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Il Capodanno riapre le divisioni tra San Miniato e le frazioni

Un 'Capodanno danno', cantavano gli Articolo 31 in un pezzo di qualche anno fa. Così hanno visto i commercianti del centro storico di San Miniato la decisione, a suo modo storica, di fare l'unica festa in piazza non più nel borgo della Rocca ma a valle, al 'Pinocchio', in piazza della Pace (o dell'Oca Bianca, per chi non è pratico di toponomastica).

Sono lontani i tempi in cui addirittura i Pooh omaggiavano San Miniato con il concerto del 31 dicembre. Il maxi-palco era allestito in piazza Dante Alighieri, sede del mercato settimanale, correva l'anno 2005 e tutti accorrevano dalle frazioni e dai paesi vicini per la festa e i fuochi sparati dal prato della Rocca.

Diciassette anni dopo, una crisi globale e una pandemia dopo, le cose sono molto cambiate. Il centro storico rimane il fulcro del turismo estivo e autunnale, ma le iniziative private partono dalle frazioni. Da Ponte a Egola con il comparto conciario e da San Miniato Basso con il terziario e i negozi del Pinocchio che da alcuni anni a questa parte si distinguono per iniziative intraprendenti e premiate dall'affluenza.

Chi vive in centro storico non si sarebbe aspettato un ridimensionamento tale da vedersi privare anche il Capodanno in piazza, che negli ultimi anni era a testimonianza della centralità del borgo ma che era pallida imitazione rispetto ai fasti di un tempo. E invece, così è andata. La cordata Ccn San Miniato Basso-Confcommercio ha trovato l'ok di Fondazione CRSM e San Miniato Promozione, il Capodanno si fa a San Miniato Basso, con spazi meno angusti rispetto a piazza del Popolo e l'entusiasmo della prima volta.

In centro storico gli animi si fanno inquieti. Nelle parole del Ccn San Miniato, sgomento per la mancata comunicazione, nel comunicato di Confesercenti, estromesso dall'organizzazione, nell'opposizione in Consiglio comunale. Il primo cittadino Simone Giglioli si è assunto la paternità della scelta di lasciare che l'organizzazione sia in toto in mano ai privati. "Se anche qui avessero voluto organizzare qualcosa, il Comune avrebbe volentieri concesso loro il patrocinio", spiega ai sanminiatesi del centro, e forse il commento amareggia ancora di più.

La prima risposta arriva dai social. Il ristoratore Gilberto Rossi del Pepenero ha già annunciato le dimissioni da vice presidente del Ccn San Miniato. "Penso sia giunto il momento per me di dare le dimissioni. Ora penso davvero sia tutto chiaro! Probabilmente non sono all’altezza e mi faccio da parte, chiaramente assumendomene tutte le colpe delle cose non fatte o non chieste perché venissero fatte. Entro sera porterò le mie dimissioni alla nostra presidente. Buon lavoro a tutti, buone feste e forza San Miniato".

Si attendono altre conseguenze: San Miniato si divide ancora, anche l'ultimo giorno dell'anno.

Elia Billero

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