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Giovanni Paccosi è il nuovo vescovo di San Miniato: l'atteso annuncio

Giovanni Paccosi, il nuovo vescovo di San Miniato, assieme all'arcivescovo di Firenze Giovanni Betori

Questa mattina alle ore 12, nella Curia vescovile di San Miniato, in contemporanea con la Curia vescovile di Firenze e la Sala Stampa Vaticana, è stato annunciato il nome del nuovo vescovo di San Miniato.

È monsignor Giovanni Paccosi del Presbiterio della diocesi di Firenze.

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Il comunicato del Nunzio apostolico è stato letto a San Miniato da monsignor Andrea Migliavacca.
Monsignor Paccosi verrà ordinato vescovo nella cattedrale di Santa Maria Novella a Firenze domenica 5 febbraio e farà il suo ingresso in diocesi di San Miniato domenica 26 febbraio.

Le prime parole del nuovo vescovo

«Carissimi presbiteri e fedeli, autorità e cittadini della Diocesi di San Miniato, martedì 20 dicembre scorso il Nunzio Apostolico mi ha comunicato la decisione del Santo Padre di nominarmi vostro Vescovo.

Ho detto subito il mio sì a questa chiamata, che mi è giunta inaspettata, in quanto da poche settimane avevo intrapreso una nuova avventura missionaria nel movimento di Comunione e Liberazione, di cui ero stato eletto responsabile delle comunità dell’America Latina. Ma il Signore cambia tutto in un momento e ora mi chiede di dare me stesso alla Chiesa di San Miniato, alla quale mi consegno con gioia, all’inizio del quarto centenario della sua nascita come Diocesi.

Sono figlio della Chiesa Fiorentina, e da sei anni parroco a Casellina, la bella comunità che mi ha accolto quando tornai dalla missione in Perù e che ora mi dispiace lasciare. Spero poter continuare tra voi l’opera e lo stile dei Vescovi che mi hanno preceduto, in particolare Monsignor Andrea Migliavacca, ora Vescovo di Arezzo, Cortona e Sansepolcro. Mi commuove che questa chiamata coincida con il Santo Natale: Gesù bambino in quell’umile mangiatoia è l’abbraccio di Dio, del Mistero infinito che ci dona ogni istante, a ciascuno di noi, a ogni persona, anche la più sola e sofferente. Lui viene qui e ora per dire ad ognuno: sei voluto e amato da Dio.

Spero che, camminando insieme, possiamo crescere nella gioia, vedendo come Gesù rende nuove tutte le cose e contribuire così alla speranza di ogni persona, delle nostre città e paesi, del mondo intero.

Buon Natale!

Giovanni Paccosi: chi è, da dove viene, le sue esperienze all'estero

Nato il 2 giugno 1960 a Firenze, durante gli studi superiori entra a far parte del movimento Comunione e Liberazione. Terminati i corsi teologici nel Seminario arcivescovile di Firenze, è ordinato presbitero per l’Arcidiocesi di Firenze il 4 aprile 1985.

Dal 1985 al 1988 è stato vicario parrocchiale in S. Maria in Scandicci (FI) e dal 1988 al 1989 in S. Maria a Novoli in Firenze. Dal 1989 al 1996 è stato parroco di San Martino a Strada in Bagno a Ripoli (FI) e dal 1996 al 2001 di S. Maria a Coverciano in Firenze.

Nel gennaio 2001 viene inviato come sacerdote Fidei donum nella diocesi di Carabayllo nel distretto di Lima in Perù dove è nominato parroco di Santa María de la Reconciliación, e diventa responsabile della pastorale universitaria nella Universidad Católica “Sedes Sapientiae” di Carabayllo, docente e coordinatore dell’Área de Antropologia y Teologia e responsabile della formazione del clero giovane nella diocesi.

Nel 2005 ha conseguito la Licenza in Sacra Teologia presso la Facultad de Teología Pontificia y Civil de Lima, nel 2006 la Licenza in Educación Secondaria con specializzazione Filosofía y Religión presso la Universitad Católica “Sedes Sapientiae”, infine, nel 2015 il Dottorato in Sacra Teologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale.

Dal 2016, rientrato in Italia, è Parroco di Gesù Buon Pastore a Casellina in Scandicci (FI), contemporaneamente ha ripreso l’insegnamento della Religione cattolica nel locale liceo scientifico e dal 2017 è Direttore dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto.

Nel 2018 viene nominato Vicario Episcopale per la pastorale dell’Arcidiocesi di Firenze, membro del Collegio dei consultori, Coordinatore del comitato diocesano per don Lorenzo Milani e Canonico onorario della Cattedrale di Santa Maria del Fiore.

Nell’agosto 2022 viene sollevato dagli incarichi diocesani, essendo stato nominato responsabile per l’America Latina della Fraternità di Comunione e Liberazione.

Le parole dell'arcivescovo Betori per il vescovo Giovanni Paccosi

Accogliamo con gioia questa notizia che arriva alla Vigilia di Natale e conferma l’attenzione e l’apprezzamento di Papa Francesco verso la Chiesa fiorentina e il nostro presbiterio. Al Papa va la nostra gratitudine per questa stima, che ci gratifica e allo stesso tempo ci impegna. Siamo felici dell’ulteriore dono che Firenze fa oggi a una Chiesa sorella di Toscana, anche se non neghiamo un po’ di dispiacere per questo allontanamento di mons. Paccosi, un amico, che in tutti questi anni ha reso un prezioso servizio pastorale nella nostra Arcidiocesi, di cui gli sono particolarmente grato.

Papa Francesco ha scelto di nominare vescovo un parroco.

Don Giovanni è stato davvero un buon pastore per tutte le comunità che gli sono state affidate, un sacerdote fedele testimone del Vangelo pienamente calato nella realtà quotidiana della gente. L’ho potuto apprezzare nel rapporto e confronto quotidiano con lui, nella visita pastorale alla sua parrocchia di Scandicci, e, prima ancora, nella visita che feci nel 2012 a lui e al caro don Paolo Bargigia nella loro grande parrocchia alla periferia nord di Lima, un numero impressionante di persone, ben 60mila, in una condizione di grande povertà, ma ricche dell’attenzione e della cura pastorale di don Giovanni e di don Paolo. Ricordo ancora l’orgoglio e la gratitudine che provai per questi nostri sacerdoti che dimostravano a tutti che la nostra Chiesa è ancora capace di essere missionaria a Firenze e nel mondo.

Questa ricca e variegata esperienza di parroco, caro don Giovanni, ti sarà preziosa per il ministero di vescovo a cui sei stato chiamato. Perché, come ho sperimentato in prima persona, e ricordato recentemente, penso che il compito di un vescovo sia oggi meno quello di stare davanti al gregge, ma più dentro, insieme, al gregge, per accompagnare, più che guidare, stando il più possibile vicini alla vita delle persone e ai bisogni di tutti, non da ultimi i nostri fratelli preti.

Sicuramente non mancherà da parte di don Giovanni l’attenzione per i giovani che ha sempre seguito con grande partecipazione e apprezzamento, oltre che nelle parrocchie, come responsabile di Comunione e Liberazione, come insegnante di religione al liceo, o in Perù come responsabile della pastorale universitaria e docente a Carabayllo nell’Universidad Católica “Sedes Sapientiae”.
Non meno utili gli saranno l’esperienza degli ultimi quattro anni come Vicario Episcopale per la Pastorale e membro del Collegio dei Consultori – quindi tra i miei più stretti collaboratori –, e ancora le competenze acquisite come Direttore dell’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto della diocesi. Tutti servizi in cui ha potuto avvalersi di una significativa preparazione teologica, culminata nel dottorato in sacra teologia.

Non voglio infine dimenticare altri due titoli che legano don Giovanni alla realtà della Chiesa fiorentina: canonico onorario del Capitolo Metropolitano della nostra Cattedrale e coordinatore, fino a qualche mese fa, del Comitato diocesano per Don Lorenzo Milani.

L’incontro con il carisma di don Luigi Giussani è stato determinante per la vita e la formazione di mons. Paccosi, che da pochi mesi era stato nominato anche responsabile del movimento di Comunione e Liberazione per l’America Latina. Ora Papa Francesco lo chiama per un’altra missione nella diocesi di San Miniato. Per don Giovanni questa Vigilia di Natale sarà ancor di più attesa di un mattino nuovo per la sua vita, illuminata dalla luce di Gesù che nasce per noi.

Lo accompagniamo con la preghiera sincera e l’affetto, grati per quanto ha fatto tra noi in questi anni di ministero presbiterale e certi che il Signore non mancherà di sostenere il suo ministero di vescovo.

Il commento del sindaco di San Miniato Simone Giglioli

A nome della Città di San Miniato desidero dare il benvenuto al futuro Vescovo di San Miniato, Don Giovanni Paccosi, attuale parroco presso la Parrocchia Gesú Buon Pastore a Casellina - Scandicci. Un annuncio inaspettato, ma molto gradito, in una giornata di buone Novelle. Spero quanto prima di poter fare la sua conoscenza, nell'attesa dell'ordinazione episcopale e del successivo ingresso in Diocesi il prossimo 26 febbraio.

Un ringraziamento, mi sento di farlo a Papa Francesco per la celerità di questa nomina, in ragione anche dell'Anno giubilare, e al Vescovo Andrea che continuerà ad amministrare questa Diocesi fino all'ingresso del nuovo Vescovo.

Le congratulazioni del presidente Eugenio Giani

“Apprendo con soddisfazione la nomina, da parte del santo padre, di don Paccosi, parroco di Casellina e missionario in America Latina, a vescovo della diocesi di San Miniato”, commenta il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. “Don Paccosi è un sacerdote, un uomo, che ha già mostrato grandi qualità e grande impegno come missionario in Perù e come vicario per la Pastorale. La comunità di San Miniato può dirsi fortunata. Sono sicuro che Paccosi saprà essere una figura di riferimento non solo per le parrocchie e per la sua azione in campo religioso ma anche per il suo agire concreto nella società civile”.

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