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Pisa piange Michele Olivari, storico e professore

michele olivari

Sabato 3 dicembre 2022. Ci ha lasciato nella giornata di ieri Michele Olivari, storico di straordinaria cultura e raffinatezza, maestro e figura di riferimento per generazioni di studenti e di studentesse della Scuola Normale e dell’Università di Pisa e non solo, che in lui hanno trovato una fonte inesauribile di suggerimenti, sollecitazioni, ispirazione e consigli.

Nato a Genova nel 1949, dal 1967 al 1973 era stato studente del corso ordinario e del corso di perfezionamento della Scuola Normale, in cui per molti anni è stato poi ricercatore. Ha insegnato storia moderna presso l'Università di Pisa, con lezioni affollate e coinvolgenti, in cui la sua capacità di oratore impeccabile si coniugava con la passione per la storia e la capacità di raccontarla. Tra i più stretti collaboratori di Adriano Prosperi, era un grande esperto di storia spagnola tra Cinque e Seicento, con particolare riguardo alla storia politica e religiosa, e aveva dedicato a questi temi diverse pubblicazioni, monografie e saggi critici.

Uomo di grande passione civile e politica, e di rara e incrollabile coerenza, Olivari ha vissuto in primo piano le lotte di fine anni Sessanta / inizio anni Settanta e con tanti giovani coetanei e coetanee è stato in prima linea nei conflitti che culminarono nel dramma di Franco Serantini.

E’ stato negli anni una presenza discreta nel panorama culturale e civile della città di Pisa, dalla sua postazione fissa nella Biblioteca della Scuola Normale, nel Palazzo dell’Orologio, sempre pronto ad aiutare studenti, colleghi e amici, con una generosità, un rigore e una cultura aperta e militante che mancherà enormemente.

Da stamani - 3 dicembre - alle ore 10.00 è possibile portare un saluto a Michele Olivari alla Pubblica Assistenza di Pisa (via Bargagna, 2). Lunedì 5 sempre alle 10 alla PA si terrà una piccola cerimonia laica per un ultimo saluto.

Il ricordo della biblioteca Franco Serantini su Michele Olivari

Oggi,2 dicembre 2022, nel primo pomeriggio è venuto a mancare Michele Olivari, noto studioso e ricercatore dell'Ateneo pisano. D'origine genovese, nasce in una famiglia di sentimenti antifascisti, il padre è un attivo repubblicano. Arriva a Pisa nella metà degli anni sessanta e partecipa attivamente alla vita del movimento studentesco. Negli stessi anni si distingue per l'impegno negli studi storici e umanistici, appassionandosi particolarmente alle vicende della Guerra civile spagnola (1936-39), argomento che costituirà l'oggetto della sua tesi di laurea, il cui relatore sarà il professor Mario Mirri e che sarà incentrata sul ruolo dell'anarchismo iberico in quel contesto. L'interesse per lo studio del movimento anarchico spagnolo nasce dalla sua scelta di appartenenza al movimento libertario. Michele, infatti,ancora giovanissimo conosce alcuni anziani militanti anarchici genovesi e matura la sua precoce scelta di impegno civile e politico.

A Pisa inizia a frequentare assiduamente la sede storica del movimento anarchico, sita di via S. Martino 48 sopra la vecchia sede della Pubblica assistenza, e lì incontra personaggi come Cafiero Ciuti, Nilo Capocchi, Armando Ghelardoni, Renzo Vanni e altri della vecchia guardia di cui sarebbe lungo fare l'elenco. Michele è tra quei giovani che diventano protagonisti delle lotte studentesche del biennio 1968-69 distinguendosi in particolare nelle battaglie antifasciste. Tra questi giovani incontra e conosce Franco Serantini. Negli anni poi, anche dopo la laurea, Michele non farà mai mancare il suo apporto alle attività degli anarchici pisani, come quando nel 1979 verrà fondata la Biblioteca Franco Serantini di cui sarà sempre un sostenitore.

Studioso fine e appassionato si specializzerà sulla storia della Spagna moderna, numerosi sono i saggi e libri che pubblicherà sull'argomento, ricordiamo, tra i più significativi, Fra trono e opinione. La vita politica castigliana nel Cinque e Seicento (Padova, Marsilio, 2002). Amato dai suoi compagni e dai suoi studenti, lo si incontrava spessissimo alla Biblioteca della Scuola Normale Superiore, immerso nella lettura e nello studio e sempre disponibile per una chiacchierata di approfondimento sia di ambito storico che di attualità.

Avremmo tante altre cose da dire sulla sua persona, dolce, umile, onesta e passionale, sul suo ruolo paterno e di riferimento per l’intero movimento rivoluzionario a Pisa e sulle sue qualità di studioso e ricercatore ma il dolore per la sua scomparsa in questo momento è troppo grande per consentirci di raccontare compiutamente la sua vita così intensa.

Ci associamo al dolore dei familiari, dei compagni e degli amici e di quanti lo hanno conosciuto.

La Biblioteca Franco Serantini, l'Associazione degli amici della Biblioteca F. Serantini e la casa editrice BFS.

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