Famiglie senza bonus libri da oltre un anno, il racconto di una madre fiorentina
“A noi quei soldi non sono mai arrivati”. È lo sfogo di Laura, madre di uno studente fiorentino delle medie, che lo scorso anno aveva richiesto al Comune di Firenze il bonus per l’acquisto di libri scolastici. La sua famiglia era rientrata nella graduatoria degli aventi diritto, tuttavia l’anno scolastico 2021-2022 si è concluso, uno nuovo è iniziato, ma il sostegno economico ancora non si è visto. Un disagio non indifferente: il costo di libri e materiale scolastico è considerevole, soprattutto per una famiglia dall’ISEE basso, e il buono può arrivare fino a 300 euro.
“Ho presentato la domanda ad agosto, come ogni anno, aspettandomi che il buono arrivasse entro dicembre. Invece, ad aprile ancora non era arrivato. Ho chiamato così l’Ufficio Diritto allo studio – Supporto alle attività educative e scolastiche, i cui impiegati mi hanno risposto di attendere e che i soldi sarebbero presto arrivati. Il tempo passava, del buono neppure l’ombra. Dopo varie telefonate, alla fine mi hanno spiegato cosa era successo, ossia un errore della tesoreria: al momento di inviare il sostegno economico, si è verificata una svista nell’associazione tra Iban e nominativi. Praticamente, il Comune ha inviato l’importo al mio Iban, ma inserendo nel bonifico un nome diverso. Non trovando corrispondenza, la mia banca ha reputato nullo il bonifico e, almeno in teoria, dovrebbe averlo rispedito al mittente”.
Dovrebbe, appunto, perché è adesso che il mistero si infittisce: pur trascorsi diversi mesi, dal Comune non è stato emesso nessun secondo bonifico, stavolta con le coordinate bancarie corrette.
“Ho telefonato nuovamente all’Ufficio e ho chiesto per quale motivo ci volesse così tanto tempo per inviare un secondo bonifico, dal momento che era stato individuato l’errore. Mi è stato risposto che i soldi non erano tornati indietro e di informarmi presso la mia banca. Visto che non ho ricevuto nulla, sono abbastanza sicura che la banca abbia rispedito indietro il bonifico. Una cosa è certa: i libri li ho comprati senza che mi venisse concesso un contributo economico a cui avevo diritto. Ho scritto pure al sindaco Dario Nardella, spero che la situazione si sblocchi, non so più a chi rivolgermi”.
Secondo Laura, ci sarebbero anche altre famiglie che non avrebbero ricevuto il buono, alcune delle quali avrebbero anche rinunciato a comprare i libri ai figli perché non in grado di permetterseli.
“Pur a regime, si tratta di un sistema che non funziona molto bene – conclude la madre fiorentina – perché il buono arriva a dicembre, mentre i libri vanno comprati a settembre. E chi all’inizio dell’anno scolastico non può permettersi il materiale finisce per mandare i figli in classe senza la necessaria dotazione per affrontare adeguatamente le lezioni e l’attività di studio”.