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Montopoli, l’avvocata Chiara Fusi è la garante delle persone con disabilità

La garante delle persone con disabilità è l'avvocata Chiara Fusi. È stato firmato oggi il decreto del sindaco per la nomina. Dopo un percorso condiviso con i gruppi consiliari presenti in consiglio, l’assemblea ha votato chi si occuperà di garantire la partecipazione e la fruizione dei servizi a tutti i cittadini. Il percorso è stato avviato dopo l'approvazione in consiglio comunale di una mozione presentata dal consigliere Massimo Tesi in cui si richiedeva la possibilità di istituire tale figura. Un percorso che ha visto coinvolti i consiglieri comunali della commissione sociale e istituzionale.

«Nei vari passaggi in commissione e poi in consiglio – spiegano il sindaco Giovanni Capecchi e la vicesindaca Linda Vanni – abbiamo approvato tutti gli atti all'unanimità per arrivare poi al bando uscito a luglio. Due le professioniste che hanno risposto al bando. Il 29 novembre il consiglio comunale a maggioranza ha espresso la propria votazione, a scrutinio segreto come previsto da regolamento e dal testo unico degli enti locali, e con undici voti favorevoli l'avvocata Fusi è risultata la più votata. Siamo contenti della nomina e aspettavamo la pubblicazione del decreto per comunicare questo nuovo strumento di cui si è dotata l'amministrazione comunale. L'avvocata Fusi collaborerà con gli uffici dell'amministrazione comunale e gli assessorati. L’obiettivo è lavorare insieme per abbattere le barriere non solo fisiche, ma anche quelle psicologiche e i pregiudizi».

Nelle prossime settimane l’avvocata Fusi incontrerà il sindaco e la giunta e poi, subito dopo, le associazione che nel Comune di Montopoli si occupano del tema.

«Sono felice di poter intraprendere questo percorso a Montopoli – ha commentato la neogarante Fusi –. Si tratta di un ruolo complesso che permette di poter lavorare insieme all’amministrazione comunale, agli uffici e alle associazioni affinché la partecipazione e la fruizione dei servizi sia davvero pensata e realizzata per tutti. Senza lasciare nessuno indietro».

Fonte: Ufficio Stampa

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