Il Serristori di Figline Incisa accoglierà un centro medico avanzato
All’ospedale Serristori di Figline Incisa, nel Valdarno fiorentino, nascerà un centro medico avanzato: un nuovo modello di assistenza, non un pronto soccorso (per cui non ci sono i numeri) ma comunque un presidio con medici ed infermieri, aperto dodici ore al giorno per sette giorni a settimana e dove ci si potrà recare per patologie a bassa complessità o codici minori di bassa priorità. Un servizio utile ai cittadini ma che potrà portare sollievo pure ai pronto soccorsi dei due ospedali vicini, quelli di Ponte a Niccheri e Montevarchi, riducendone gli accessi.
La giunta regionale nella prima seduta dell’anno ha approvato il progetto presentato dall’Asl Toscana Centro, che a questo punto dovrà entro pochi mesi attivare il servizio, da qui a giugno dell’anno in corso, il 2023. Il centro lavorerà in stretta sinergia con l’ospedale Serristori, che, forte della sua vocazione internistica, si può già avvalere di un day-service polispecialistico ben strutturato che eroga più di duemila prestazioni nel corso dell’anno tra visite, controlli e fast track, ovvero un percorso più veloce per accedere a controlli ritenuti urgenti. Il nuovo modello del centro medico avanzato sarà sperimentato per un anno e al termine verrà deciso come proseguire.
Prima dell’emergenza Covid all’ospedale di Figline si contavano circa 15 mila accessi non programmati ogni anno: per l’82 per cento si trattava di persone che si presentavano autonomamente, il resto arrivava con ambulanza 118 o ordinaria. Non più del dieci per cento riguardava però casi di media o alta complessità e, tra questi, quasi uno su tre era comunque trasferito in altri presidi. Per attivare un pronto soccorso, secondo le linee guida del ministero, devono essere più di 20 mila in un anno gli accessi appropriati, oltre a contare un bacino di utenza tra 80mila e 150mila abitanti e una distanza dal Dea di riferimento più vicino, il dipartimento di emergenza ed accettazione, tale da impiegare un viaggio lungo più di un’ora. Su Figline quei numeri non ci sono: il centro medico avanzato potrà però rispondere ai bisogni della cittadinanza.
“Il valore aggiunto del nuovo modello – spiega l’assessore alla sanità della Toscana, Simone Bezzini – è quello dato dalla forte integrazione con i servizi e le specialità già presenti al Serristori e al Santissima Annunziata di Ponte a Niccheri. Lavorare su più stabilimenti accrescerà conoscenze ed abilità degli operatori, a garanzia della qualità delle cure erogate. La filosofia, di potenziamento dei servizi territoriali, è la stessa che sta dietro alle riforme licenziate a fine anno e che rinnoveranno i modelli di assistenza”.
Medici ed infermieri del centro potranno essere utilizzati, all’occorrenza e in caso di emergenza, all’interno dell’ospedale. Qualora invece arrivassero al Serristori pazienti che necessitano di prestazioni di pronto soccorso, un’ambulanza li trasporterà a quello più vicino e comunque più pertinente in funzione della patologia acuta presentata dal paziente.
Al centro medico avanzato che sarà attivato al Serristori ci si potrà rivolgere, tra i tanti casi possibili, per una cistite e piccole abrasioni, per punture di insetti, per suture di piccole ferite o la rimozione di punti, per la frattura di un dito o la profilassi antitetanica, per una congiuntivite o un corpo estraneo nell’occhio, per patologie dermatologiche, per ustioni di primo e secondo grado di piccola estensione, oppure per un attacco di panico. Tutte situazioni per cui è inutile recarsi ad un pronto soccorso, rischiando di sovraffollarlo.
Tutti gli interventi sul territorio
Il nuovo servizio si aggiunge ad altri, rivolti al territorio, già attivati o che arriveranno: come l’infermiere di famiglia e comunità, un professionista a disposizione dodici ore al giorno dalle 7 la mattina alle 19 la sera ogni 3500-4000 cittadini dei comuni del Valdarno (Rignano, Reggello, Figline e Incisa, Bagno a Ripoli) oppure l’ospedale di comunità, con venti posti letto, e la casa di comunità, che troveranno casa in pertinenze dell’ospedale Serrisotri e saranno finanziati con i fondi del Pnrr.
A questi si sommano alcune attività riorganizzate in percorsi specifici nel corso del 2022 all’interno dell’ospedale: dal trasfusionale e la dialisi alla fisioterapia, dall’oncologia e oncoematologia alla cardiologia, alla diagnostica e alle attività poliambulatoriali. Il day service si è arricchito nel corso dell’anno di ambulatori dedicati alla terapia del dolore, lo scompenso cardiaco, le spirometrie e l’agopuntura. Il Serristori è inoltre uno dei sei centri specializzati in Toscana per la cura e la presa in carico dei pazienti con fibromialgia. C’è pure un ambulatorio dedicato all’odontostomatologia. Quanto alla chirurgia, oltre alla generali, ci sono specialistiche come ortopedia, ginecologia e otorinolaringolatria, con attività in crescita.
Fonte: Ufficio Stampa