. Ecco perché non è ragionevole pensare che possa essere prima realizzata la Circonvallazione e poi il sottopasso: questa posizione significherebbe non fare né l’una né l’altra opera. Noi invece vogliamo realizzarle entrambe, ognuna con il proprio iter”.
BREVE RICOSTRUZIONE DEGLI ULTIMI ANNI. L’iter del sottopasso ferroviario di Altopascio parte con l’amministrazione D’Ambrosio nel 2017. Da lì nascono i primi contatti tra Comune di Altopascio e Rfi. La prima ipotesi progettuale scelta è quella di via Torino (nella versione antecedente a quella del tracciato attuale). Nel 2019 il Consiglio superiore dei lavori pubblici boccia il progetto di Rfi a causa di una curvatura non corrispondente ai nuovi parametri di legge. Nei primi di marzo del 2020 Rfi propone una nuova alternativa al Comune di Altopascio, quella di Corte Macedoni, con la realizzazione della nuova viabilità che da via San Giuseppe conduce all’intersezione con via Torino. A marzo 2020 l’Italia entra in lockdown. Del progetto di sottopasso di Altopascio Rfi non ne parlerà più fino all’autunno 2021, quando, dopo l’avvio del secondo mandato D’Ambrosio, riparte l’interlocuzione tra Comune, Regione Toscana e Ferrovie. Nel frattempo, a giugno 2021 (su accordo stipulato nel 2019), la Regione Toscana trasferisce i 200mila euro stanziati per la realizzazione del progetto preliminare del completamento della Circonvallazione di Altopascio alla Provincia di Lucca, i cui uffici stanno tuttora lavorando per realizzare il progetto di fattibilità. Da quel momento - 2021 - il Comune di Altopascio chiede espressamente a Regione Toscana, Provincia di Lucca e Rfi di lavorare affinché le due opere - sottopasso e Circonvallazione -, nonostante siano a un livello diverso di progettazione (sottopasso è più avanti, circonvallazione è all’inizio) vengano tenute insieme e viste come opere complementari con l’obiettivo di procedere con entrambe le infrastrutture, come ha chiaramente confermato lo studio di traffico commissionato dal Comune.
Fonte: Comune di Altopascio - Ufficio Stampa