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Juliet, la tragedia di Shakespeare diventa commedia al Teatro C'Art

Avete mai pensato alla tragedia di Romeo e Giulietta in chiave ironica e poetica? E che accadrebbe se la protagonista femminile si trasformasse in un clown-uomo che gioca sull’incontro tra maschile e femminile? Mescolate gli ingredienti ed eccoci arrivati al quarto appuntamento della stagione 2022/23 di Teatro C’art, un Santo Stefano all’insegna della fantasia e del divertimento che porterà il pubblico ad osservare da una prospettiva inedita e particolare uno dei personaggi più celebri della drammaturgia di tutti i tempi. Lunedì 26 dicembre alle 17, negli spazi di via Brodolini 9 a Castelfiorentino, arriva infatti l’appuntamento con Juliet, di e con Stefano Marzuoli e con la regia di André Casaca, andato in scena per la prima volta ad aprile 2022 nel Festival Internazionale dell’Arte Comica.

Juliet è uno spettacolo comico, ironico e poetico, ispirato al noto personaggio shakespeariano di Giulietta Capuleti, vissuta però attraverso la purezza e la semplicità dello sguardo clownesco. Un modo diverso di raccontare una storia, quella di Romeo e Giulietta, che gioca sul contrasto uomo-donna e ci permette di vedere la tragedia da un punto di vista particolare.

Sguardo profondo e sognatore quello di Stefano Marzuoli, fondatore di Teatro C’art, al suo primo solo. In questo spettacolo il clown scopre e rivela al pubblico la sua follia d’amore, ma anche il suo fallimento nel tentativo di raccontarlo e la sua genialità nel giocare la tragedia finale. Lo spettacolo nasce dal fascino suscitato dal personaggio di Giulietta, che nella tragedia di Shakespeare è una giovane adolescente innocente ma, allo stesso tempo, decisa, passionale e testarda, che con ingegno, desiderio e follia insegue il suo amore Romeo Montecchi fino al finale drammatico e straziante.

La purezza dello sguardo del clown sulle cose e l’innocenza assoluta con la quale è capace di vivere l’amore, restituiscono alla follia d’amore il suo originario valore e la possibilità di andare oltre il dramma, trasformandolo in divertimento. In una prima fase la ricerca dell’artista si è incentrata sulla creazione del proprio clown femminile, sul gioco clownesco che lo porta a vivere le emozioni e il corpo di un’adolescente innamorata piena di vita come Juliet.

"La possibilità di rappresentare da solo, attraverso il corpo e il gioco di un solo clown-uomo, uno dei temi essenziali della tragedia shakespeariana – racconta Stefano Marzuoli – è apparsa fin da subito una sfida avvincente. Il lavoro centrale è stato condotto attorno al tema della follia d’amore, vissuta dal clown attraverso la purezza e la semplicità del suo sguardo sulle cose. Il linguaggio comico non verbale ha condotto l’elaborazione del testo nella direzione della metafora e del simbolo, trasformando la narrazione in gioco e la parola in immagine".

La follia d’amore fa da filo conduttore e motore di tutta la drammaturgia. Infine, la direzione seguita nel percorso di ricerca ha permesso di affrontare con un approccio ed un linguaggio non convenzionale un tema ben presente nell’opera shakespeariana: l’incontro tra femminile e Maschile e al tempo stesso il conflitto e l’incomunicabilità tra i due sessi, che il clown riesce ad integrare e superare attraverso il gioco e la fantasia, andando oltre la tragedia finale.

Vieni a festeggiare il Natale con noi, ti aspettiamo lunedì 26 dicembre alle 17 in via Brodolini, 9, a Castelfiorentino.

INFO E PRENOTAZIONI

Biglietti: intero € 10, ridotto € 5 (dai 4 ai 14 anni), gratuito per bambini fino ai 3 anni.

Abbonamento speciale per tutti e 6 gli spettacoli: intero € 42, ridotto € 18.

Consigliata prenotazione biglietti sms WhatsApp 3207715516 o inviando una mail a info@teatrocart.com.

Fonte: Teatro C'Art

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