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Bugia Film Festival internazionale ma il primo premio a un filmaker veneziano

Una cerimonia di premiazione della seconda edizione del Bugia Film Festival in tono dimesso e con tanta tristezza nel cuore da parte di tutti gli organizzatori, quella che si è svolta a Campotizzoro sulla montagna pistoiese a causa della scomparsa, avvenuta ieri, di Luciano Corsini, piastrese, giornalista e Accademico della Bugia.

“Con lui se ne va – lo ha ricordato il magnifico rettore dell’Accademia, Emanuele Begliomini – un giornalista di grande livello, un piastrese doc, un amico del Campionato e dell’Accademia, un pezzo di storia del paese e dell’evoluzione della Bugia a cui non ha mai fatto mancare il suo contributo e il suo sostegno, anche da Milano dove da tanti anni viveva. Lo teniamo nei nostri cuori e lo ricorderemo intitolando al suo nome un nuovo premio che istituiremo a partire dall’edizione 2023 del Campionato della Bugia”.

Poi c’è stato spazio per Oscarino, il bugiardino d’oro che è come un piccolo Oscar e che è andato a premiare il filmaker veneziano ventiduenne Andrea Viggiano, autore di “Europa 52”, il suo lavoro d’esordio. Nel cuore di una notte del 2052, un poliziotto ferma un'auto con dentro una famiglia mediorientale. Usa toni violenti. Quando tutto sembra risolto, il poliziotto rivela la follia della società in cui vivono.

Al giovane animatore ungherese Bogyó Péter, che lavora con la tecnica del frame to frame, è andato il premio per la migliore esecuzione tecnica. Il suo The pattern è un cortometraggio animato che racconta di tre protagonisti che, pur vivendo in mondi separati, hanno tutti bisogno dello stesso fiore giallo per raggiungere la felicità.

Il miglior corto sperimentale è quello realizzato dai brasiliani Pedro Murad, regista e sceneggiatore e Daniel Herz, regista teatrale e filmmaker. Il loro I can only play Charles è l'avventura di un narciso contemporaneo, un attore che sa interpretare un solo personaggio.

I vincitori sono stati scelti da una giuria tecnica composta dal regista Marco della Fonte, dalla montatrice Valentina Poddighe e dal direttore della fotografia Stefano Bizzarri.

Ospite d’onore della manifestazione è stato Sergio Forconi, l’attore toscano interprete di tanti film, tra i quali il famoso “Berlinguer ti voglio bene” e anche del recentissimo “Quel genio del mio amico” attraverso il quale il regista e autore Alessandro Sarti, che è stato insignito a Campotizzoro di un premio speciale dall’Accademia, reinterpreta la vita di Leonardo da Vinci.

“E’ stata – affermano il magnifico rettore dell’Accademia della Bugia e l’inventore del Bugia Film Festival, Emanuele Begliomini e Roberto Beragnoli - un’edizione caratterizzata dalla qualità delle proposte. Sono state premiate la tecnica, l’inventiva e la capacità visionaria tipica dei migliori bugiardi. E il successo della nostra pur giovane manifestazione è testimoniato dai concorrenti che sono arrivati da tutti e cinque i continenti. L’esperienza fatta ci induce ad impostare e a proporre nuove soluzioni per l’edizione del prossimo anno, che a breve lanceremo perché le Bugie hanno sì le gambe corte, ma il passo lungo di chi parte per tempo e arriva sicuro”.

I tre corti vincitori a partire da domani saranno visibili su www.labugia.it

Fonte: Accademia della Bugia

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