Studenti lucchesi a lezione al 'San Luca' per capire come funziona la Banca delle cornee
Lezione un po’ particolare per gli studenti della classe quinta CSA del polo Fermi Giorgi di Lucca, che oggi hanno usufruito di una “visita guidata” all’interno della Banca della cornee di Lucca.
Prima il personale della struttura, guidato dal direttore Claudio Giannarini, ha accolto i ragazzi nella sala Piera Sesti dell’ospedale “San Luca” e ha illustrato il funzionamento e le peculiarità del servizio.
Successivamente gli studenti, a piccoli gruppi, sono potuti entrare all’interno dei locali per rendersi conto direttamente dell’attività che viene svolta e delle tecnologie all’avanguardia presenti.
La Banca lucchese è l’unica di questo tipo in Regione Toscana.
La maggior parte delle cornee viene trapiantata sul territorio toscano ma, in caso di tessuti eccedenti, la struttura riesce a soddisfare anche le molte richieste provenienti da fuori regione.
Il Centro conservazione cornee è ubicato all'interno dell'ospedale “San Luca” e rappresenta da anni un'eccellenza della sanità toscana.
Il direttore Claudio Giannarini è supportato da validi collaboratori che hanno saputo, nel corso degli anni, aggiornare le procedure di preparazione dei tessuti da trapiantare con le innovazioni tecnologiche e chirurgiche, soprattutto in ambito oftalmologico.
Il personale è composto da due biologi (Lorella Cruschelli e Marco Luporini), un medico (Caterina Coco) e tre tecnici di laboratorio (Monica Lubrano, Silvia Valsecchi e Elena Benedetti).
Il Centro si avvale di clean rooms all'avanguardia che rispondono alle norme G.M.P. (Good Manufacturing Practice ) cioè ambienti a temperatura, pressione e umidità controllata dotate di cappe a flusso laminare verticale e orizzontale, che assicurano la preparazione ottimale dei tessuti.
La tecnologia all'avanguardia di supporto consente alla struttura di essere tra le poche Banche degli occhi in Italia a poter offrire una completa risposta ai chirurghi nella preparazione preliminare dei lenticoli corneali da trapiantare, affiancata da un miglioramento nella conservazione in organocoltura dei tessuti donati grazie alla preparazione homemade dei terreni.
Vengono distribuiti i tessuti corneali e sclerali e i frammenti di membrana amniotica ottenuti da donazioni di placenta da cesarei programmati.
Tutto questo, ovviamente, non potrebbe esistere senza i Coordinamenti locali per la donazione ma, soprattutto, senza la sensibilità dei familiari che, in un momento di grande difficoltà emotiva e con un lutto da elaborare, danno il loro consenso al prelievo dei tessuti.
L’obiettivo dell’Azienda USL Toscana nord ovest è quello che il percorso della donazione possa continuare a crescere e che il Centro conservazione cornee di Lucca risponda sempre in modo ottimale, come ha fatto finora, alle esigenze delle chirurgie.
Alla fine dell’esperienza al “San Luca” gli insegnanti e gli stessi studenti hanno ringraziato il dottor Giannarini e il suo staff per la disponibilità e per la collaborazione.
Fonte: Ausl Toscana Nord Ovest