La ex Fanciullacci una 'terrazza sulla Pesa': annunciata la demolizione
Nel comune di Montelupo Fiorentino negli ultimi anni sono stati demoliti o bonificati circa 700.000 mq di edifici preesistenti: è così che è stata attuata una importante riconversione di aree dismesse in un’ottica di rigenerazione urbana.
Rimangono ancora alcune 'ferite' importanti, una di queste è sicuramente l’area ex Fanciullacci. Acquistata nel 2005 dall’amministrazione comunale, presentava difficoltà enormi di recupero a causa degli elevati costi per ripulire l’area dai resti della lavorazione.
Per anni sono state fatte ipotesi e sono stati presentati progetti di rigenerazione per accedere a risorse di enti terzi. Queste risorse arrivano finalmente a Montelupo grazie ai fondi del PNRR con il programma ministeriale del Piano innovativo per la qualità dell’Abitare.
Il piano di intervento in questione si chiama HOME (Home in our METROPOLITAN ECOSYSTEM), interessa quasi tutti gli 11 comuni dell’Empolese Valdelsa e riunisce diversi progetti che i partner hanno pensato per i propri territori, tutti legati da un comune denominatore, ovvero la riqualificazione delle aree prossime alla rete ferroviaria e la valorizzazione della mobilità sostenibile.
La Fanciullacci, lo ricordiamo, è la storica azienda di ceramica di Montelupo; qui la produzione è stata fiorente fino al 1960, poi in parte la lavorazione è stata trasferita in un’altra sede in via Caverni fino all’abbandono del complesso nel 1987. Permane una piccola porzione ancora di proprietà privata.
Nel 2013 è stato effettuato un primo intervento dall’allora giunta Mori con la rimozione di tutte le coperture in amianto e il puntellamento dei muri e delle strutture pericolanti.
L'idea per questo luogo è quella di sperimentare un progetto innovativo, in cui si riducono gli edifici e si pensa all'area Fanciullacci come una cerniera fra la stazione, il centro storico e il Parco con la villa dell'Ambrogiana.
Tutto l'intervento ruota attorno alla realizzazione di spazi aperti, come una “terrazza sulla Pesa” e la realizzazione di un complesso edilizio, che conserva la memoria storica ed estetica della manifattura; è prevista anche una passerella pedonale di connessione fra la stazione e il parco, che tuttavia al momento questa non è inclusa nel finanziamento richiesto.
La superficie attuale è di circa 6300 mq, il progetto prevede una riduzione a 1400 mq e più della metà delle nuove costruzioni avrà, nelle intenzioni dell’amministrazione, una funzione legata al sociale, all’aiuto di persone con disabilità di vario tipo, allo sviluppo di progetti di cohousing.
Un importante spazio potrà essere dedicato alla memoria di quel luogo e altre aree a funzioni ricreative, culturali e di incontro. Uno spazio aperto per la città.
Un elemento centrale di questo intervento è l'impatto sull'ambiente e sulla città. Per come è congegnato, esso coniuga la strategia del minor consumo di suolo con quella della diminuzione della quantità volumetrica esistente (dimezzata da 12.000 a 6000 metri cubi) a favore di spazi collettivi e per la città. Tutto secondo i criteri dell'edilizia sostenibile, del risparmio energetico e dell'innovazione tecnologica.
Il progetto per la sua complessità è stato articolato in due stralci: in una prima fase si procederà alla ripulitura e alla demolizione degli edifici (lo stemma della fabbrica è stato rimosso e sarà restaurato), successivamente si procederà all’attività di realizzazione degli edifici e dei servizi.
"Il progetto di recupero dell’area ex Fanciullacci inizia ora, anche se le attività di risanamento e propedeutiche sono già iniziate; credo che accompagnerà l’ultimo anno del mandato. Si tratta di un intervento difficile per gli alti costi a perdere per la demolizione e lo smaltimento e perché richiede risorse difficilmente reperibili solo nel bilancio di un Comune delle dimensioni di Montelupo.
Gli aspetti positivi sono molteplici: recuperiamo un’area degradata e critica creando una connessione fra la stazione ferroviaria e il parco dell’Ambrogiana. Realizziamo un’operazione in cui la valorizzazione del vissuto del luogo si coniuga con finalità sociali: pensiamo ad esempio che in questo spazio potrebbe trovare sede il centro Arco in Cielo, ora collocato in posizione periferica. Nello stesso tempo ridurremo le volumetrie degli edifici", afferma il sindaco Paolo Masetti.
Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa