Multiutility, retromarcia dei sindaci: "Senza percorso condiviso, non sciogliamo Publiservizi"
"In Italia operano da anni grandi società quotate in Borsa a maggioranza pubblica che hanno rappresentato per i loro territori una risorsa preziosa in termini di investimenti, di crescita, di contenimento delle tariffe e di qualità dei servizi erogati ai cittadini e alle imprese.
Sotto questo punto di vista la Toscana sconta un ritardo che deve essere al più presto colmato.Con questo obiettivo, il cui raggiungimento è essenziale anche per minimizzare il rischio di future “colonizzazioni” della nostra regione nel campo dei servizi pubblici locali, i nostri comuni a partire dalla fine del 2020 hanno partecipato con grande convinzione allo sforzo teso a creare in Toscana una prima consistente aggregazione delle società che nelle province di Firenze, Prato e Pistoia gestiscono i servizi nel campo idrico, dei rifiuti e del gas, individuando in tale unificazione una solida base di partenza per arrivare a medio termine a dar vita a un soggetto industriale di scala regionale, quotato e saldamente sotto controllo pubblico.
Il compimento di questo percorso virtuoso e ambizioso presuppone l’approvazione in ciascuno dei consigli comunali dei territori interessati delle stesse delibere omnicomprensive, il cui contenuto è stato concordato nei dettagli a valle di un confronto serio, prolungato e approfondito.Allo stato dei fatti dobbiamo con rammarico registrare che soltanto nei nostri comuni si è arrivati all’adozione di atti pienamente rispondenti alle intese raggiunte a livello istituzionale, mentre in altri consigli comunali sono state finora approvate delibere che da essi si differenziano in punti decisivi.
È del tutto evidente che l’eliminazione di tale fondamentale discrepanza è condizione imprescindibile per andare avanti nel processo aggregativo nel quale abbiamo riposto e continuiamo a riporre ampie e radicate speranze.
È giocoforza constatare che il permanere di questa asimmetria nelle manifestazioni di volontà dei consigli comunali genera pesanti e ineludibili incognite.Finché l’asimmetria sussiste, procedere allo scioglimento di Publiservizi, che contiene il patrimonio storico del nostro territorio sui servizi pubblici locali, ci risulta pertanto impossibile.
La nostra volontà politica e amministrativa l’abbiamo espressa con una chiarezza cristallina nelle nostre delibere comunali, e non avremo problemi a ribadirla in nessun momento, ritenendo più valide che mai le finalità di interesse pubblico da cui ha preso le mosse l’intero Progetto Multiutility.Ribadendo di ritenere più valide che mai le finalità di interesse pubblico da cui ha preso le mosse l’intero Progetto Multiutility, riteniamo indispensabile, prima di assumere decisioni non reversibili, verificare che le predette difformità, e le corpose incertezze formali e sostanziali che da tali difformità direttamente discendono, siano superate. Fare bene non è solo più importante di fare presto; in questo caso, è una condizione imprescindibile.
Alessandro Giunti - Sindaco di Capraia e Limite
Alessio Falorni – Sindaco di Castelfiorentino Simona Rossetti – Sindaco di Cerreto Guidi Giacomo Cucini - Sindaco di Certaldo Brenda Barnini - Sindaco di Empoli Alessio Spinelli - Sindaco di Fucecchio Paolo Campinoti - Sindaco di Gambassi Terme Alessio Torrigiani – Sindaco di Lamporecchio Lisa Amidei - Sindaco di Larciano Marzia Niccoli – Sindaco di Massa e Cozzile Paolo Pomponi - Sindaco di Montaione Paolo Masetti - Sindaco di Montelupo Fiorentino Alessio Mugnaini – Sindaco di Montespertoli Giuseppe Torchia – Sindaco di Vinci