Raccolti 9mila euro per la famiglia della giovane scomparsa a Torre di Lucca
Gratitudine ai cittadini per la solidarietà e la vicinanza alla famiglia di Debora Pierini, la giovane scomparsa a seguito delle gravi ustioni riportate nell'esplosione della palazzina a Torre di Lucca.
Era lo scorso ottobre quando la ventiseienne, originaria di Seravezza, rimase coinvolta nel grave incidente e solo il provvidenziale intervento dei soccorsi prima e dei sanitari poi permisero di salvare il piccolo Dante, attraverso un parto cesareo d'urgenza.
Il legame con questa terra, dove Simone e Laura i genitori di Debora risiedono, aveva messo in moto la macchina della solidarietà.
Il sindaco Lorenzo Alessandrini, vicino alla famiglia sin dalle ore successive alla disgrazia, aveva creato un coordinamento istituzionale con gli assessori Valentina Mozzoni, Stefano Pellegrini e il direttore della Fondazione Terre Medicee Davide Monaco, per far fronte alle diverse necessità del marito Davide, del piccolo Dante, dei familiari.
Dopo il momento cordoglio, il dolore e la solidarietà di un'intera comunità, oggi è il tempo dei bilanci e dei ringraziamenti. Ieri pomeriggio (venerdì) i componenti del coordinamento Mozzoni, Pellegrini e Monaco hanno incontrato i genitori di Debora, per fare il punto della situazione e mantenere stretto l'abbraccio della comunità seravezzina, proprio nel momento in cui, con il passare del tempo, si spengono i riflettori.
L'incontro è stato occasione per parlare di Dante che, nonostante sia nato prematuramente, sta bene e sta crescendo di giorno in giorno. Sulla sua strada troverà anche l'affetto dimostrato dalla comunità di Seravezza, con i novemila euro raccolti attraverso il conto corrente attivato dalla Fondazione Terre Medicee. Un sostegno per far fronte alle tante necessità di chi ha perso tutto e, se nessuna cifra economica può ripianare l'assenza di una moglie e di una madre, quel contributo servirà sicuramente a ripartire e a dare un po' di serenità a questa famiglia.
“La cosa veramente bella in questa esperienza dolorosissima che abbiamo vissuto – commenta il direttore della Fondazione Terre Medicee Davide Monaco – è trovare sul conto, al di là di alcuni versamenti consistenti, i numerosissimi contributi pari a venti e dieci euro. In momenti di difficoltà economica per le famiglie, vedere questo gesto di dolcezza, sensibilità e partecipazione, mi ha colpito e mi ha mostrato il senso tangibile di cosa significhi essere e sentirsi comunità”.
Proprio dinanzi all'ammontare totale delle offerte e a questi contributi che dimostrano partecipazione, generosità e condivisione, la famiglia di Debora esprime un profondo ringraziamento a quanti sono stati loro vicini in questa drammatica esperienza. Un grazie al quale si unisce quello dell'amministrazione comunale e della Fondazione Terre Medicee verso quanti, cittadini, associazioni e realtà varie, hanno colto e partecipato a questa richiesta di aiuto, dimostrando appunto il vero significato dell'essere comunità.