Privacy e SPID per minorenni: cosa dicono le linee guida
Da quest’anno anche chi non ha compiuto 18 anni può usufruire del servizio di SPID: l’iniziativa, che ha richiesto un lungo iter, è stata avviata con l’obiettivo principale di permettere anche ai giovanissimi di gestire in autonomia il proprio rapporto con la PA, sebbene sotto il controllo dei genitori, e di accelerare ulteriormente il processo di digitalizzazione del paese che attualmente conta oltre 30 milioni di SPID attivati. Ecco cosa prevedono le linee guida in tema di tutela e privacy.
Il 3 marzo, con determinazione dell’Agenzia per l’Italia Digitale n.51/2022, sono state istituite le linee guida per il rilascio dello Spid per minorenni. Alla prima versione del testo, che conteneva indicazioni sulle modalità di rilascio e di fruizione del minore dei servizi online di identità digitale, faceva seguito la versione dell’11 maggio la n.133/2022, che chiariva alcuni aspetti evidenziati dal Garante per la Privacy riguardanti le procedure di identificazione e di protezione dei dati del minore da parte del gestore del servizio.
Come osservato da InfoCert, provider leader in Europa, l’alto livello di sicurezza per l’accesso al profilo, rappresentato dall’autenticazione a due fattori attraverso password e OTP, unito all’applicazione di protocolli per la protezione dei dati sensibili, hanno saputo rispondere in maniera puntuale alle richieste del Garante in materia di SPID per Minorenni. Attraverso l'utilizzo di app dedicate inoltre, continuano gli esperti del provider, i minorenni possono accedere alla propria Identità Digitale sotto la supervisione dei genitori e ricevere supporto e assistenza.
SPID: quali vantaggi per i giovanissimi
Numerosi saranno i vantaggi per i giovani utenti, come detto divisi in due gruppi e caratterizzati da differenti livelli di accesso ai servizi. Per la fascia di età compresa tra i 5 ai 13 anni infatti il Sistema Pubblico di identità Digitale indirizzato ai minorenni potrà essere utilizzato per il controllo dei registri scolastici, mentre per la fascia di età compresa tra i 14 anni compiuti e fino al compimento dei 18 anni, attivabile dal 1 agosto 2022, le possibilità sono più estese e vanno dall’accesso al portale INPS alla verifica dei punti patente del motociclo, passando per la consultazione del fascicolo sanitario elettronico. Al compimento della maggiore età, salvo l’esplicita volontà di annullamento, lo SPID resta attivo e viene sganciato dal controllo dei genitori e da qualunque altra limitazione. Si tratta di un’iniziativa che promette di accelerare il processo di digitalizzazione e di accorciare la distanza tra cittadinanza, anche quella composta dai più giovani, e Pubblica Amministrazione.
Identità Digitale per figli minorenni: come si attiva
Attivare lo SPID per i figli minorenni è semplice e intuitivo. Per la richiesta i genitori devono essere in possesso di un’identità digitale attiva e possono rivolgersi unicamente al proprio Identity Provider. La richiesta prevede alcuni passaggi, necessari per garantire la massima sicurezza e tutela nella creazione del nuovo profilo. Dopo aver fornito i documenti richiesti ed effettuato il riconoscimento attraverso una procedura video, che nel caso dei figli sotto i 14 anni deve necessariamente avvenire in presenza del genitore, è quindi possibile per il minore utilizzare lo SPID e accedere ai servizi previsti dalla normativa.
L’accesso è autonomo, ma viene comunque regolato attraverso notifiche push in tempo reale, che informano il tutore legale, consentendogli di approvare o rifiutare la richiesta di operazioni in rete effettuate dal proprio figlio.