Oltre venti tirocini e 8 contratti di lavoro: i risultati di A.L.L.Inclusive.V.E, il progetto di inclusione sociale dell'Alta Valdelsa

Sostenere l’accesso di persone disabili o vulnerabili al mondo del lavoro e favorire l’inclusione sociale: era questo l’obiettivo di A.L.L.Inclusive.V.E, ‘Accompagnamento AL Lavoro e Inclusione sociale in Val d’Elsa’, il progetto di inserimento lavorativo iniziato nel marzo 2021 e realizzato grazie alla co-progettazione di varie realtà del territorio dell’Alta Val d’Elsa.

Ad oggi sono 26 le persone che hanno svolto le attività formative, 24 i tirocini attivati in aziende della Val d’Elsa, 9 donne e 15 uomini tra i 20 e i 53 anni, e di questi almeno 4 otterranno un contratto di lavoro o di tirocinio dopo la fine del progetto di inserimento mentre altri 4 hanno già trovato un impiego. Un risultato notevole che certifica l’importanza di progetti come questi per favorire l’inclusione sociale sul territorio e restituire dignità alle persone svantaggiate, e che è stato possibile ottenere grazie alla sinergia tra istituzioni, mondo della cooperazione, e tessuto economico del territorio.

I risultati di A.L.L.Inclusive.V.E 2 sono stati presentati oggi nel corso di un evento conclusivo organizzato presso la sala SET del Politeama di Poggibonsi, a cui hanno partecipato i partner del progetto, il sindaco di Colle di Val d’Elsa e Presidente della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa, Alessandro Donati, oltre alle persone inserite nei percorsi lavorativi e alle aziende coinvolte. Nel corso della serata sono state anche mostrate le testimonianze video di alcuni dei ragazzi che hanno aderito al progetto e dei loro tutor.

L’inclusione di persone svantaggiate è un mandato costituzionale (art.38). Tuttavia, sono ancora troppe le persone che vivono ai margini del mercato del lavoro, soggetti svantaggiati che diventano esclusi, incapaci di godere dei diritti. La responsabilità è di tutti i membri della comunità, e anche il settore economico è chiamato a dare il suo contributo. A.L.L.INCLUSI.V.E. 2 è un piccolo contributo per una società dai confini più aperti e inclusivi.

IL PROGETTO NEL DETTAGLIO

A.L.L.Inclusive.V.E, ‘Accompagnamento AL Lavoro e Inclusione sociale in Val d’Elsa’, giunto alla sua seconda edizione dopo l’esperienza del 2016, è in convenzione con la Regione Toscana e ha ottenuto un finanziamento del Fondo Sociale Europeo. Capofila è la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa (FTSA), con partner la Società della Salute AltaValdelsa, il Consorzio Archè, la Cooperativa SintesiMinerva, il Consorzio Cooperative sociali per l’inclusione Lavorativa Coob, Eurobic Toscana Sud e il Centro Studi

Pluriversum. Il progetto ha ottenuto un finanziamento complessivo di 229.870,00mila euro attraverso un bando pubblicato dalla Regione Toscana.

L’obiettivo era quello di creare un vero e proprio ponte tra le persone svantaggiate e le aziende. Un team multidisciplinare ha valutato le competenze dei soggetti con disabilità cercando di valorizzare le specifiche potenzialità.

Sono stati organizzati i corsi di formazione sulla sicurezza del lavoro e sull’Haccp ai quali hanno partecipato 24 persone sulla sicurezza e 13 sull’Haccp. E’ stato organizzato anche un corso per il rafforzamento delle competenze finalizzate all’inserimento lavorativo di 40 ore al quale hanno partecipato 8 soggetti. Per un piccolo gruppo di ragazzi è stato predisposto un laboratorio pre-inserimento che si è svolto nel mese di dicembre 2021.

Nel frattempo si è cercato aziende sul territorio che fossero disposte ad offrire tirocini ai ragazzi selezionati. Dello scouting si sono occupati i due consorzi di cooperative sociali partner del progetto, sono state contattate aziende pubbliche, cooperative e associazioni del terzo settore e aziende private impegnate su ambiti diversificati: ristorazione, agricoltura, industria e servizi. I tirocini hanno avuto durate variabili (dai 2 mesi ai 12 mesi) e sono stati attivati per un minimo di 20 ore settimanali e un massimo di 30 ore.

I costi della copertura assicurativa e il compenso mensile nel periodo di tirocinio erano a carico del progetto. Complessivamente le aziende che hanno aderito al progetto sono state 20 alcune delle quali hanno ospitato più di un tirocinante.

Un tutor ha seguito il percorso di inserimento, mettendosi a disposizione dell’azienda e supportando l’aspetto lavorativo del tirocinante, che qualora fosse stato necessario aveva a disposizione anche uno psicologo. Ulteriore figura di riferimento per tutti i beneficiari del progetto è stato un assistente sociale dedicato, in gergo tecnico case manager, che ha seguito i tirocinanti dal primo giorno di adesione al progetto all’ultimo facendo da collegamento tra famiglia, servizi sociali e servizi della salute mentale.

LE DICHIARAZIONI

“Il progetto aveva lo scopo di dare un’opportunità lavorativa ai beneficiari del progetto – ha detto Valentina Feti, Direttore Area Progettazione e Sviluppo della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa – avvicinandoli al mondo delle aziende del territorio della Val d’Elsa. Fondamentale è stata la collaborazione di tutti i partner, ognuno con ruoli specifici, dalla valutazione delle competenze, all’orientamento e la formazione, fino allo scouting delle aziende e all’accompagnamento della persona durante tutto il percorso. Ognuno dei partner è stato un tassello fondamentale per la riuscita del progetto. Una metodologia che ha permesso di ottenere risultati importanti: 24 esperienze lavorative attivate, e tra queste 8 persone sono entrate definitivamente nel mondo del lavoro con un contratto”.

“Progetti come questi sono importanti in un territorio che deve avere a cuore la sostenibilità e l’inclusività – ha detto Nicoletta Baracchini, Direttore Generale della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa – Con A.L.L.Inclusive.V.E è stato possibile mettere insieme soggetti pubblici e privati per incrementare la possibilità lavorativa per persone che fanno più fatica. Questo progetto dimostra come un’azienda privata possa avere un’utilità pubblica anche sul piano delle fragilità sociali, diventando concretamente un’agente di pubblica utilità.

Dobbiamo incentivare iniziative come queste e far si che il sistema pubblico coinvolga maggiormente i privati nel supporto alle fragilità. Da questo punto di vista un’idea potrebbe essere quella di dare ad esempio un riconoscimento, almeno in ambito locale, alle aziende che decidono di impegnarsi in progetti di inclusione e dignità sociale”.

“Un progetto di questo tipo – ha detto Alessandro Donati, Sindaco di Colle di Val d’Elsa e Presidente della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa - che cerca di avvicinare le persone fragili al mondo del lavoro è molto importante per l’indipendenza di queste persone e la loro dignità. I soggetti sono stati inseriti in un contesto lavorativo e un contesto sociale dove viene richiesta una competenza specifica e dove possono dare il meglio delle loro capacità. Ovviamente queste esperienze devono essere finalizzate ad un contratto di lavoro stabile, e in questo senso bisogna lavorare fin dall’inizio. Questo era l’obiettivo di A.L.L.Inclusive.V.E, dove un team multidisciplinare ha valutato le competenze specifiche di ognuno dei beneficiari. Anche il Comune ha aderito attivando un tirocinio. La persona ha trovato una sua dimensione, e l’ufficio dove lavora ne ha tratto grande beneficio: si tratta di un lavoro che richiede attenzione e metodologia, e che si addice alla persona. Bisogna infine ringraziare le oltre 20 aziende che hanno partecipato, si tratta di una grande dimostrazione di civismo e di altruismo e di attenzione per le tematiche sociali. Auspico un sempre maggiore coinvolgimento dei soggetti privati in iniziative come queste”.

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