Polo natatorio di Cascina, prolungata la convenzione fino al 2033
L’ultimo consiglio comunale del 2022 ha portato a un risultato rilevante per i cittadini cascinesi: l’approvazione della convenzione riguardante il polo natatorio. “Andiamo a rivedere e integrare la convenzione esistente tra il Comune di Cascina e la società Gesport Srl – ha detto il sindaco Betti illustrando il quadro –. Dopo la prima convenzione del 2002, ce n’era stata un’altra nel 2015 che aveva portato il prolungamento dell’accordo di gestione al 2030. In quell’accordo si parlava di lavori da effettuare a carico della società e che non sono stati eseguiti non per colpa della stessa ma in quanto è intercorsa una mancata conformazione urbanistica della zona. La proroga della concessione per altri tre anni (scadenza 31/12/2033) si rende pertanto opportuna non solo per i mancati introiti dovuti a quegli interventi non effettuati, ma anche per gli effetti limitativi dell’attività a causa della pandemia da Covid-19, con un decremento degli incassi e l’aumento delle spese per il mantenimento della struttura. Questo permetterà un riequilibrio economico-finanziario”.
Una scelta ben precisa fatta dall’amministrazione comunale. “È stato scelto questo iter perché oltre ai mancati incassi e alle difficoltà economiche per l’aumento delle spese energetiche, riteniamo come amministrazione comunale di dover valorizzare un polo natatorio che conta 30 corsi nella fascia da 3 mesi a 6 anni, 126 corsi per tutte le età, l’attività estiva e oltre 800 iscritti, con una squadra agonistica fatta da 150 atleti. Senza contare che le piscine di Cascina supportano le attività delle scuole, soprattutto del Liceo sportivo, offrendo un luogo di aggregazione e socializzazione di cui ci sono pochi esempi in provincia, dove tanti impianti sono stati chiusi”.
In definitiva, la giunta ha puntato a salvare la piscina per mantenere aperto un luogo di aggregazione e socializzazione frequentato da tantissimi giovani. “Quando abbiamo scelto di dare una mano al polo natatorio – ha aggiunto l’assessora allo sport Francesca Mori – è perché prima del Covid giravano nella struttura qualcosa come 2000 persone l’anno. Al di là dei corsi e dell’agonismo, la piscina accoglie la disabilità gratuitamente, è un punto di riferimento per il liceo sportivo e i gestori hanno avuto il coraggio di provare a restare aperti in periodo Covid, quando i costi erano aumentati. Hanno fatto di tutto per offrire ai cascinesi, in base alle normative vigenti, un luogo dove poter fare sport e ritrovarsi in tutta sicurezza”.
“Ci tengo a sottolineare che ridefiniamo una convenzione in base a due elementi principali – ha concluso il sindaco Betti –: il contesto generale dettato dal Covid e dal caro-energia, e quello strutturale della piscina unito al rapporto con la società che la gestisce. Andiamo a sistemare la situazione che si è venuta a creare con la mancata conformazione urbanistica. Tra il 2015 e il 2020 non sono state fatte scelte di nessun tipo e ritengo che si sia perso molto tempo. Noi, appena usciti dalla pandemia, ci siamo chiesti dove intervenire e la piscina rientra a pieno titolo tra questi interventi. Francamente preferisco venire in consiglio comunale e ricevere critiche su un atto che consente di tenere aperta la piscina e mantenere un servizio importante per il territorio cascinese e non solo, piuttosto che ricevere un’interrogazione sul perché sia stata chiusa la piscina a Cascina”.
Fonte: Ufficio Stampa