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Le calzature di Fucecchio a Pitti, sindaco Spinelli ai giovani: "L'artigianalità può essere il futuro"

Alla kermesse fiorentina presenti le aziende fucecchiesi del made in Italy. Il sindaco in visita: "La fiducia degli operatori del settore è un'ulteriore conferma della ripresa"

I dati sulla crescita della produzione e dell'export dell'Istat per il settore della calzatura sono suffragati anche dal clima positivo che si respira tra gli operatori a Pitti Uomo. Alla kermesse fiorentina il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli ha incontrato ieri le aziende del territorio che espongono. Prodotti di eccellenza commercializzati dai principali brand della moda e del made in Italy che trovano nel Comprensorio del Cuoio, nel cuore della Toscana, quella professionalità e quella qualità che sono sempre più indispensabili per conquistare i mercati internazionali.

“Tra i nostri imprenditori – dice Spinelli – ho trovato veramente un clima positivo. La voglia di tornare a incontrarsi e a toccare i prodotti con mano, dopo la pausa imposta dalla pandemia, si percepisce immediatamente aggirandosi tra gli stand alla Fortezza Da Basso di Firenze. Sono tornati in Toscana molti operatori stranieri e questo lascia ben sperare per il futuro. D'altronde i dati ISTAT della prima metà del 2022 già ci davano un trend molto positivo, con un export che ha fatto segnare un ottimo +20% per quanto riguarda la calzatura. Nella nostra zona il settore può contare su un'organizzazione a supporto degli imprenditori che ci potrà permettere di primeggiare anche in futuro. Penso ad esempio al grande lavoro che svolge il Consorzio Manifatture Toscane nell'ambito della formazione professionale. Le aziende sono alla ricerca di manodopera qualificata ed è fondamentale trovare formule o sottoscrivere protocolli, anche con enti nazionali, per portare sul territorio corsi di formazione sul taglio, sull'aggiunteria o sulla calzoleria. Le grandi firme richiedono prodotti, ma anche servizi, che soltanto una filiera certificata italiana e di altissima qualità può garantire. Dobbiamo far capire ai giovani che l'artigianalità italiana non è il passato, non è stato soltanto il lavoro dei loro nonni ma può essere anche il futuro. Un futuro fatto di eccellenze che trovano a Fucecchio e nel Comprensorio del Cuoio un tessuto imprenditoriale fertile e delle istituzioni attente ai bisogni dei produttori”.

Fonte: Comune di Fucecchio - Ufficio stampa

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