Nel presepe pacifista di don Zap: "Il papa piange, chi vende armi se la gode"
"Il papa piange… Chi vende armi se la gode! La guerra non è la soluzione dei problemi. La guerra è il problema".
Sono questi le frasi che fanno da filo conduttore al presepe che don Armando Zappolini ha ideato e creato, nella sua chiesa di Ponsacco, in provincia di Pisa, per il Natale 2022.
Un Natale che oggi più che mai deve scuotere non solo le coscienze, ma anche il cuore di un attivismo cattolico, da tempo sopito.
Non è più il momento di tacere, bisogna affrontare il periodo storico che stiamo vivendo senza ipocrisie, senza dimenticare o ignorare le cause delle ingiustizie e dei conflitti.
Don Zappolini non le ha mai mandate a dire: i suoi famosi presepi “sociali” sono diventati negli anni una tradizione attesa e sempre centrata su temi attuali e controversi.
Il focus del presepe 2022 è la guerra, sulla quale spesso non c’è né trasparenza né verità. Una guerra dietro la quale aumentano gli interessi economici dei fabbricanti di armi. Sopra la creazione, allestita con la collaborazione di alcuni parrocchiani, campeggia un ironico menu di Natale, che sciorina i soldi guadagnati dal mercato delle armi, facendo nomi e riferimenti.
"La guerra e le guerre del nostro tempo – dice don Armando Zappolini – manifestano lo strapotere delle lobbies delle armi, che non viene turbato da niente e nessuno". Neppure dalle lacrime del papa. "Si va avanti senza alcun rimorso, calpestando la sofferenza delle persone".
Nel presepe il Bambin Gesù, avvolto nella bandiera della Pace, rappresenta la frontiera che i cristiani devono presidiare. "I cristiani – conclude Don Armando Zappolini – non possono restare in silenzio, non si possono far omologare da questa verità drogata. Le parole del Papa e, soprattutto le sue lacrime, non possono lasciarci indifferenti!".