Sorpreso con addosso cocaina: denunciato 15enne a Firenze
Un 15enne sorpreso con alcuni grammi di cocaina nascosti negli slip e un uomo di 28 anni finito in manette per l’illecita detenzione di un etto di hashish: è solo una parte del bilancio del servizio straordinario di controllo del territorio della Polizia di Stato, disposto ieri dal Questore Maurizio Auriemma e che ha portato gli agenti delle volanti ad identificare nel solo pomeriggio oltre 100 persone.
Le verifiche hanno interessato tutta l’area cittadina, mentre controlli più serrati sono stati effettuati tra il Parco delle Cascine, i giardini della Fortezza, la zona dello Statuto, oltre a Piazza Dalmazia e San Jacopino.
Proprio nel più grande parco fiorentino le unità cinofile della Questura di Firenze hanno scovato qualche decina di grammi di hashish nascosti tra la vegetazione.
Mentre è nei pressi dei giardini della Fortezza - e più precisamente alla fermata della tramvia - che i poliziotti hanno fermato il minore con addosso la cocaina. Il giovane, di origine magrebina, è stato sottoposto a fermo per identificazione, denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ed infine affidato ad un Centro specializzato, in ragione della sua età.
Non molto distante è finito invece in manette il 28enne, anch’egli di origine magrebina: alla vista delle “pantere” l’uomo, già noto alle Forze di Polizia, avrebbe tentato di disfarsi di oltre 100 grammi di “fumo” nei pressi di una panchina.
Sempre ieri pomeriggio l’attenzione di un agente della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di San Giovanni è stata attirata invece da due uomini a bordo di un’auto nella zona di San Jacopino.
Nonostante fosse a passeggio, libero dal servizio, il suo fiuto da poliziotto, accompagnato indubbiamente da un alto senso del dovere, gli hanno fatto immediatamente “drizzare le antenne”.
La vettura, tanto quanto i suoi occupanti, era infatti alquanto sospetta: quest’ultimi avrebbero infatti passato più di qualche minuto ad osservare i palazzi della zona.
L’agente ha effettuato al volo una verifica con la Sala Operativa della Questura sulla targa del mezzo, scoprendo che la stessa era abbinata ad un altro modello di macchina.
La trama si è infittita e guidato dal suo istinto, il giovane investigatore ha chiamato subito i rinforzi: le volanti, in quel momento impegnate proprio in una serie di controlli in zona, hanno fermato l’auto, scoprendo di lì a poco che sulla vettura erano state attaccate delle targhe contraffatte.
Ulteriori e approfondite verifiche hanno portato alla luce un ingegnoso nascondiglio ricavato ad arte sotto la plancia del cambio. Da questa sorta di vano segreto sono poi saltati fuori tutta una lunga serie di strumenti da scasso tra i quali alcuni cacciaviti, un piede di porco, guanti, torce e perfino una piccola smerigliatrice.
I due uomini, entrambi cittadini italiani, uno di 29 e l’altro di 32 anni, sarebbero risultati anche delle “vecchie conoscenze” con precedenti di polizia proprio per reati contro il patrimonio. Nei loro confronti è scattata una denuncia per il porto ingiustificato dei cosiddetti “ferri del mestiere” (tutti sequestrati), mentre per l’autista, il 32enne, anche una ulteriore per uso di targa falsa.
Sulla base di quanto emerso, anche se le circostanze non consentono al momento di rilevare ulteriori responsabilità penali nei confronti degli indagati, non è escluso che la solerzia dell’agente che ha dato il via al controllo, possa aver concretamente contribuito a sventare un quantomeno ipotizzabile furto in una abitazione della zona.